sono davvero tanto tanto triste perché siamo arrivati alla fine di questo meraviglioso viaggio. In cui finalmente sapremo come andrà a fine tra la nostra Evangeline e Jack. Una coppia che come sapete mi ha rubato il cuore fin dalle prime pagine del primo volume. Sicuramente la rileggerò e sicuramente dovete farlo anche voi se ancora non lo avete fatto!
La maledizione del vero amore
Serie: Once Upon a Broken Heart #3
Autrice: Stephanie Garber
Editore: Rizzoli
Genere: Fantasy
Pagine: 384
Data di uscita: 07 Maggio 2024
Prezzo ebook: 9,99 € | Link acquisto Amazon
Prezzo cartaceo: 17,10 € | Link acquisto Amazon
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“Evangeline Volpe aveva sempre creduto che un giorno si sarebbe ritrovata in una fiaba.” Si è avventurata nel Magnifico Nord in cerca del suo lieto fine e sembra proprio che lo abbia trovato: ha sposato un bellissimo principe e vive in un castello leggendario. Ma Evangeline non ha idea del prezzo devastante che ha pagato per vivere la sua fiaba, non sa che cosa ha perduto né che Apollo, suo marito, è determinato a fare in modo che non lo scopra mai impedendole di ricordare e tenendola legata a sé con l’inganno. Inoltre, per essere sicuro che le cose restino tali, dovrà uccidere Jacks, il Principe di Cuori. E Apollo non è il solo a mettersi tra Evangeline e Jacks, c’è anche una donna pronta a tutto perché il Principe di Cuori sia solo suo... Sangue sarà versato, cuori verranno rubati e il vero amore sarà messo a dura prova in questo capitolo conclusivo e mozzafiato della trilogia cominciata con "C’era una volta un cuore spezzato".
serie
La serie 'Once Upon a Broken Heart' è così composta:
1. C’era una volta un cuore spezzato (Once Upon a Broken Heart) [recensione qui];
2. E non vissero per sempre felici e contenti (The Ballad of Never After) [recensione qui];
3. La maledizione del vero amore.
AUTRICE
Stephanie Garber, è l'autrice della trilogia di Caraval, tradotta in trenta lingue e per lungo tempo in vetta alle classifiche di vendita. E non vissero per sempre felici e contenti è l’atteso sequel di C’era una volta un cuore spezzato, grande successo in Italia e nel mondo.
Sito web: www.stephaniegarberauthor.com
Instagram: @stephanie_garber
recensione
Secondo me Stephanie ha chiamato questo ultimo romanzo “La maledizione del vero amore” perché dopo ti senti solo maledetto e triste, con un grande vuoto dentro come se ti mancasse davvero il vero amore. Quello che mi è nato per questa meravigliosa coppia, e soprattutto per te Jacks… Love you!!
Da quel primo giorno nella sua chiesa, Jacks aveva desiderato guardarla. Voleva scoprire il suono della sua voce, com’era la sua pelle. L’aveva seguita, aveva ascoltato la sua preghiera… odiato la sua preghiera. Era stata una delle suppliche più orribili che avesse mai udito. Eppure neanche allora era stato in grado di voltarle le spalle. Voleva un pezzo di lei. Voleva tenerla per sé. Per usarla a tempo debito.O almeno era così che si era detto.Lei era soltanto una chiave.Un’umana.Non era un’ossessione.Non era sua.Si portò una mela nera alle labbra e l’addentò con forza.Crunch.
Io sono follemente irrimediabilmente innamorata di questa seria.
Per me, è diecimila volte meglio della serie Caraval. Ogni volume diventava una droga da cui non riuscivo a staccarmi. Nella mia mente c’era solo un pensiero: “FINISCILO!”
Non so se anche a voi è successo, ma io sentivo proprio emergere la sofferenza, la gioia, la speranza e l’amore che lega questi due personaggi.
Avrebbe dovuto indietreggiare, chiamare le guardie, dirgli di andarsene. Il cuore le batteva all’impazzata.«Non sei qui per farmi del male» si ritrovò invece a dire.«Non puoi saperlo» ribatté lui, la mascella percorsa da uno spasmo. «Stamattina per poco non ti ho scaraventata giù da un ponte.»«Però hai anche ucciso un uomo per salvarmi la vita.»«Magari è solo che mi diverto ad ammazzare la gente.» Arciere asciugò la lama insanguinata sulle lenzuola, ma il suo sguardo ardente non l’abbandonò nemmeno per un istante. Aveva ancora l’aspetto di un animale infuriato, con le mani sporche di sangue e gli occhi che sprizzavano scintille. Eppure lei non aveva mai desiderato tanto qualcuno.Doveva aver perso la testa durante la notte, perché voleva che lui si avvicinasse di più. Voleva sentire le sue mani su di sé, voleva che la stringesse tra le braccia, voleva che le insegnasse a combattere. Qualunque cosa, purché la toccasse.Si disse che era solo per la paura, l’eccitazione, l’adrenalina che le scorreva nelle vene. Sarebbe passata in un minuto. Ma la parte irrazionale di lei non voleva che svanisse.Prima che potesse ripensarci, gli prese una mano.Il contatto fu come una scossa elettrica. Non appena le sue dita sfiorarono quelle di Arciere, il mondo cominciò a vorticare. La stanza si trasformò in un caleidoscopio di stelle e di scintille, e all’improvviso si ritrovò in un altro luogo.Si ritrovò in un altro ricordo.
Li ho sempre sentiti miei, come se vivessi le loro vicissitudini in prima persona con loro lì, pronti a fare delle cagate enormi che li avrebbero separati, di nuovo… ancora… e di nuovo…
Onestamente il personaggio che più mi arriva al cuore è Jacks. Lui e il suo stupidissimo pensiero di non meritarsi niente, soltanto odio, tristezza, sangue ed essere il cattivo della storia.
Sarò poco obiettiva, ma per me, sarà lui il vero eroe della storia.
Jacks aveva visto abbastanza.Se fosse rimasto sul balcone un istante di più, se avesse continuato a osservare la scena, avrebbe ucciso Apollo, o almeno gli avrebbe impedito di toccare Evangeline una sola altra volta.Si ripeté che lei era al sicuro con Apollo. In quanto principessa, avrebbe avuto tutto ciò che aveva desiderato.Ma Evangeline in teoria non avrebbe dovuto desiderare di baciarlo. Non era giusto da parte di Jacks odiarla un po’ per questo; d’altro canto, l’odio era l’unica cosa che gli avrebbe permesso di andarsene. E lui doveva andarsene.Evangeline stava bene. Solo questo contava.Poteva rimanere, piombare nella stanza e usare i suoi poteri per costringere Apollo a guardare mentre spiegava a Evangeline di aver mentito quando le aveva detto che non era niente per lui, confessarle che lei era tutto, che aveva riportato indietro il tempo per salvarle la vita e che, se necessario, avrebbe rifatto sempre la stessa scelta… Poteva indurla a ricordare che era lui quello che Evangeline aveva sempre desiderato baciare… ma in tal caso non sarebbe più stata al sicuro. E nemmeno viva.Se Evangeline era destinata ad avere un futuro, Jacks non poteva farne parte.
Colui che cercherà in tutti i modi di salvare Evangeline. Anche da sé stesso. Forse soprattutto da sé stesso, non riuscendo minimamente a starle alla larga. Nonostante sia stupidamente convinto che lei possa vivere meglio con quel pazzo narcisista di Apollo.
«Me lo merito» scandì lentamente. «Anzi, probabilmente mi merito di peggio. Ma questo non è il giorno giusto per uccidermi. Sto cercando in tutti i modi di salvarti la vita.»Le afferrò di nuovo le braccia e la ribaltò, intrappolandola sotto il proprio corpo. Cercò di non essere troppo violento, di non farle male. Ma doveva aprirle gli occhi prima di liberarla. «Sì, sono un assassino. Sì, mi piace ferire le persone. Mi piace il sangue. Mi piace il dolore. Sono un mostro, ma anche se non te lo ricordi, sono il tuo mostro, Evangeline.»Lei trattenne il fiato.Per un secondo, Jacks avrebbe giurato di scorgerle negli occhi qualcosa che non era né rabbia né paura. Le guance e il collo le avvamparono… ma in maniera diversa da prima. Stava forse ricordando?Era abbastanza egoista da sperare di sì.Accarezzò l’idea di tenerla bloccata sotto di sé finché non le fosse tornata la memoria. Sapeva che era una pessima idea, ma voleva che si ricordasse di lui. Che lo guardasse, anche solo per una volta, e lo riconoscesse.Era crudele da parte sua sperare che lei lo desiderasse come un tempo. Se avesse rammentato il passato, avrebbe sofferto ancora di più.Jacks continuava a essere tormentato dall’ultima volta che l’aveva vista prima dell’amnesia. Era stato fuori dal Valory. Erano passate poche ore da quando lei gli era morta tra le braccia.Evangeline non aveva idea di cosa fosse accaduto, non poteva sapere che Jacks aveva già usato le pietre per riportare indietro il tempo per lei.Aveva tentato di convincerlo a non utilizzarle per tornare da Donatella. Gli aveva chiesto di restare con lei.Dopo tutto quello che era successo, Evangeline lo desiderava ancora.
Evangeline, la nostra Piccola Volpe, nonostante i ricordi persi continuerà ad amare Jacks. Nonostante tutti le dicono che sia il cattivo della storia. Ma il suo corpo, il suo istinto, tutto di lei reagirà a Jacks, come se sapesse che è e sarà per sempre, lui quello giusto.
«Benvenuta nella Conca» mormorò Jacks.Evangeline si voltò a guardarlo. O almeno ci provò. Girarsi non era facile con le braccia imprigionate nei tralci. «Non puoi legare la gente e trascinarla dove ti pare.»«Non sarebbe necessario, se solo ricordassi.» La sua voce era calma, ma si trattava di un tipo pericoloso di calma, quella che dava alle sue parole una qualità mordace.Evangeline si disse che non le importava, ma alla fine si ritrovò a ribattere: «Credi che non stia provando a ricordare?».«Non abbastanza, è ovvio» rispose lui con freddezza. «Vuoi o no recuperare la memoria?»«Sto facendo di tutto per ritrovare i miei ricordi!»«Se ne sei davvero convinta, o menti a te stessa oppure hai dimenticato cosa significhi provarci sul serio.» I suoi occhi la fissarono, illuminati da un fuoco che sembrava rabbia; ma c’era anche del dolore, spirali argentate che turbinavano nelle sue iridi azzurro ghiaccio. «Ti ho vista provare in passato. Ti ho vista volere una cosa più di qualunque altra al mondo. Ho visto che cosa eri disposta a fare. Fin dove eri pronta a spingerti. Adesso sei ben lontana.»Jacks irrigidì la mascella mentre la fissava. Sembrava furioso ed esasperato. Alzò la mano libera come per passarsela tra i capelli, poi le cinse la nuca e appoggiò la fronte alla sua.La sua pelle era gelida, ma lei avvampò di calore. La mano di Jacks le si insinuò tra i capelli ed Evangeline si sentì sciogliere. La teneva stretta, le sue dita languide ma salde le accarezzavano la cute.Era così sbagliato, desiderare l’uomo che l’aveva legata a sé e fatto altre innumerevoli cose indicibili. Eppure non riusciva a pensare ad altro: voleva che osasse di più.Jacks era come la mela avvelenata delle fiabe: un solo morso era destinato a rovinare per sempre una persona. Ma lei non lo aveva ancora morso, né aveva intenzione di farlo. No, nessun morso; anzi, non sapeva nemmeno perché ci avesse pensato.Tentò di scostarsi, ma lui la teneva stretta, le dita intrecciate nei suoi capelli, la fronte premuta sulla sua. «Ti prego, Piccola Volpe, ricorda.»Quel nome le suscitò qualcosa.Piccola Volpe.Piccola Volpe.Piccola Volpe.Due semplici parole. Solo che non le sembravano affatto semplici. Le diedero le vertigini. Le diedero speranza. Le parvero le due parole più importanti del mondo. Le fecero ribollire il sangue e girare la testa, finché non rimasero soltanto lei e Jacks. Non esisteva nient’altro se non la pressione della sua fronte fredda, la sensazione della sua mano forte che le stringeva i capelli, lo sguardo implorante, quasi spezzato, nei suoi occhi azzurri screziati d’argento liquido.Tutte quelle emozioni si rimescolarono dentro di lei come carte di un mazzo, finché i sentimenti che aveva tentato di reprimere non si ritrovarono in cima.Voleva fidarsi di lui.
Amo tutto di questo libro. Amo la storia, i personaggi, le vicende, questo senso di fiaba che permea e ci accompagna pagina dopo pagina.
Sinceramente fosse per me gli darei più di 5 stelle.
Lo aveva implorato di andare con lei, ma Jacks aveva scelto di mandarla via. Le aveva detto: «Voglio solo che te ne vai».E lei lo aveva fatto. Se n’era andata.Ma era stato un allontanamento complicato. Nel profondo sapeva che Jacks teneva a lei. Era sicura che lui la volesse. Ma sapeva anche che aveva troppa paura di ucciderla per scegliere di stare con lei. Jacks credeva di aver già trovato il suo vero amore, e non era Evangeline.Evangeline, però, non gli aveva mai rivelato di amarlo. Jacks aveva avuto paura, ma anche lei. Gli aveva solo detto che avrebbe voluto un finale diverso per la loro storia, quando invece avrebbe dovuto confessargli che lo amava. L’amore era la magia più potente del mondo.Quella notte, però, l’amore l’aveva tradita. Non era stato sufficiente.Era ancora innamorata di Jacks, eppure tanto l’Evangeline del passato quanto l’Evangeline del presente avevano la netta sensazione di averlo perduto.
Mi dispiace davvero tanto non poter più leggere di loro e di come le loro vite stiano procedendo… Ma io li vedo lì nella Conca a vivere insieme per sempre felici e contenti. Chiamatemi romantica, ma ahimè anche io come Evangeline, credo nel vero amore e nelle fiabe.
«Jacks ha barattato il bracciale con il suo cuore.»«Il suo cuore?» ripeté Evangeline. «In che senso? Si tratta di una specie di oggetto magico? Un ciondolo? Non è possibile che sia il suo vero cuore.»«Abbiamo tutti due cuori» rispose Caos. «C’è il cuore che pulsa e ti mantiene in vita. E c’è un secondo cuore, quello che si spezza invece di battere, quello che ama e che dà uno scopo alla vita. Era quel cuore che voleva mia sorella.»
Vorrei anche che la Garber scrivesse la storia di amore LaLa, ma non con quel drago da strapazzo, ma con quel sexy vampiro che alla fine ci conquisterà 😉 shhh non posso dire altro quindi mi raccomando leggetelo e fatemi sapere cosa ne pensate.. come sempre vi abbraccio… a presto
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