RECENSIONE ROVINA E ASCESA DI LEIGH BARDUGO

ROVINA E ASCESA DI LEIGH BARDUGO


Buongiorno Onceuponiani, 
con molta tristezza mi ritrovo a parlarvi dell'ultimo romanzo della trilogia The Shadow and Bone di Leigh Bardugo. Ebbene sì... Le avventure della nostra Alina, Mal e dell'Oscuro sono arrivate alla fine. Ma chi tra la luce e oscurità avrà la meglio? Mi tocca ammettere che in questo capitolo finale lascio un po' del mio cuore perché alla fine ci sono riuscita ad affezionarmi... quindi vi anticipo già 4 principesse e mezza... 

ROVINA E ASCESA

ROVINA E ASCESA DI LEIGH BARDUGO
Titolo: Rovina e Ascesa 
Serie: The Shadow and Bone Trilogy #3
Autrice: Leigh Bardugo
Editore: Mondadori
Genere: Fantasy 
Pagine: 288
Data di uscita: 19 gennaio 2021
Prezzo ebook: 9,99 € | Link acquisto Amazon
Prezzo cartaceo: 15,08 € | Link acquisto Amazon

"Disprezza il tuo cuore." 
Era quello che volevo. Non volevo più essere in lutto, soffrire per qualche perdita o per i sensi di colpa, o per la preoccupazione. Volevo essere dura, calcolatrice. Volevo essere impavida. Fino a poco prima mi era sembrato possibile. Ora ne ero meno sicura. L'Oscuro ha ormai esteso il suo dominio su Ravka grazie al suo esercito di creature mostruose. Per completare i suoi piani, gli manca solo avere nuovamente al suo fianco Alina, la sua Evocaluce. La giovane Grisha, anche se indebolita e costretta ad accettare la protezione dell'Apparat e di fanatici che la venerano come una Santa, non ha perso però le speranze: non tutto è perduto, sempre che un certo principe, sfacciato e fuorilegge, sia sopravvissuto, e che lei riesca a trovare la leggendaria creatura alata di Morozova, la chiave per liberare l'unico potere in grado di sconfiggere l'Oscuro e distruggere la Faglia. Per riuscirci, la potente Grisha dovrà tessere nuove alleanze e mettere da parte le vecchie rivalità. Nel farlo, verrà a conoscenza di alcuni segreti del passato dell'Oscuro che getteranno finalmente luce sulla natura del legame che li unisce e del potere che l'uomo esercita su di lei. Con una nuova guerra alle porte, Alina si avvia verso il compimento del proprio destino, consapevole che opporsi all'ondata di crescente oscurità che lambisce il suo paese potrebbe costarle proprio quel futuro per cui combatte da sempre.


serie 

ROVINA E ASCESA DI LEIGH BARDUGO
La 'The Shadow and Bone Trilogy' è così composta:
1. Tenebre e ossa (recensione qui);
2. Assedio e tempesta (recensione qui); 
3. Rovina e ascesa.


autrice

ROVINA E ASCESA DI LEIGH BARDUGO

Leigh Bardugo è autrice bestseller di La nona casa, che ha conquistato il primo posto nella classifica del “New York Times”, e creatrice del GrishaVerse (ora diventato una serie Netflix) che comprende la trilogia “Tenebre e Ossa”, la dilogia “Sei di Corvi”, la dilogia “Il re delle cicatrici” e molto altro. I suoi racconti sono apparsi in numerose antologie compresa “The Best American Science Fiction and Fantasy”. Vive a Los Angeles ed è membro associato al Pauli Murray College dell’Università di Yale.


recensione

Posso iniziare questa recensione dicendovi che ci sarà un finale con il botto. Un finale che mi ha lasciato con il fiato sospeso, ma anche con l’amaro in bocca.. 
Fin dal primo volume si capisce perfettamente che Alina e L’Oscuro non possono vivere, che uno dei due o entrambi devono soccombere. Quello che non mi aspettavo è come l’autrice ci permetterà di capire meglio L’Oscuro.
«Ho cercato gli amplificatori di Morozova per te, Alina, perché potessimo regnare da uguali.»
«Hai cercato di appropriarti del mio potere.»
«Dopo che sei scappata da me. Dopo che hai scelto…» Si fermò, si strinse nelle spalle. «Avremmo regnato da eguali con il tempo.»
Sentii di nuovo quel richiamo, quel desiderio di una ragazza spaventata. Perfino ora, dopo tutto quello che aveva fatto, volevo credergli, trovare un modo per perdonarlo. Volevo che Nikolai fosse vivo. Volevo fidarmi degli altri Grisha. Volevo credere a qualunque cosa pur di non dover affrontare il futuro da sola. “Il problema del desiderio è che ci rende deboli.” Una risata mi sfuggì prima che potessi trattenerla.
«Saremmo uguali fino al giorno in cui io osassi dissentire da te, fino al momento in cui mettessi in dubbio il tuo giudizio o non facessi quello che comandi. Allora tratteresti me come hai trattato Genya e tua madre, come hai cercato di trattare Mal.»
Lui si appoggiò alla finestra, e il telaio dorato si fece nitido. «Pensi che sarebbe diverso se avessi accanto il tuo tracciatore? O quel cagnolino di Lantsov?»
«Sì» risposi semplicemente.
«Perché saresti tu la più forte?»
«Perché sono uomini migliori di te.»
«Tu potresti fare di me un uomo migliore.»
«E tu potresti fare di me un mostro.»
Per chi di voi non lo sapesse io sono sempre stata affascinata dai personaggi cattivi. Perché che ci piaccia o no, sono quelli che movimentano le storie e che le rendono memorabili. In fondo, non ci sarebbero eroi senza i cattivi. Quando in questo caso mi sono ritrovata a leggere la storia dell’Oscuro mi sono decisamente affezionata a lui. È come se per migliaia di anni in lui ci fosse solo un bambino che avesse bisogno di essere amato ed apprezzato da qualcuno che abbia il suo stesso potere. Il suo stesso desiderio di prevalere su gli altri, ma soprattutto creare un mondo in cui la proprio specie, i Grisha, appunto potessero vivere liberamente. Senza dover nascondere il proprio potere. 
Lei sollevò le mani per non farci avvicinare. «Non voglio la vostra compassione» disse con ferocia. La sua voce era roca, selvaggia. Rimanemmo ferme, impotenti. «Voi non capite.» Si coprì il viso. «Nessuno di voi capisce.»
«Genya…» tentò David.
«Non osare» lo interruppe lei, le lacrime che le salivano di nuovo agli occhi. «Tu non mi hai mai degnato di uno sguardo prima che diventassi così, prima che fossi distrutta. Ora per te sono solo qualcosa da aggiustare.»
Ero alla disperata ricerca di qualche parola che la calmasse ma, prima che la potessi trovare, David sollevò le spalle e disse: «Io conosco il metallo».
«E che cosa c’entra questo con… tutto?» gridò Genya.
David aggrottò la fronte. «Io… io non capisco la metà di quello che mi succede intorno. Non capisco le battute né i tramonti o le poesie, ma conosco il metallo.» Fletteva le dita in modo inconsapevole come se stesse fisicamente cercando di afferrare le parole. «La bellezza era la tua armatura. Qualcosa di fragile, tutta apparenza. Ma dentro di te? Dentro di te c’è l’acciaio. Coraggioso e indistruttibile. E non ha nessun bisogno di essere aggiustato.»
Inspirò profondamente poi fece un goffo passo avanti. Le prese il viso tra le mani e la baciò.
Genya si irrigidì. Pensai che l’avrebbe spinto via. Ma dopo un po’ gli gettò le braccia al collo e lo baciò a sua volta. Appassionatamente.
Forse proprio questa umanizzazione dell’Oscuro, dei sacrifici di alcuni personaggi, e soprattutto il senso di unità di questo volume me lo ha fatto gustare molto, ma molto di più. E sì anche Alina meno scassina ha aiutato non poco… :P 
«Non è così facile» replicai. «Io non sono come loro. Non sono come nessun altro.» Esitai, poi aggiunsi: «Tranne lui».
«Tu non sei affatto come l’Oscuro.»
«Lo sono, anche se tu non vuoi vederlo.»
Mal sollevò un sopracciglio. «Perché lui è potente e pericoloso ed eterno?» Buttò fuori una risata triste. «Dimmi una cosa. L’Oscuro avrebbe mai perdonato Genya? O Tolya e Tamar? O Zoya? O me?»
«È diverso per noi» dissi. «È più difficile fidarsi.»
«Ho una notizia per te, Alina. Questo è non è facile per nessuno.»
«Tu non…»
«Lo so, lo so. Non capisco. Io so solo che non c’è modo di vivere senza il dolore, per quanto lunga o breve sia la tua vita. La gente ti delude. Si viene feriti e per reazione si fanno danni. Ma che cosa ha fatto l’Oscuro a Genya? A Baghra? Cosa ha cercato di fare a te con quel collare? Questa è debolezza. Quello è un uomo che ha paura.» Si voltò verso la valle. «Forse non riuscirò mai a capire che cosa significa vivere con il tuo potere, ma so che sei meglio di così. E anche tutti loro lo sanno.» Indicò con la testa la direzione verso cui gli altri erano andati a piantare il campo. «È per questo che si trovano qui, a combattere al tuo fianco. È per questo che Zoya e Harshaw si lamenteranno tutta la notte, ma domani saranno ancora qui.»
Voglio scrivere questa recensione proprio oggi, 17/04/2024, per donarvi tutte le emozioni che mi sono arrivate. Mi mancheranno tutti i protagonisti, perché alla fine ognuno di loro conquisterà i nostri cuori. 
È una trilogia che merita! E io non vedo davvero l’ora di buttarmi a capofitto nella lettura della duologia “Sei di Corvi”, che ho saputo essere ancora più bella di questa. Quindi ciao Alina, Mal e Oscuro…. Mi mancherete. 
Voi lettori miei, non perdetevi troppo una nuova avventura arriverà presto. Ciao ciao! 

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xoxo, Eleonora