Recensione Il Libro Di Julian. A Wonder Story Di R. J. Palacio |
Onceuponiani miei buon giovedì a voi!
eccomi qui oggi a parlarvi di Julian. Il grande bullo che ha reso la vita del nostro Auggie molto difficile. Ma come spesso succede l'apparenza inganna. Andiamo a conoscere questo personaggio insieme.... Via!
Il Libro Di Julian
Titolo originale: The Julian Chapter
Serie: A Wonder Story #1
Autore: R.J. Palacio
Editore: Giunti
Genere: Ragazzi
Collana: Biblioteca Junior
Traduttore: Alessandra Orcese
Pagine: 128
Data di uscita: 20 Maggio 2015
Prezzo ebook: 6,99 € | Link acquisto Amazon
Prezzo cartaceo: 11,40 € | Link acquisto Amazon
La storia di Wonder, bestseller italiano e internazionale di R.J. Palacio, riscritta attraverso il punto di vista di Julian, il personaggio ''cattivo'' del romanzo. Perché in fondo tutti hanno una storia da raccontare, anche i ''cattivi'' e per questo è importante essere gentili con tutti. Julian non si capacita di come siano andate le cose nell'ultimo anno scolastico. Era il ragazzo più popolare della classe e si ritrova ad essere escluso dai compagni e costretto a cambiare scuola. Solo per aver fatto delle battute! Ma lui ha sempre fatto dell'ironia, e tutti ridevano, prima! Appena arrivato in classe, Auggie, il nuovo compagno di scuola affetto dalla sindrome di Treacher-Collins, lo aveva veramente turbato. Fin da piccolissimo, infatti, Julian aveva il terrore degli zombi e la faccia deforme di Auggie gli aveva fatto tornare gli incubi infantili. Era questo il vero motivo del suo accanimento. Era stato sospeso da scuola quando il preside aveva scoperto i bigliettini che Julian faceva trovare ad Auggie e al suo ex amico Jack e così non aveva potuto partecipare alla gita scolastica. Un provvedimento che i genitori non avevano mai accettato, accusando la scuola di aver sottovalutato la difficoltà della situazione che l'inserimento di Auggie in classe avrebbe comportato. Durante l'estate, però, Julian scopre una verità sconvolgente sulla sua nonna francese. Lei, ebrea, gli confessa che durante la guerra era stata salvata dallo ''storpio'' della classe, il ''Tartaruga'', come lo chiamavano tutti deridendolo. Non solo l'aveva nascosta e portata dai suoi genitori che l'avevano accudita come una figlia, ma si era rivelato un amico straordinario e, solo pochi giorni prima di essere deportato egli stesso, perché non ''perfetto'', le aveva dato il suo primo bacio. Il suo nome era Julian. Julian per la prima volta prova rimorso per il proprio comportamento e, grazie ad una email dello stimato professor Brownie, scrive un messaggio di scuse ad Auggie. Ancora una volta l'autrice si dimostra una maestra nell'immergere il lettore nell'intimo percorso di un personaggio attraverso un'empatia totale. Straordinaria è la sua capacità di immedesimarsi nella psicologia di un ragazzo viziato, di una madre superficiale e di un padre interventista, creando delle situazioni in cui il lettore può riconoscersi e immedesimarsi.
autore
Nata nel 1964, R.J. Palacio ha lavorato per vent’anni nell’editoria come grafica e art director. Palacio è il suo pseudonimo, ispirato al nome della madre di origini colombiane. Il suo primo romanzo, Wonder, è immediatamente balzato in cima alle classifiche dei bestseller mondiali e dal libro è stato tratto l’omonimo film di Stephen Chbosky (2017), con Julia Roberts e Owen Wilson. Su insistenza dei fan l’autrice ha scritto altri tre capitoli della storia di Auggie: Il libro di Julian, Il libro di Christopher e Il libro di Charlotte. Dall’universo di Wonder sono nati altri libri, tra i quali la versione illustrata della storia di Auggie, 365 Giorni con Wonder (tutti pubblicati in Italia da Giunti Editore) e la graphic novel Mai più. Vive a New York con il marito, due figli e due cani. http://rjpalacio.com
recensione
Lui: Julian, era il ragazzo più popolare della classe, bello, ricco e viziato.
Quando leggi la storia di Auggie è praticamente impossibile non amarlo, schierarti dalla sua parte e sentirlo vicino. Come, penso la maggior parte dei lettori che hanno letto Wonder, mi sono ritrovata a odiare Julian. Non riuscivo proprio a capire come un bambino, nonostante capisse e sapesse che Auggie è stato vittima di numerosi interventi, che abbia sofferto, e tutto il resto, potesse ancora non capire che era semplicemente una persona come lui. Con un aspetto sicuramente diverso, ma pur sempre un bambino.
Devo ammettere che questo ‘mini’-romanzo della serie Wonder mi ha emozionato molto meno del primo. Però merita di essere letta per capire in fondo quale universo si nasconda dietro questo giovane piccolo.
Vi anticipo già che prossimamente potrete leggere la recensione su Christopher. Quindi mi raccomando rimanete sintonizzati! Come sempre vi abbraccio forte, a presto.
Quando leggi la storia di Auggie è praticamente impossibile non amarlo, schierarti dalla sua parte e sentirlo vicino. Come, penso la maggior parte dei lettori che hanno letto Wonder, mi sono ritrovata a odiare Julian. Non riuscivo proprio a capire come un bambino, nonostante capisse e sapesse che Auggie è stato vittima di numerosi interventi, che abbia sofferto, e tutto il resto, potesse ancora non capire che era semplicemente una persona come lui. Con un aspetto sicuramente diverso, ma pur sempre un bambino.
Ho scosso la testa e mi sono coperto la faccia con le mani.«Sono stato orribile, nonna» ho mormorato. «Sono stato così cattivo con Auggie. Mi dispiace così tanto, nonna!»«Julian» ha ripetuto la nonna. «Guardami».«No!»«Guardami, mon cher». Mi ha preso il viso fra le mani e mi ha costretto a guardarla. Ero così imbarazzato. Facevo davvero fatica a guardarla. Poi, di colpo, quella parola che aveva usato il signor Kiap, quella cosa che tutti mi avevano forzato a provare, mi è venuta in mente come un urlo. RIMORSO!Già, eccola lì. Quella parola, in tutta la sua gloria.RIMORSO. Ero scosso dal rimorso. Stavo piangendo, per il rimorso.«Julian» ha detto la nonna. «Tutti commettiamo degli errori, mon cher».«No, tu non capisci!» sono sbottato. «Non è stato solo un errore. Ero io, quei ragazzi che sono stati cattivi con Tourteau… Ero io il bullo, nonna. Sono stato io!»Quando però ho finito di leggere questo romanzo ho capito. Jullian semplicemente sarà spaventato del diverso, spaventato come ogni bambino di non essere accettato dagli altri, e soprattutto sarà vittima di due genitori che tenteranno sempre e comunque di dargli ragione quando l’unica cosa da fare sarebbe stata dargli una lezione. Non fraintendetemi, fargli capire che il diverso non sempre è male o pericoloso. Anzi a volte il diverso può solo dimostrare di avere davanti persone splendide.
Devo ammettere che questo ‘mini’-romanzo della serie Wonder mi ha emozionato molto meno del primo. Però merita di essere letta per capire in fondo quale universo si nasconda dietro questo giovane piccolo.
Vi anticipo già che prossimamente potrete leggere la recensione su Christopher. Quindi mi raccomando rimanete sintonizzati! Come sempre vi abbraccio forte, a presto.
Eleonora ❤
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