Intervista A Daniele Batella

Intervista A Daniele Batella

Intervista A Daniele Batella 

Buongiorno Onceuponiani miei,
ieri vi avevo nel post con la segnalazione del romanzo di Daniele vi avevo promesso una sorpresina, ed eccola qui! Oggi ho il grandissimo piacere di farvi conoscere un po' meglio l'uomo dietro il libro. Ringrazio di cuore Daniele per avermi dedicato il suo tempo. E come sempre scopriamo insieme chi è. 


End Of The Road Bar

Segnalazione End Of The Road Bar Di Daniele BatellaTitolo: End Of The Road Bar - Parte I
Autore: Daniele Batella
Editore: Dark Zone Edizioni
Genere: Contemporary Romance
Data di uscita: 12 Dicembre 2018
Prezzo cartaceo: 12,66 € | Link acquisto Amazon

All’End of the Road non si arriva per caso. È uno strano luogo, un vecchio bar nascosto in un vicolo di una metropoli, a metà strada tra una bettola e la sala di un cinema: un locale d’altri tempi, lontano dalla frenesia delle notti di baldoria della città. L’End of the Road ha un’anima. È questa l’unica certezza che colpisce sette avventori, giunti per caso una sera di aprile nell’atmosfera ovattata del bar. Sette sconosciuti, condotti nello stesso luogo da un curioso scherzo del fato. Penny, l’algida e imperscrutabile cameriera, li accoglie e serve loro da bere. Sarà il pretesto di una violenta tempesta a far avvicinare i sette l’uno all’altro, a sciogliere imbarazzi e timori prima e a condurli in un viaggio lungo il viale dei ricordi poi. Uno ad uno cominceranno a raccontare la propria esistenza, fatta di amori, gioie, dolori, segreti mai confessati e peccati indicibili. Sette vite si snodano nel flusso dirompente della memoria, svelando poco a poco le trame di un sorprendente destino.

autore

Daniele Batella nasce ad Arezzo l’11 Giugno 1988.
Consegue la Laurea Triennale in Lingue e Culture del Mondo Moderno presso l’Università “La Sapienza” di Roma.
Dal 2009 si esibisce come cantante nel gruppo vocale Cherries on a Swing Set.
Da sempre appassionato di arte creativa, forma i suoi gusti letterari su romanzi thriller, noir, con ambientazione storica, elementi archeologici o accenni al sovrannaturale; allo stesso tempo l’introspezione psicologica e l’esplorazione delle umane pulsioni proprie di autori come Henry James o Michael Cunningham lo portano a cesellare il suo gusto verso una narrativa antropocentrica, fatta di storie di vita vissuta.
End of the Road Bar è il suo primo romanzo.
Vive ad Orvieto, in Umbria.


intervista

1. Parlaci di te: chi è  Daniele Batella  come persona e come autore?
Ho 30 anni, sono di Orvieto, in Umbria: sono cresciuto in questo piccolo gioellino medievale, una sorta di fonte di ispirazione continua. Sono un cantante, faccio parte di un gruppo vocale con il quale giro l’Italia e il mondo, eppure la scrittura, la voglia di raccontare nuovi mondi e nuove vite mi accompagna fin da piccolo.
2. Cosa vuol dire per te scrivere?
Scrivere per me equivale a mettere al mondo le idee e le fantasie che prendono corpo nella mia mente. È una sorta di rito che mi permette di “toccare con mano” una fantasia che altrimenti albergherebbe solo i miei pensieri.
3. Da dove ha origine la tua passione per i romanzi?
Ho sempre amato leggere, immergermi nelle parole e trasformarle in immagini; vivere attraverso le parole degli scrittori, viaggiare in mondi lontani o provare emozioni mai neppure immaginate.
4. Esiste un libro che ha avuto una grande influenza nella tua vita?
Ce ne sono molti, indubbiamente; sono sempre stato un lettore pressoché onnivoro, eppure ce n’è uno che, per me, rappresenta una sorta di “guida alla vita”: Il Gabbiano Jonathan Livingstone, di Richard Bach.
5. C’è uno scrittore/scrittrice che consideri il tuo mentore?
Adoro Michael Cunningham, i suoi intrecci, le trame intrise di dramma che abitano le sue storie sono una grande fonte di ispirazione.
6. Hai un luogo/stanza dove preferisci scrivere?
No, non ce n’è uno in particolare: l’importante è avere il mio laptop e della musica a basso volume. Se ho bisogno di scrivere, mi basta questo.
7. Come nasce l’idea del tuo libro?
l’idea generale del romanzo è nata una mattina all’alba, dopo aver accompagnato un’amica a prendere il treno nella piccola stazione di un paesino umbro. Tornando a casa con gli occhi pieni di sonno mi sono accorto di un piccolo locale cui non avevo mai prestato molta attenzione: si tratta di un bar per ferrovieri, mezzo nascosto da una siepe poco curata. Il nome, “Il Capolinea”, ha fatto nascere in me una scintilla. Da lì, l’idea della “fine della strada” e del bar.
8. In quale periodo storico ti piacerebbe vivere? 
Questo tempo è sicuramente molto interessante: magari ha perso un po’ di fascino a causa della globalizzazione digitale, però è anche un momento storico di scoperta, innovazione e meraviglie tecnologiche. Se dovessi scegliere un periodo per una “visita” sarebbe o la fine del Settecento o un futuro prossimo.
9. Hai già in mente quale sarà la prossima storia che scriverai?
Ci sono delle idee che mi frullano in mente, tra cui quella di riprendere una vecchia idea e stravolgerla ma sono uno scrittore d’impulso: ho bisogno che la storia sia così pressante in me da fuoriuscire di getto.
10. Quanto tempo impieghi per scrivere un libro, hai qualche musa ispiratrice? 
Il tempo è relativo, diciamo che End of the Road Bar è nato in circa sei mesi, ma può volerci di più o di meno a seconda della storia che si va a raccontare.
11. Che sensazioni ha provato nello scrivere il tuo primo romanzo?
È stato catartico: non era la prima volta che cercavo di scrivere un romanzo, ma è stata la prima in cui sono riuscito a portarlo a termine e, ovviamente, a pubblicarlo. L’emozione è tanta, la soddisfazione grande, il senso di compiutezza è davvero impagabile.
12. Pensi che qualcosa di questo libro non sia arrivato ai lettori?
È presto per dirlo: aspetto le prime recensioni e i pareri esterni per giudicare. Per ora chi ha avuto modo di leggere End of the Road Bar si è profuso in complimenti e aspetta con trepidazione la seconda parte: questa è la soddisfazione più grande.
13. Consigliaci un libro non tuo.
Tutto il catalogo della Dark Zone, la mia casa editrice, pullula di titoli interessanti, curati ed estremamente godibili. Vi consiglio senza dubbio i lavori di Giacomo Ferraiuolo: un autore horror di grande talento, le sue storie fanno accapponare la pelle!
14. Quale sarebbe il tuo sogno da realizzare?
Che più persone possibili possano immergersi nelle storie dell’End of the Road e sentirsi parte di esse, ognuno con la sua sfumatura di vita.
15. Qual è il prossimo passo di Daniele Batella?
Attendo con ansia la pubblicazione della seconda parte del mio romanzo e la realizzazione di un progetto con il mio gruppo vocale, i Cherries on a Swing Set, legato alle storie dell’End of the Road. Per ora abbiamo già pubblicato un singolo e un videoclip, Penny’s Suite, disponibile su Youtube e tutte le maggiori piattaforme musicali: è solo il primo passo di una strada più ampia.
16. In genere concludo le mie interviste facendo sempre la stessa domanda. E ovviamente la propongo anche a te: voglio farti una domanda che nessuno ti ha mai fatto ma che vorresti ti venisse fatta. Qual è? E qual è la risposta?
Ti piacerebbe scrivere un sequel/prequel? Ci sto pensando: di solito scrivo romanzi autoconclusivi, ma la particolare struttura di End of the Road Bar consentirebbe senza problemi un salto in avanti o indietro rispetto alla storia raccontata nel romanzo. Attendo di conoscere il riscontro dei lettori per capire se, davvero, le storie di quel bar non sono ancora state raccontate del tutto.


Ringrazio ancora tanto l'autore per avermi permesso di conoscere e segnalare il suo primo romanzo. Mi raccomando restate sintonizzati su questi canali perché a breve avrò una sorpresa per voi. 
Eleonora ❤

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xoxo, Eleonora