Intervista A Valentina Meloni

Intervista A Valentina Meloni

Intervista A Valentina Meloni

Oggi Onceuponiani miei, 
sono davvero lieta e felice di poter fare due chiacchiere con un’autrice italiana… Ovviamente come al mio solito le ho fatto il terzo grado! Ringrazio di cuore Valentina per la sua disponibilità, per il suo tempo e per la sua gentilezza. ♥
Iniziamo!

l'autrice



Valentina Meloni nasce a Cagliari il 15 agosto 1990, da madre casalinga e padre operaio.
Frequenta le scuole primarie a Dolianova, piccolo paese in provincia di Cagliari, dove tutt'ora vive.
Valentina scopre la scrittura fin dai suoi primi anni di vita, quando ancora incapace di scrivere racconta le sue storie alla sua grande famiglia.
Valentina è sempre stata una bambina estroversa e logorroica, propensa per le discipline artistiche: canto, ballo, recitazione.
All'età di quattro anni sogna di diventare ballerina, infatti, frequenta una scuola di danza classica. I suoi sogni svaniscono dopo sette anni, quando la scuola di ballo chiude ed è costretta ad affrontare le prime delusioni, a capire che non sempre i sogni possono diventare realtà.
Valentina ama leggere e sognare; conosce un libro che le fa comprendere che probabilmente fino a quel momento non aveva ancora trovato il sogno giusto che le permettesse di capire cosa volesse realmente fare nella sua vita: Il Piccolo Principe. Questo libro le cambia la vita e le ha fa comprendere che ciò che desiderava più di tutto era far emozionare con le sue parole proprio come Il Piccolo Principe faceva emozionare lei.
I primi scritti sono diari segreti di personaggi inventati da lei, brevi racconti d'amore illustrati con disegni fatti da lei, per poi passare a racconti thriller. Con il tempo capisce che le sue conoscenze non sono abbastanza approfondite e inizia ad informarsi e studiare per riuscire a scrivere qualcosa di più sentito ed emozionante. I primi tentativi non sono particolarmente brillanti, ma ostinata come un mulo continua a scrivere cercando la giusta chiave.
Valentina ha diciassette anni quando la vita la mette ancora un volta alla prova; un lutto improvviso distrugge temporaneamente il suo sogno di diventare scrittrice e decide di smettere di lottare per esso, convinta di non essere veramente portata per la scrittura.
Cambia strada decidendo di lavorare in campi completamente differenti da quello creativo.
Lavora come baby-sitter, poi compiuti diciotto anni ottiene un contratto in una carpenteria metallica come segretaria, più avanti lavora come commessa in un negozio di abbigliamento. Questi ultimi cambiamenti la portano a un mutamento caratteriale, la rendono più forte, la aiutano a maturare più velocemente.
All'età di vent'anni si rende conto che tutto quello che stava facendo non la rendeva felice come  faceva la scrittura, la sofferenza le stava impedendo di vivere come doveva. Un giorno, dopo una lunga pausa, prende carta e penna e inizia a scrivere tutto quello che le passa per la testa in quel momento, tutto quello che il lutto le stava facendo vivere. Una volta finito lo sfogo Valentina sente un leggero sollievo dentro di lei e in quel momento capisce che scrivere era il rimedio per i suoi mali e che aveva sbagliato ad appendere “la penna” al chiodo come aveva già fatto con le scarpette da danza. Lei doveva scrivere, doveva trasmettere emozioni con le sue parole a tutte le persone che avrebbero deciso di dedicare un po' del loro tempo a leggere ciò che lei avrebbe scritto.
Nel 2017 sottopone il suo primo libro ad una casa editrice.
Nel 2018 Valentina firma un contratto editoriale con Eretica Edizioni, a marzo dello stesso anno esce il suo primo libro: “Il destino ha la sua puntualità”.
La scrittura crea occasioni, ed è questo che spinge Valentina a scrivere e ad amare così tanto la scrittura, secondo lei è arrivato il momento di far capire alle persone che i sogni possono avverarsi realmente e che non bisogna appenderli al chiodo e smettere di crederci e di lottare per essi.



intervista

1. Parlaci di te: chi è Valentina Meloni  come persona e come autore?
Sono una sognatrice, una persona molto curiosa e altruista, sincera e schietta, fin troppo alcune volte. Un’accanita lettrice, un’osservatrice. Amo molto la vita e ogni giorno mi piace ricordare a me stessa quanto sono fortunata ad avere tanto amore nella mia vita.
Sono molto legata alla mia straordinaria famiglia. Ho pochi amici, ma meravigliosi.
Come autrice sono pignola, perfezionista, non sono mai soddisfatta di quello che scrivo. Adoro regalare emozioni e viverle mentre scrivo e racconto. Mi piace emozionarmi, ogni parola che scrivo è un brivido sul mio corpo.
2. Cosa vuol dire per te scrivere?
Scrivere per me vuol dire raccontare, trasmettere, far provare qualcosa a chi legge. Me prima di tutti. La scrittura è il mio rifugio, un posto dove mi sento al sicuro, forse è scontato, ma per me la scrittura è vita.
3. Da dove ha origine la tua passione per i romanzi?
Ha origine fin da quando ero piccolissima, ancora non sapevo leggere e neanche scrivere, cercavo l’attenzione di tutti i miei parenti e mettendomi in mezzo a loro raccontavo storie inventate da me, crescendo poi ho notato quanto leggere mi facesse sentire bene i romanzi mi hanno sempre rapita in una maniera speciale.
4. Esiste un libro che ha avuto una grande influenza nella tua vita?
“Il piccolo principe” è stato uno dei primi libri che ho letto e mi ha cambiato la vita, è grazie a questo libro se ho deciso che dovevo e volevo diventare scrittrice.
5. C’è uno scrittore/scrittrice che consideri il tuo mentore?
Ho sempre letto generi diversi e scrittori completamente diversi l’uno dall’altro. Però credo che J.K.Rowling sia incredibile. Quello che è riuscita a fare con la saga di Harry Potter trovo sia stupefacente. Credo che abbia influito positivamente sulla mia decisione di lottare per diventare scrittrice.
6. Hai un luogo/stanza dove preferisci scrivere?
Scrivo in ogni posto, anche perché all’ispirazione non si comanda, però mi piace molto scrivere a letto durante la notte, quando la casa è in silenzio e si sentono solo i rumori della notte.
7. Come nasce l’idea del tuo libro?
L’idea del mio libro nasce da un sogno. In quel periodo stavo lavorando a un altro progetto che per un problema al computer ho perso. Ero disperata, anche perché quel progetto era terminato ed ero nella fase della revisione. Però a quanto pare non c’erano soluzioni per recuperare i dati, quindi ero completamente giù di morale. Dopo qualche tempo mi sono svegliata durante la notte con in testa una storia completamente diversa e nuova, e non ho potuto fare altro che mettermi al pc e scrivere tutto quello che mi passava per la testa per non perdere tutto quello che avevo in mente.
8. In quale periodo storico ti piacerebbe vivere?
È difficile scegliere un periodo storico in particolare, perché grazie ai libri ho vissuto in tantissimi periodi storici e per un motivo o un altro mi hanno colpito tutti. Sarebbe bello avere una macchina del tempo e provare a vivere qualche tempo in un epoca, poi in un’altra così da poterti rispondere meglio.
9. Hai già in mente quale sarà la prossima storia che scriverai?
Sono già alle prese con il continuo de “Il destino ha la sua puntualità” e sto riordinando le idee anche per una nuova storia.
10. Quanto tempo impieghi per scrivere un libro, hai qualche musa ispiratrice?
Non ho un tempo preciso, dipende tutto dalle idee e da quanto tempo riesco a dedicare alla scrittura. Per scrivere “Il destino ha la sua puntualità” ci ho messo circa sei mesi.
Per quanto riguardo la musa mi piace ispirarmi a tutto e tutti. Osservo molto ciò che mi sta intorno e se noto qualcosa che attira la mia attenzione ci sono buone probabilità che verrà riportato in un mio capitolo. Mi piace raccontare della vita in generale, quindi tutto può ispirarmi.
11. Che sensazioni ha provato nello scrivere il tuo primo romanzo?
Sensazioni contrastanti, ero li che scrivevo la vita di una donna che non ero io, quindi spesso soffrivo con lei, gioivo con lei. E quando mi staccavo dal mio personaggio provavo sempre tanta felicità e un pizzico di paura. Le emozioni di quando si scrive possono essere davvero tante, più di una volta mi è capitato di piangere o di ridere mentre scrivevo il mio romanzo.
12. Pensi che qualcosa di questo libro non sia arrivato ai lettori?
No, sinceramente credo che sia un libro molto diretto, ho scritto in maniera molto viscerale quindi credo che sia arrivato tutto, o perlomeno lo spero!
13. Cos’hai provato quando, dopo aver pubblicato il romanzo?
Ero su di giri, tremavo di gioia, mi veniva solo da piangere dalla felicità. È stata una sensazione che non avevo mai provato: il cuore mi esplodeva nel petto, le guance mi facevano malissimo per via della bocca che non riusciva a smettere di sorridere, sentivo il fuoco negli occhi, e non riuscivo a vedere niente perché erano colmi di lacrime. Però contemporaneamente c’era anche tanta paura.
14. Consigliaci un libro non tuo.
È sempre molto difficile consigliare un libro, anche perché di solito se lo faccio conosco bene chi ho davanti. Però da buona sognatrice vi consiglio: “Il piccolo principe”, perché è uno di quei libri che stupiscono a prescindere dall’età. Io lo rileggo almeno due volte l’anno fin da quando ero piccolissima e ogni volta noto particolari nuovi, nuove emozioni. Credo sia questo che lo rende un libro davvero speciale.
15. Quale sarebbe il tuo sogno da realizzare?
Il mio sogno è trasmettere emozioni con i miei libri, con le mie parole.
16. Qual è il prossimo passo di Valentina Meloni?
Il mio prossimo passo è lavorare al mio nuovo libro e impegnarmi tanto per far conoscere quello che è già uscito.
17. In genere concludo le mie interviste facendo sempre la stessa domanda. E ovviamente la propongo anche a te: voglio farti una domanda che nessuno ti ha mai fatto ma che vorresti ti venisse fatta. Qual è? E qual è la risposta?
La domanda è: In questo momento della tua vita sei felice?
La risposta è: Si, veramente tanto!

Ebbene sì signori miei siamo alle battute finali... quindi non mi resta che augurare a questa splendida persona ed autrice di continuare questa carriera nel migliore dei modi. Aspettiamo con ansia i tuoi romanzi! Vi abbraccio tutti. A presto come sempre.
Eleonora ❤

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xoxo, Eleonora