Intervista A Cristiana Serangeli

Intervista A Cristiana Serangeli

Intervista A Cristiana Serangeli 

Buona sera Onceuponiani miei, come va?
Stasera ho il grandissimo piacere di intervistare la cara Cristiana Serangeli. Prima di partire con l’intervista conosciamo un po’ meglio l’autrice. Innanzitutto, ringrazio Cristiana per avermi dedicato il suo tempo sono davvero felice di poterla intervistare, e capire qualcosa in più sulla nostra amata autrice. Allora iniziamo!!!

l'autrice

Intervista A Cristiana Serangeli

Cristiana Serangeli nasce a Vercelli. Blogger, scrittrice, poetessa. Inizia a scrivere giovanissima collaborando con un giornale locale occupandosi di sport. Per anni è stata contributor dei più importanti siti on line calcistici trattando diverse categorie dalla SerieB all’Eccellenza. 
E’ stata opinionista in vari programmi radio e tv. Compone poesie e partecipa a diversi concorsi letterari nazionali classificandosi sempre tra i finalisti. E’ apparsa con le sue opere in diverse raccolte letterarie tra cui “I nuovi poeti ermetici”, “Amore e Psiche”, “Vento a Tindari”, “Poets in love”, “Ti racconto una favola”. Diventa in poco tempo popolare su Instagram. Da maggio 2018 è testimonial/influencer del progetto e del concorso Talent in action organizzato dall'azienda tedesca Schneider che premia il talento e lo valorizza. Scrive parole per tutti, ama le parole di pochi.


intervista

1. Parlaci di te: chi è Cristiana Serangeli come persona e come autore?
Parlare di se stessi e descriversi credo sia sempre molto difficile, nel mio caso ci sarebbero tantissime sfumature di me da elencare essendo io come persona e come autrice molto eclettica. Il mio percorso come autrice è stato molto particolare, ho sempre scritto di sport, di calcio in modo particolare, sono stata anche opinionista in programmi tv o radio, ho iniziato a scrivere giovanissima collaborando con una testata della mia città, fino ad arrivare poi a portali nazionali, cosa di cui vado molto orgogliosa. La mia vita però è cambiata nel Luglio 2016, quando ho scritto la mia primissima poesia con mio grande stupore perché non sapevo di poter essere in grado di farlo, descrivere emozioni e descrivere un fuorigioco piuttosto che un movimento di calciomercato sono due cose davvero agli antipodi. Da quella poesia ne sono nate molte altre, senza che me ne rendessi conto mi sono ritrovata a partecipare a diversi concorsi letterari arrivando sempre tra i finalisti. Per caso poi ho deciso di aprire un account Instagram dove ogni giorno postavo piccoli aforismi, nel giro di poco sono diventati virali e sempre più condivisi e io poco a poco capivo che anche la mia pelle stava cambiando, sapere di essere utile con le mie parole a chi mi leggeva diventava per me una “missione” e un modo bellissimo per poter aiutare tantissime persone che in realtà nemmeno conoscevo. Questa è la bellezza delle parole, la parola unisce e ti salva. Salva chi le scrive e chi le legge! Come persona, diciamo che alterno nella vita di tutti i giorni la mia anima “poetica” a quella “rock” e cerco di far convivere questi due lati di me. Sensibile, determinata coraggiosa e …incosciente, senza incoscienza oggi non sarei qui a fare tutto quello che sto facendo
2. Cosa vuol dire per te scrivere?
Come ti dicevo prima, scrivere ormai è il mio posto nel mondo e mi ritengo fortunata ad averlo trovato. Scrivere è qualcosa che mi scorre nelle vene, linfa vitale delle mie giornate, di quelle no e di quelle in cui tocchi il cielo con un dito, scrivere per me è sinonimo di felicità
3. Da dove ha origine la tua passione per i romanzi?
I romanzi, così come le poesie sono il miglior modo per dare forma concreta alle emozioni, ecco perché mi piacciono tanto, il mio romanzo LONTANA DA ME poi in realtà doveva essere una raccolta di poesie, le avevo messe in un ordine casuale per pubblicarle, rileggendole in quell’ordine mi sono resa contro che in realtà raccontavano la storia di Matilde e della fragilità e della forza dell’essere umano e così è diventato un romanzo
4. Esiste un libro che ha avuto una grande influenza nella tua vita?
NO, nessuno in particolare, di ogni cosa che leggo cerco di trarre anche solo un piccolo insegnamento
5. C’è uno scrittore/scrittrice che consideri il tuo mentore?
Un vero e proprio mentore non c’è, non mi piace lasciarmi influenzare dagli stili di scrittura altrui, cerco sempre di non allontanarmi dal mio di stile e di evolvere sempre ma sempre e solo basandomi su me stessa. Non mi piace allontanarmi dalla personalità della mia scrittura per avvicinarmi a quella di altri. Il confine tra ammirare e imitare è spesso molto sottile e preferisco essere sempre e solo me stessa
6. Hai un luogo/stanza dove preferisci scrivere?
Scrivo davvero dove capita, ogni luogo va bene purché ci sia l’ispirazione, se poi c’è la compagnia della musica e magari anche un buon bicchiere di vino allora tutto diventa perfetto, ma se devo scrivere in treno o in qualsiasi altra circostanza mi va benissimo
7. Come nasce l’idea del tuo libro?
Come ti ho accennato doveva essere una raccolta di poesie, si è evoluto in un romanzo dove alterno ovviamente poesie ai capitoli e dove ho voluto introdurre anche gli aforismi che tanto sono amati da chi mi segue sui social. La scelta di introdurre gli aforismi è stata dettata dal fatto che volessi usare poche parole per poter descrivere i momenti felici, un modo anche per far riflettere il lettore, le cose belle si vivono, devono essere tatuaggi che ci restano addosso, così come restano addosso le 4 o 5 parole che compongono l’aforisma ma che descrivono perfettamente l’emozione del momento.
8. In quale periodo storico ti piacerebbe vivere? 
La mia mente corre davvero sempre molto velocemente, quando faccio una cosa penso subito a quella che farò dopo e dopo ancora. La risposta in questo caso è scontata…vorrei vivere nel futuro! Forte anche del fatto che sia sempre tutto in divenire!
9. Hai già in mente quale sarà la prossima storia che scriverai?
Si sto finendo il mio secondo romanzo, questa volta il protagonista è maschile e… non posso spoilerare nulla, ma se vi siete emozionati con la storia di Matilde, qui dovrete tenere a portata di mano i fazzoletti!
10. Quanto tempo impieghi per scrivere un libro, hai qualche musa ispiratrice? 
È un lavoro di mesi, non so quantificartelo perché ci sono giorni in cui scrivi due o più capitoli e giorni in cui non vai avanti. Lascio che ogni cosa arrivi nel momento giusto senza mai darmi un tempo, odio essere schiava del tempo in tutto, anche in questo.
11. Quanto tempo impieghi per scrivere un libro, hai qualche musa ispiratrice? 
Si una musa c’è ed è la mia gatta, Virna, se è nata la prima poesia è grazie a lei, tutto questo percorso è arrivato grazie a lei. La favola “Quattro parole” è l’unica parte “reale” del mio romanzo. Nel libro si chiama Agata e non Virna, ma è davvero bianca come la descrivo. Così come è reale la veterinaria Emilia, così come è reale l’influenza della luna. Reale è l’insegnamento che porta con sé quella favola. L’empatia è la mia fonte primaria d’ispirazione, arriva dalla mia gatta, dal racconto di un’amica, da uno dei messaggi che mi scrivono le mie follower su Instagram, arriva da un colore, o da un occhio curioso o malinconico.
12. Che sensazioni ha provato nello scrivere il tuo primo romanzo?
Sensazioni bellissime, è stato come vivere in simbiosi con Matilde, ci sono stati giorni in cui mi sembrava di averla in casa con me, a lei ho dato voce e respiro attraverso le mie parole ma di lei ho percepito persino il suo profumo, difficile descrivere emozioni così belle, una volta arrivata alla fine, all’ultima parola del romanzo, nei giorni a venire mancava davvero una parte di me. Potrò scrivere tantissimi personaggi ma lei mi rimarrà sempre nel cuore, proprio per la forza con cui l’ho percepita
13. Pensi che qualcosa del libro “Lontana da me” non sia arrivato ai lettori?
No, credo sia arrivato tutto ciò che volevo arrivasse, questo libro aveva un messaggio di forza e di speranza da portare e so che arrivato
14. Consigliaci un libro non tuo.
Te ne consiglio due, il primo è un libro di poesie, BIANCA DENTRO di Marco Polani, trovo geniale il suo modo di scrivere e CHI STA MALE NON LO DICE di Antonio Dikele Distefano
15. Quale sarebbe il tuo sogno da realizzare?
Ne ho realizzati tanti, ne ho molti altri ma…sono molto scaramantica per questo non li svelo mai!
16. Qual è il prossimo passo di Cristiana Serangeli?
Il prossimo passo è pubblicare il secondo romanzo il prossimo anno e poi sempre per scaramanzia non mi dilungo!
17. In genere concludo le mie interviste facendo sempre la stessa domanda. E ovviamente la propongo anche a te: voglio farti una domanda che nessuno ti ha mai fatto ma che vorresti ti venisse fatta. Qual è? E qual è la risposta?
Avendo fatto interviste nel ruolo di giornalista, so quanto sia difficile fare ogni volta domande nuove e interessanti e quindi comprendo la difficoltà di chi ogni volta le fa a me. LA famosa empatia di cui parlavamo prima! Vorrei mi venisse fatta una domanda che mi stupisce e mi lascia senza parole, lasciarmi senza parole però non è facilissimo quindi mi limito a dirti che ogni domanda che ricevo per me è un onore perché mi permette di parlare di me, di farmi conoscere e svelare chi c’è davvero dietro alle parole che in tanti apprezzano.

A volte più dei libri, è bello capire che persone ci sono dietro. Ed è stato bello conoscere, anche se solo un po’ questa nostra Cristiana. Ti auguro di continuare questa carriera nel migliore dei modi. Vi abbraccio. A presto come sempre.
Eleonora ❤

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