Intervista A Sara Wood |
Oggi ho il grandissimo piacere di chiacchierare un po’ con Sara Wood 😊 sì, proprio lei! L’autrice del romanzo “Io Ti Vedo”, edito dalla casa editrice Leone Editore. Romanzo che vi ho segnalato: qui. Conosciamo un po’ meglio l’autrice 😊
L'autrice
Sara Wood è nata a Roma ma ha vissuto per diversi anni sia al sud che nel nord d’Italia. Ha anche vissuto in diverse città del nord Europa, negli Stati Uniti e nel Medio Oriente, dove ha scritto il suo secondo romanzo basandosi, in parte, su eventi realmente accaduti. Al momento vive a Londra dove lavora come ingegnere civile e dove si sta dedicando alla scrittura di altri due romanzi.
intervista
1. Parlaci di te: chi è Sara come persona e come autore?
Sara Wood e' una ragazza italiana che dieci anni fa ha fatto una valigia ed e' emigrata all’estero. Ho abitato in Danimarca, Medio Oriente e ora sono a Londra. Faccio l’ingegnere durante la settimana, e la pendolare (con l’Italia) nei weekend quando trovo dei voli low cost per tornare “a casa”. Quando ho tempo per essere me stessa scrivo.
2. Cosa vuol dire per te scrivere?
La scrittura è stato il mio pallino sin da bambina. Da piccola ero balbuziente quindi scrivevo perché era l’unico modo che avevo per esprimermi senza ripetere o dimenticare le parole. Non sono più balbuziente ma scrivere è ancora il mezzo che uso per comunicare.
3. Esiste un libro che ha avuto una grande influenza nella tua vita?
Ce ne sono parecchi: Il viaggiatore delle stelle di Jack London che lessi da bambina dopo averlo trovato a una bancarella di libri usati. Mi ricordo che mi piacque tanto perché parlava di un ragazzo che dal carcere riusciva, grazie l'immaginazione, a viaggiare attraverso lo spazio e il tempo; a quei tempi per me scrivere era quello, essere altrove mentre ero nella mia piccola stanza.
Più tardi venne Ryszard Kapuscinski con i suoi libri giornalistici che mi aprirono gli occhi (e svegliarono il mio interesse) sulla geopolitica mondiale.
4. C’è uno scrittore/scrittrice che consideri il tuo mentore?
Senza dubbi Oriana Fallaci perché è una donna forte, che si è fatta valere in un mondo di uomini e perché non saprò mai scrivere come lei.
5. Hai un luogo/stanza dove preferisci scrivere?
Nella mia stanza circondata dal silenzio.
6. Come nasce l’idea del tuo libro?
L'idea è nata mentre guidavo su un’autostrada a Doha (in Qatar). Ero reduce da un incidente e ricordo che in quel periodo mi sentivo molto sola, la famiglia era lontana.
Mentre guidavo, meditavo sul fatto che volevo, anzi dovevo (!), scrivere un romanzo che parlava di persone come me, costrette ad emigrare. Perché io sono stata costretta e se avessi avuto la scelta, sarei rimasta in Italia.
7. Qual è il personaggio preferito di “Io ti vedo”?
Nic perché è molto più allegro di Sara e prende la vita come viene, come i bambini. Sara è dovuta crescere troppo in fretta. È più matura di Nic ma le difficoltà col tempo l’hanno consumata al punto che ha perso l’amore per la vita. Sceglierei Nic perché ancora crede in un futuro felice.
8. Quale messaggio vuoi trasmettere?
Il messaggio del libro è di far caso a tutte le piccole e grandi ingiustizie che ci sono attorno a noi. E quando ci accorgiamo che c’è qualcosa di sbagliato, invece di nascondere la testa sotto la sabbia dobbiamo invece guardare, osservare e agire e dire "Io ti vedo!". All’inizio forse pagheremo care le nostre azioni, e ci faremo anche male. Ma a lungo andare, se siamo in tanti, riusciremo a cambiare le cose.
9. Autocitati: la frase del libro che senti più tua.
"Il successo nella vita non è arrivare alla massima vetta. Superando se stessi e gli altri si rischia di rimanere soli sopra la cima a guardare agli altri che in basso si sono fermati e insieme vivono felicemente."
10. Cos’hai provato quando, dopo aver pubblicato il romanzo?
Sollievo. Per tanti anni, dopo essere tornata dal Medio Oriente, ho conservato questo romanzo nel cassetto e ogni volta che lo tiravo fuori lo rimaneggiavo. A furia di fare così avevo timore di cambiarlo, di trasformarlo in un altro libro. Pubblicandolo gli ho dato vita, un'identità, e spero che presto riuscirà a camminare da solo e arrivare lontano con il suo messaggio.
11. Consigliaci un libro non tuo.
Un Uomo di Oriana Fallaci
Ebano e Imperium di Kapuscinski
La chimera di Vassalli
12. Qual è il prossimo passo di Sara Wood?
Il prossimo passo è il mio prossimo libro che parla del Sud Italia, dove sono cresciuta. Parla di Taranto, città di grandi contrasti e tanto degrado.
Voglio ringraziare con tutto il cuore l'autrice per avermi dedicato il suo prezioso tempo. La casa editrice per avermi proposto questa intervista ed occasione. E infine ringrazio voi, lettori, che mi avete dedicato del tempo per leggere questa intervista. Vi abbraccio, a presto.
Eleonora ❤
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