RECENSIONE PIETRO DI PIETRA E IL PICCOLO POPOLO DELLA MONTAGNA DI ROSELLA GUGLIELMETTI

PIETRO DI PIETRA E IL PICCOLO POPOLO DELLA MONTAGNA DI ROSELLA GUGLIELMETTI

RECENSIONE PIETRO DI PIETRA E IL PICCOLO POPOLO DELLA MONTAGNA DI ROSELLA GUGLIELMETTI 

Buon weekend lettori miei, 
vi avevo segnalato questa uscita qualche giorno fa ed oggi ho il grandissimo piacere invece di parlarvene. Perché grazie alla Garzanti che mi ha gentilmente regalato una copia, ho potuto godere delle avventure di Pietro di Pietra e del piccolo popolo della montagna. 

Pietro di Pietra e il Piccolo Popolo della montagna

PIETRO DI PIETRA E IL PICCOLO POPOLO DELLA MONTAGNA DI ROSELLA GUGLIELMETTI
Titolo: Pietro di Pietra e il Piccolo Popolo della montagna
Serie: Stand Alone
Autrice: Rosella Guglielmetti
Editore: Garzanti
Genere: Narrativa italiana
Data di uscita: 19 Aprile 2024
Prezzo ebook: 8,99 € | Link acquisto Amazon
Prezzo cartaceo: 15,20 € | Link acquisto Amazon

Pietro ha dieci anni e sa di non essere un bambino come gli altri. Lo sa da quando, mentre era ancora in fasce, sua mamma ha esclamato: «Un barattato!». Secondo lei, infatti, il suo vero figlio è stato scambiato con un folletto del Piccolo Popolo della Montagna. Forse è colpa dei capelli gialli come paglia o del naso schiacciato come un bottone, oppure degli occhietti che assomigliano ad acini di uvetta, fatto sta che quel nomignolo gli è rimasto attaccato come resina di pino. Anche gli abitanti del paese e gli altri bambini lo prendono in giro, a eccezione di Nilde, la figlia sorda del tagliaboschi. A lei, Pietro è felice di raccontare storie sulla montagna. Fino al giorno in cui arriva in paese un Orologiaio che minaccia di portarlo via con sé. Pietro, allora, decide di farsi forte come pietra e di scappare nei boschi che sono stati il suo rifugio, nonostante il cuore gli batta forte forte perché ha paura di incontrare i temibili folletti. Ma tra gli alberi si cela un segreto. Pietro scopre che il Piccolo Popolo esiste davvero, solo che è molto diverso da come se lo immaginava… Forse, finalmente, ha trovato qualcuno che gli vuole bene e lo accetta così com’è.
Ci sono storie che ci riportano indietro nel tempo, a quando sfogliavamo un libro prima di addormentarci. Racconti che spaventano, indignano, fanno sorridere, perché hanno il sapore delle favole. È questa la magia che crea l’esordio per ragazzi di Rosella Guglielmetti. Una fiaba senza tempo con un protagonista che non si arrende e che ci insegna che tutti sono speciali, soprattutto chi non lo sembra agli occhi della gente.


autrice

Rosella Guglielmetti, classe 1950, dopo la laurea in Lettere ha orbitato per lo più nella galassia scolastica, con qualche escursione nel mondo del disegno e della pittura, e in quello della grafologia. Nel 2009 ha iniziato a scrivere fiabe per la nipotina Sofia, e da allora non ha più smesso. Le sue più grandi passioni – mai tradite – sono la lettura, la montagna e i gatti.


recensione

Qualche tempo fa non facevo altro che leggere libri per ragazzi, mi piaceva capire come questi piccoli umani riuscissero ogni volta a trovare il lato positivo delle cose, insegnandomi sempre qualcosa. 
Con questo romanzo invece Pietro mi ha fatto commuovere. Sembra una fiaba da leggere ai più piccoli prima di andare a letto, ma in sé ha tutta una serie di insegnamenti che arrivano dritti al punto. 
Genitori! Ne aveva fin sopra i capelli, di loro e di tutti gli abitanti del villaggio. Nessuno che ricordasse più di rispettare la natura, che si premurasse di offrire il primo latte della giornata ai Folletti del Focolare, che versasse sulle radici dei meli il sidro spremuto all’inizio dell’anno nuovo. Duri di cuore, ecco c’erano, pensava Iolanda, incapaci di vedere la cattiveria che avevano dentro e subito pronti a incolpare i folletti per qualunque cosa: la pioggia, la carestia, la fame, perfino i poveri bimbi innocenti! C’era qualcosa di molto, molto sbagliato nel mondo, se poteva accadere che i genitori rifiutassero i figli. 
Pietro nascerà in una famiglia composta da: papà, mamma e due fratelli più grandi. Fin dal suo primo giorno di vita però, verrà sempre messo da parte perché troppo brutto. Quindi non figlio loro. Addirittura, penseranno che sia stato scambiato dai folletti cattivi, ma non sarà così. 
Tutti nel villaggio pensano la stessa cosa e lui crescerà completamente da solo con tutti i rumori della natura. Solo una persona si dimostrerà gentile con lui: una ragazza sorda e muta che vive nel suo stesso villaggio. 
Andandosene, sua madre aveva lasciato un vuoto, uno spazio che la memoria poteva riempire solo di rimproveri e scapaccioni, poiché questo era stato l’unico amore che aveva conosciuto, non le carezze, né le parole affettuose, ma pur sempre una forma d’amore, per lui. E adesso, mentre si trovava alla fontana del villaggio e aspettava che il secchio si riempisse d’acqua, non riusciva a non pensare alle sue ultime, strane parole. E quando pensava intensamente a qualcosa, tutto il resto svaniva. 
La sua vita però cambierà completamente quando sua madre in fin di vita le ammetterà di essersi pentita di averlo abbandonato a sé stesso e, che il suo vero papà vive nel bosco. Con questa scioccante verità, e consapevolezza che la sua famiglia vogliono venderlo all’Uomo con l’orologio, deciderà di scappare durante la notte. Nel bosco, con tutti i suoi rumori e animali. 
Leonora, che aveva ascoltato in silenzio e con la massima attenzione, osservò: «Non dire più che sei un barattato. Quella è soltanto una parola e NESSUNA PERSONA È UNA PAROLA». 
E proprio qui la sua vita cambierà radicalmente. Troverà e scoprirà cosa vuol dire essere amati e sentirsi parte di una famiglia. In cui nessuno viene abbandonato e in cui tutti hanno un ruolo. In cui il talento di ciascuno viene enfatizzato e non soppresso. In cui la diversità è un pregio, in cui i difetti non vengono neanche considerati. 
«Saranno contenti», commentò amaramente Flavien, arrivando con gli altri. «Molta gente è contenta che le porte del villaggio si chiudano e che quelli come noi, brutti o malati, restino fuori, come morti. Comodo, no?»
Consiglio davvero a tutti di leggero. A prescindere dall’età, perché ha delle parti davvero toccanti, che ci fanno capire come a volte un pregiudizio possano ferire gli altri. 
Ma soprattutto come ai bambini non interessa nulla delle diversità, vogliono solo essere amati e considerati. Essere importanti per qualcuno. 
Quindi per me sono 4 principesse e mezza assicurate! Quindi forza, andate in libreria e leggetelo… Ringrazio di cuore la Garzanti per questo meraviglioso regalo. A presto, 
PIETRO DI PIETRA E IL PICCOLO POPOLO DELLA MONTAGNA DI ROSELLA GUGLIELMETTI
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xoxo, Eleonora