Recensione Il serpente e le ali della notte di Carissa Broadbent

RECENSIONE IL SERPENTE E LE ALI DELLA NOTTE DI CARISSA BROADBENT

Onceuponiani, 
tenetevi forte perché questa sì che uscita con il botto questa della Mondadori. Primo volume della serie Crowns of Nvaxia di Carissa Broadbent. Un fantasy pieno di vampiri e colpi di scena che vi prenderà sicuramente fin dalle pagine. Quindi andiamo a conoscerlo insieme. 

il serpente e le ali della notte

Il serpente e le ali della notte di Carissa Broadbent
Titolo: Il serpente e le ali della notte
Serie: Crowns of Nyaxia #1
Autrice: Carissa Broadbent
Editore: Mondadori
Genere: Fantasy
Pagine: 480
Data di uscita: 30 Gennaio 2024
Prezzo ebook: 12,99 € | Link acquisto Amazon
Prezzo cartaceo: 22,80 € | Link acquisto Amazon

Che tu sia un essere umano o un vampiro, le regole per sopravvivere sono le stesse: non fidarti mai, non cedere mai e proteggi sempre il tuo cuore. Sempre.
Oraya è un’umana, figlia adottiva del re vampiro dei notturnati. Si è ritagliata un posto in un mondo destinato per natura a ucciderla, e ha un solo modo per cessare di essere una preda: partecipare al Kejari, il leggendario torneo organizzato da Nyaxia, la dea della morte in persona. Uscire vincitrice dalla feroce sfida fra i tre Casati dei vampiri non sarà facile e Oraya si troverà obbligata a stipulare un’alleanza con un misterioso rivale. Tutto in Raihn è pericoloso. È un vampiro spietato, un assassino infallibile, un nemico della corona… e il suo più potente avversario. Tuttavia, ciò che terrorizza veramente Oraya è la strana attrazione che prova per lui. Ma non c’è spazio per la compassione nel mondo di Nyaxia. La guerra per la corona dei n otturnati scoppia a poche settimane dall’inizio del Kejari, mandando in frantumi tutto ciò che Oraya pensava di sapere sulla sua casa. E proprio Raihn sembra comprendere come nessun altro le sue emozioni. In un regno dove nulla è più mortale dell’amore, però, ciò che sta nascendo tra loro potrebbe essere la rovina della giovane umana.


serie 

Il serpente e le ali della notte di Carissa Broadbent
La serie 'Crowns of Nyaxia' è così composta:
1. Il serpente e le ali della notte;
1.5 Six Scorched Roses (novel);
2. The Ashes & the Star-Cursed King;
2.5 Slaying the Vampire Conqueror (novel).


autrice

Il serpente e le ali della notte di Carissa Broadbent

Carissa Broadbent ha iniziato a preoccupare genitori e insegnanti con i suoi racconti spietatamente cupi quando aveva nove anni. Da allora le sue storie sono diventate (leggermente) meno deprimenti e (si spera molto) più leggibili. Oggi scrive romanzi che fondono trame epic fantasy con un'abbondante dose di romanticismo. Vive con il marito, il figlio, un coniglio maleducato e un gatto diffidente nel Rhode Island.



recensione

Ecco questo sì che è un romanzo che ti tiene con il fiato sospeso per tutte le 480 pagine. Ma con dei colpi di scena che non ti aspetti minimamente e che cambia sempre il corso della storia. 
E Dio donna sei un’autrice meravigliosa! Carissa leggerò tutti i tuoi romanzi se questi sono i presupposti. 
Ci sarei riuscita se fossi stata forte quanto Vincent.
Era questo il desiderio che avrei espresso a Nyaxia, se avessi vinto il Kejari: diventare la Coriatae di Vincent. Legarmi al suo cuore. Un legame coriatis era un vincolo potente, quasi leggendario, riconosciuto pochissime volte nella storia e creato esclusivamente da Nyaxia in persona. Mi avrebbe liberato della mia umanità, facendo di me un vampiro senza i rischi della Mutazione, che più di metà delle volte sfociava nella morte. E avrebbe legato la mia anima a quella di Vincent, il suo potere sarebbe diventato il mio e il mio il suo. Non che io avessi molto da offrirgli, ovviamente. Che fosse disposto a offrirmi un dono simile era una prova del suo amore per me.
Diventando la sua Coriatae sarei stata abbastanza potente da salvare la famiglia che mi aveva messo al mondo e da diventare una vera figlia per l’uomo che mi aveva cresciuto. Sarei stata uno degli individui più potenti del Casato della Notte. Uno degli individui più potenti al mondo.
E nessuno mi avrebbe sottovalutato, mai più.
La prima parola che mi viene in mente quando penso a questo romanzo è intenso. Un libro rude e diretto che non lascia scampo. Tutti i personaggi sono forti, intensi, determinati e soprattutto potenti. In questo mondo di vampiri ci sarà solo una regola: sopprimere i più deboli. 
Mi venne vicino, le ombre nel suo sguardo più profonde, più intense.
«Vuoi cambiare questo mondo, piccola serpe? Allora sali in cima alla tua gabbia finché ti troverai così in alto che nessuno potrà più catturarti. Rompi le sbarre e fanne le tue armi. Non c’è niente di più affilato. Lo so, perché io l’ho fatto.»
Ero abituata a vedere Vincent il re, Vincent il padre, ma raramente vedevo questa versione di lui: Vincent il rivoluzionario. A volte era facile dimenticare che aveva riplasmato questo regno. Sapeva bene che cosa significava ambire al cambiamento.
«Non puoi ottenere niente in questo mondo senza il potere» disse. «Il potere richiede sacrificio, concentrazione e crudeltà.»
Il suo sguardo si perse nelle ombre alle mie spalle, e io mi domandai se stesse pensando alla sua ascesa al potere e a tutto ciò a cui aveva rinunciato. Sapevo che anche lui si era sacrificato. Ma in cambio era diventato il re più potente che il Casato della Notte avesse mai avuto. Era stato capace di modellare questo regno trasformandolo in tutto ciò che desiderava fosse.
Non puoi ottenere niente in questo mondo senza il potere.
Era la verità. Nel bene e nel male. Forse l’unica cosa buona che la rabbia poteva fare per me era motivarmi.
L’unica dolcezza arriva da Oraya. Questa donna cresciuto in un mondo pieno di vampiri, che ha dovuto soffocare la sua umanità per sopravvivere e crearsi un futuro. Addestrata da Vincent, “il padre re dei vampiri” che le ha risparmiato la vita dopo aver raso al suolo la città di nascita di Oraya. 
Al termine della Mezza Luna, saremmo tornati nemici. Magari quello era quasi un attimo di intimità, ma molto presto avremmo cercato di ucciderci a vicenda.
Non lo dimenticavo mai.
Stanotte però sentivo l’animo pesante per la sofferenza di Raihn e il passato di Mische, per le bugie di Vincent e gli oscuri ricordi scatenati dalla bocca del Ministaer sulla mia pelle. Forse ero debole. Forse ero stupida.
Ma pur sapendo che mi sarei dovuta staccare, non lo feci.
No, assaporai il tocco di Raihn come un ultimo sorso di vino. Un vizio segreto, vergognoso.
Sarà commovente scoprire pagina dopo pagina come Oraya si scoprirà essere solo una piccola bambina alla quale è stato tolto tutto. Soprattutto l’amore e la sua innocenza. 
Lacrime di vergogna mi bruciavano negli occhi.
Non sapevo perché. Non sapevo come liberarmi di quella barriera interiore. L’avevo costruita così a lungo, cementando ogni singola crepa. E adesso mi ci aggrappavo. Terrorizzata da ciò che sarebbe successo se mi fossi lasciata cadere.
Sono con te, Oraya. Adesso. Non hai tempo. Ce ne andremo insieme. Va bene? Sono con te.
Questo avrebbe dovuto riempirmi di terrore.
Le bestie mi atterrarono. Sbattei la schiena sulla sabbia. Un demone si arrampicò sopra di me, la sua faccia a pochi centimetri dalla mia. Si avventò sul mio collo, proprio di lato, proprio dove una cicatrice mi ricordava il ragazzo al quale cercavo di non pensare tutte le notti.
Adesso lo feci. Mi concessi di pensare a lui per la prima volta dopo tanti anni.
Mi concessi di pensare ai miei genitori, schiacciati in un edificio crollato per una guerra che non aveva niente a che fare con loro.
Mi concessi di pensare a una bambina dai lunghi capelli neri impaurita e sperduta in un labirinto. Una bambina con i capelli neri lasciata da sola in una città distrutta.
Mi concessi di pensare a una vita trascorsa qui, imprigionata dal mio stesso terrore, imprigionata da questi fottuti predatori, questi mostri, questi esseri che vedevano in me solo una bestia da macello…
Fu allora che me ne resi conto. Mi resi conto che la paura, una volta che l’abbracci, si indurisce e si affila.
Che diventa collera.
Che diventa potere.
Non morirò qui.
Lasciai esplodere la mia furia.
Lasciai che mi fuoriuscisse dalla bocca e dagli occhi e dalle dita e dalla punta dei capelli. La lasciai eruttare fino al cielo, oltre le stelle, la luna, per congiungersi alla stessa Nyaxia.
E sentii lei protendersi verso di me.
Il fuoco notturno ruggiva dentro di me, mi circondò in una coltre di luce e calore e potere. Consumava tutto, demoni, cerberi, vampiri. Mi consumava la pelle, gli occhi. Soprattutto consumava la mia collera
.
Onestamente è una super storia. E vi consiglio vivamente di leggerlo perché in questa storia ci sarà tutto. Soprattutto un certo torneo mortale che potrebbe portare Oraya alla morte. Ma ehi, è solo un piccolissimo dettaglio. 
«Implorerei» mormorò. «Per te lo farei. Per la miseria, Oraya, mi hai distrutto. Te ne rendi conto?»
La sua voce era roca e ruvida. Troppo ruvida perché non fosse la verità. E la mia verità mi riempiva la gola, troppo traboccante per essere contenuta dalle parole.
Anch’io avrei implorato per lui. Mi sarei annientata per lui. Mi sarei dilaniata come un animale per una dissezione. Lui mi aveva aperto, non solo il corpo, ma anche l’anima.
Gli avrei lasciato pensare che si trattasse solo di piacere. Della vendetta di una figlia ribelle nei confronti del padre, o un’ultima concessione carnale prima di una morte quasi certa. Gli avrei lasciato pensare che stessimo solo scopando.
Quanto meno, avrei tentato di non fargli capire ciò che di sicuro vedeva sul mio viso, proprio come io lo vedevo sul suo.
Oh quasi dimenticavo Raihn questo meraviglioso, sexy, intrigante, forte e spiritoso vampiro che concorrerà al torneo. E proprio per la casata nemica giurata del re. 
Quasi mi avesse letto nel pensiero, mi afferrò la mano e la strinse.
«Guardami, Oraya.»
Non volevo – io avrei visto troppo, lui avrebbe visto troppo – ma lo feci.
«Sei più di quanto ti ha reso lui» disse. «Capisci? Non è quella la tua forza. Lo schifo che ha cercato di ricavare da te. Hai tutte le ragioni per andare avanti. Ora più che mai. E lo dico pur sapendo… sapendo quanto sia stupido che sia proprio io a dirlo.»
Non si riferiva al Kejari. Parlava di qualcosa di più grande. Mentre mi serrava le dita tra le sue, tremanti, sibilò: «Quindi non ti azzardare a smettere di combattere, principessa. Mi spezzerebbe il cuore, cazzo».
Mi bruciavano gli occhi.
Non lo avrei ammesso. Ma anche il mio si sarebbe spezzato se lo avesse fatto lui.
«Allora sarà meglio che non lo faccia neppure tu» dissi. «Devi giurarmelo. Ormai ci siamo dentro. Sapevamo a che cosa andavamo incontro. Non è cambiato niente.»
Era cambiato tutto.
Insomma che altro vi serve per convincervi a leggerlo? 😉 Fatemi sapere cosa ne pensate… Un abbraccio, 
Eleonora 💜
La mia valutazione finale è una principessa:

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xoxo, Eleonora