RECENSIONE UNA SPECIE DI SCINTILLA DI ELLE MCNICOLL

RECENSIONE UNA SPECIE DI SCINTILLA DI ELLE MCNICOLL

RECENSIONE UNA SPECIE DI SCINTILLA DI ELLE MCNICOLL

Buon pomeriggio lettori, 
oggi ho il piacere di parlarvi di un romanzo arguto e pieno di empatia, opera prima di una giovane autrice autistica. Addie ha 11 anni, è autistica e ha una missione: convincere i suoi concittadini a costruire un memoriale per le streghe condannate ingiustamente.
Perché quando la storia viene dimenticata, è destinata a ripetersi.

Una specie di scintilla

Titolo: Una specie di scintilla
Serie: Stand Alone 
Autore: Elle McNicoll
Editore: Uovo Nero 
Genere: Narrativa per bambini
Pagine: 192 
Data di uscita: 01 Aprile 2021
Prezzo cartaceo: 14,25 € | Link acquisto Amazon

La vita a scuola è dura per Addie, undicenne autistica costretta a combattere ogni giorno contro l’ostilità, la diffidenza e la paura degli altri. Miss Murphy, la sua insegnante, non fa che umiliarla e metterla in imbarazzo, e quella che sembrava la sua unica amica ora le ha voltato le spalle. La sola persona che riesce a capirla nel profondo è Keedie, sua sorella maggiore. Anche lei è autistica, ma appare più sicura di sé, e sa benissimo come aiutarla a sentirsi meglio. Un giorno, durante una lezione, Addie scopre che in passato, nel suo paesino della Scozia settentrionale, innumerevoli donne furono torturate e condannate a morte in quanto ritenute“streghe”. La notizia la sconvolge: capisce che era la loro “diversità” ad essere messa sotto accusa. Sente che deve fare qualcosa per riscattarle. Mossa da rabbia e determinazione, porta avanti una campagna di sensibilizzazione per convincere i suoi concittadini a far costruire un memoriale dedicato alle streghe uccise. Quella di Addie diventa una vera e propria missione, una battaglia che porta avanti in nome dell’uguaglianza e della verità: riuscirà a vincere l'indifferenza del Consiglio del villaggio?

AUTRICE 

RECENSIONE UNA SPECIE DI SCINTILLA DI ELLE MCNICOLL

Elle McNicoll è una scrittrice scozzese e neurodivergente che vive a Londra. Si è laureata in scrittura creativa e ha lavorato come libraia, barista, blogger e babysitter, il tutto mentre si divertiva a scrivere storie. Dopo aver completato la sua tesi di laurea sulla scarsa rappresentazione dei bambini neuro-divergenti, si è stancata della mancanza di inclusività nell'editoria e ha scritto lei stessa un libro. Il suo primo romanzo, A Kind of Spark (Una specie di scintilla nell’edizione italiana di uovonero), è stato pubblicato nel giugno 2020 dalla pluri-premiata casa editrice indipendente Knights Of e ha come protagoniste due giovani donne apertamente autistiche. Dopo la pubblicazione, A Kind Of Spark è diventato in breve tempo il Blackwell’s Children’s Book of the Month e “libro per bambini della settimana" sia del Times che del Sunday Times. Il libro ha vinto il Blue Peter Book Awards 2021, a dicembre ha ottenuto il riconoscimento di Blackwell’s Children’s Book of the Year, è stato nominato per la Carnegie Medal e recentemente è entrato nella longlist del Branford Boase Award.
Il secondo libro di Elle McNicoll è un romanzo sci-fi con due protagonisti neurodivergenti: Mostraci chi sei.
«Sono una scrittrice. Sono un’autrice neurodivergente. Scrivo di tutto e di più, ma scrivo sempre di neurodiversità. Perché tutta la mia infanzia è stata un grande catalogo infinito di libri neurotipici. Libri brillanti. Libri eccitanti. Ma libri in cui i bambini come me venivano nascosti. Nelle occasioni incredibilmente rare in cui un bambino neurodivergente faceva la sua comparsa, di solito era un peso o qualcosa da temere. E mai l’eroe. Ogni bambino merita di vedersi riflesso positivamente nelle storie»

RECENSIONE

Questa recensione non può iniziare senza il mio personale ringraziamento a Vanessa. Colei che mi ha aiutata a trovare un libro con un personaggio autistico. Mi aveva accennato che questo romanzo mi sarebbe sicuramente piaciuto e così è stato. Quindi Vanessa quando hai altre chicche così da propormi io sono qui ad attenderti a braccia aperte.
La protagonista di questo romanzo sarà Addie una ragazza di 11 anni alle prese con il mondo reale. Addie vive in un piccolo paesino della Scozia insieme alla sua famiglia formata da papà, mamma e le due sorelle gemelle maggiori. Una di esse, Keedie, sarà come lei. Ovvero autistica. Proprio per questo cercherà di guidare ed aiutare Addie. 
<<In realtà non vorremmo che Addie perdesse la sua capacità di provare compassione>> dice papà. 
<<Sì beh>> il signor Patterson allunga le mani e fa un gesto verso di me. 
<< È piuttosto rassicurante, so che la maggior parte dei ragazzi con autismo non ha molta empatia, quindi è buono a sapersi.>>
Mamma fa un rantolo con la gola, papà si avvicina e le preme una coscia.
<<Sono autistica>> lo correggo quasi automaticamente. <<È qualcosa che sei non qualcosa che hai. Questo è un equivoco frequente>>. 
<<Le persone autistiche in realtà sono molto empatiche>> interviene mamma.
Sapevo già, da precedenti letture e programmi TV, che ci sono diverse forme di autismo. Non mi ero mai soffermata sul fatto che tutto quello che per noi può essere “normale” per loro potrebbe essere una sofferenza, come per esempio le fonti di luci, locali troppo umidi, le persone, etc etc. 
Quello che non riuscirò mai a capire è come sia possibile che le persone possano ancora additare, fare del vero e proprio bullismo nei confronti di queste persone. Soprattutto adulti che dovrebbero spiegare ai più piccoli che non c’è nulla di male ad essere diversi, che bisogna imparare a conoscerli meglio, che anche loro hanno dei bisogni, magari piuù particolari dei nostri, magari dobbiamo stare più attenti, ma sono come noi. Se non si educano a questo sin dalla tenera età come possiamo pensare che lo possano fare in futuro. Oltretutto bisognerebbe anche smetterla di pensare che allontanarli da chi è diverso da loro sia la soluzione. Bisognerebbe educarli con la consapevolezza che è proprio la diversità a rendere tutto migliore, e io in Addie non ho visto quel mostro ritardato come viene indicato da alcuni. Ma una splendida intelligente e dolce bambina che ha solo paura di essere diversa. E che nasconderà il suo vero io per essere accettata. 
Che altro posso dirvi? Io ve lo consiglio davvero. Quindi se amate questo genere di libro fatelo. Ma leggetelo anche ai vostri bambini. Perché lascerà davvero un segno.
Quindi la mia non può che essere una standing ovation con 5 principesse.  

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xoxo, Eleonora