RECENSIONE L’ARTE DI SBAGLIARE ALLA GRANDE DI ENRICO GALIANO

L’ARTE DI SBAGLIARE ALLA GRANDE DI ENRICO GALIANO

RECENSIONE L’ARTE DI SBAGLIARE ALLA GRANDE DI ENRICO GALIANO 

Buon pomeriggio lettori, 
Enrico Galiano è uno dei professori più letti e amati d’Italia. Con la sua straordinaria sensibilità, e grazie a una presenza online di enorme successo, è in grado di dare voce ai sogni e alle aspettative degli adolescenti di oggi come nessun altro. E con questo nuovo libro offre sia ai ragazzi sia a tutti coloro – genitori, educatori, insegnanti – che hanno a cuore il loro futuro la rinnovata consapevolezza che ogni errore altro non è che una tappa di quell’avventurosa e appassionante ricerca di sé stessi che è la vita. Ricordandoci che, se si vuole davvero crescere, allora occorre soprattutto imparare a sbagliare.

L'arte di sbagliare alla grande

L’ARTE DI SBAGLIARE ALLA GRANDE DI ENRICO GALIANO
Titolo: L'arte di sbagliare alla grande
Serie: Stand Alone 
Autore: Enrico Galiano 
Editore: Garzanti 
Genere: Narrativa italiana
Pagine: 160 
Data di uscita: 27 Agosto 2020
Prezzo ebook: 8,99 € | Link acquisto Amazon
Prezzo cartaceo: 14,25 € | Link acquisto Amazon

«È molto più importante insegnare a rialzarsi che a non cadere mai; insegnare a essere veri invece che perfetti.»
 Qualcuno ha detto che nella nostra vita non commettiamo tanti errori ma sempre lo stesso, ripetuto infinite volte. Perché i nostri sbagli raccontano di noi molto più di quanto non crediamo: della nostra storia, di come eravamo, di cosa siamo diventati. Eppure, soprattutto quando si è ragazzi – a scuola, in casa, persino con gli amici – sbagliare è diventato un tabù. Enrico Galiano, con sincerità e coraggio, ha deciso per la prima volta di sfatare il mito della perfezione e svelare tutti i suoi errori e le scelte azzardate. Da quelli apparentemente più piccoli, come quando ha buttato via l’occasione di uscire con la ragazza dei suoi sogni, a quelli più terribili, come quella notte in cui per poco non è stato arrestato; i brutti voti presi, quelli dati, gli sbagli perdonabili e imperdonabili, e come tutto questo l’abbia reso l’uomo che è oggi. Perché non c’è dubbio: sbagliare può causare ferite che impiegano anni a rimarginarsi e può lasciare segni indelebili nella nostra anima. Ma è necessario per capire chi siamo, per vivere una vita piena, per trovare davvero la nostra strada.


AUTORE

L’ARTE DI SBAGLIARE ALLA GRANDE DI ENRICO GALIANO
Enrico Galiano è nato a Pordenone nel 1977. Insegnante in una scuola di periferia, ha creato la webserie Cose da prof, che ha superato i venti milioni di visualizzazioni su Facebook. Ha dato il via al movimento dei #poeteppisti, flashmob di studenti che imbrattano le città di poesie. Nel 2020 il «Sole 24 Ore» lo ha inserito nella lista dei dieci insegnanti più influenti sul web. Con le sue lezioni divertenti e un po’ fuori dal comune, porta la scuola a teatro con il seguitissimo spettacolo Eppure studiamo felici. Il segreto di un buon insegnante per lui è: «Non ti ascoltano, se tu per primo non li ascolti». Ogni tanto prende la sua bicicletta e se ne va in giro per il mondo con uno zaino, una penna e tanta voglia di stupore. Il suo romanzo d’esordio, Eppure cadiamo felici, in corso di traduzione in tutta Europa, è stato il libro rivelazione del 2017 e ha vinto il Premio internazionale Città di Como come migliore opera prima e il Premio cultura mediterranea. Con Garzanti ha pubblicato anche Tutta la vita che vuoi (2018), Più forte di ogni addio (2019), Dormi stanotte sul mio cuore (2020), Felici contro il mondo (2021) e i saggi L’arte di sbagliare alla grande (2020) e Scuola di felicità per eterni ripetenti (2022).

RECENSIONE

E niente anche in questo romanzo Enrico non toppa e mantiene sempre alto il suo livello. Ad essere onesta faccio davvero difficoltà a trovare un libro che ancora non mi sia piaciuto. Soprattutto non vedo l’ora di poter leggere il suo ultimo romanzo. Che mi arriverà il primo giugno, aaaahhhhh!!!! 
Ma bando alle ciance. Come sempre nei suoi libri io ci trovo lui. O meglio vorrei dirlo in maniera molto poetica: i suoi romanzi profumano di lui dall’inizio alla fine. Anche in questo caso ho ascoltato, anziché leggere il romanzo. E indovinate un po’ chi darà la voce alle parole? Esatto! Proprio lui. Enrico. E niente.. letto da lui sarà tutta un’altra cosa, ancora più bello perché riuscivo a sentirlo quando parlava del suo passato. 
Saper fare hakuna matata ti può salvare in certi momenti, ma può anche cacciarti in un guaio ancora più grande: è quando ti convinci che va bene così, quando ti fermi a quel sorriso, quando non usi l’ironia per combattere ciò che ti fa male, ma solo per allontanarlo, per seppellirlo dove non lo vedrai. Per vivere tranquillo, e scappare dalla chiamata del tuo destino. Senza ansia, senza pensieri. Una trappola, appunto: e non si ha idea di quanto poco ci voglia perché diventi una “vera e propria prigione, da cui più passa il tempo più è difficile uscire.
Quello che Enrico riesce a far trasudare sarà proprio questo amore infinito per l’insegnamento e per i suoi ragazzi. E questo romanzo sarà per loro. Proprio a loro vuole arrivare, spiegandogli che non siamo tutti perfetti, specialmente il loro professore che ha fatto e farà degli sbagli. 
Non preoccupatevi se a sedici anni andate male a scuola. Preoccupatevi se ci andate senza nemmeno sapere perché.
Non preoccupatevi se avete amici che sanno già che cosa faranno dopo, mentre voi no. Preoccupatevi quando è qualcun altro a decidere per voi.
Non preoccupatevi se siete gli unici della compagnia a non avere una ragazza o un ragazzo. Preoccupatevi se ce l’avete solo per non sentirvi soli o per poter postare selfie in cui fate finta di essere felici.
Non preoccupatevi se il domani vi fa paura. Preoccupatevi se non ve ne fa.
Non preoccupatevi se fate un sacco di errori: con gli amici, con i genitori, con tutti. Preoccupatevi se vi sembra di non farne mai.
Non preoccupatevi se non ci capite niente. Preoccupatevi se alla vostra età vi sembra di aver capito tutto. Anzi, preoccupatevi a qualsiasi età, se vi sembra di aver capito tutto.
Non preoccupatevi se ci sono momenti in cui vi sembra che tutto faccia schifo, voi compresi. Essere adolescenti vuol dire anche quella roba lì.
Non preoccupatevi se credete di essere gli unici ad avere questi pensieri, perché non è così. “La maggior parte di quelli che vi sembrano forti, sicuri di sé, senza problemi, sempre felici, sono solo persone che hanno imparato a fingere meglio di voi. O, ancora più semplicemente, persone molto meno interessanti di voi.
Non preoccupatevi se vi sembra che l’adolescenza non sia tutta questa festa come vi dicono dovrebbe essere. Se, in giro, sentite gente che vi dice che l’adolescenza è l’età più bella della vita, che dovete solo pensare a godervela. Sappiate che mente.
Non preoccupatevi se non siete felici. Preoccupatevi se non siete mai tristi.
Non preoccupatevi se non vi sentite mai nel posto giusto. Preoccupatevi se non sapete riconoscere quando siete nel posto sbagliato.
Non preoccupatevi se non vi sentite liberi di dire ciò che volete. Preoccupatevi quando non avete più niente da dire.
E, infine, non preoccupatevi se non siete perfettamente quello che vorreste essere, perché la parola perfetto significa in realtà concluso, chiuso, finito.
Non preoccupatevi, quindi, se non vi sentite perfetti: perché se non siete perfetti significa, semplicemente, che non siete finiti.
Se non siete perfetti significa che siete ancora vivi.
In ogni caso merita di essere letto/ascoltato. Enrico ci donerà una parte molto intima di sé. Che per ovvie ragioni non vi svelerò. Quindi se non lo avete ancora fatto leggetelo e se vi va fatemi sapere cosa ne pensate. 
Io voglio assegnargli ben 4 principesse: 
 

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xoxo, Eleonora