Recensione Dieci Magnitudo di Adessoscrivo

Dieci Magnitudo di Adessoscrivo

Recensione Dieci Magnitudo di Adessoscrivo

Ma ciao Onceuponiani miei, 
oggi sono davvero felice, non solo perché ho raggiunto il traguardo delle 160000 visualizzazioni grazie a tutti voi, ma anche perché oggi vado a recensirvi 'Dieci Magnitudo' di Adessoscrivo. Tornato lo scorso 5 Novembre in una edizione tutta nuova, e a mio parere bellissima. Chi non ama i girasoli? Andiamo a scoprire insieme cosa ne penso.  

Dieci Magnitudo 

Dieci Magnitudo di AdessoscrivoTitolo: Dieci Magnitudo 
Serie: Stand Alone
Autore: Adessoscrivo
Editore: Rizzoli
Genere: Narrativa italiana
Pagine: 224
Data di uscita: 5 Novembre 2019
Prezzo ebook: 7,99 € | Link acquisto Amazon
Prezzo cartaceo: 12,75 € | Link acquisto Amazon

Un inno all’amore vero, che ci cambia per sempre.

Con Alex la vita è stata dura: genitori separati, un fratello che lo abbandona quando lui è solo un bambino, troppi traslochi e il dovere di rimboccarsi le maniche presto per mantenersi. Per questo si è creato una corazza, per parare i colpi e illudersi che così, protetto, soffrirà meno. Ma proteggere il cuore è un’illusione, soprattutto se a metterlo in pericolo è un vero e proprio terremoto. Eh sì, perché quando un giorno di sole incontra Gaia, tutto all’improvviso trema, le sue certezze, la sua voce, le sue gambe, ed è una scossa meravigliosa a cui Alex può solo arrendersi: occhi color del cielo e un sorriso da cui è impossibile non essere contagiati, lei lo conquista al primo sguardo. L’estate è appena cominciata, e su quella spiaggia Gaia gli sembra il Sole e la Luna insieme, un irresistibile mix di dolcezza e paure. Ma forse è solo perché gli assomiglia troppo: come lui ne ha passate tante, e d’istinto gioca in difesa, nelle relazioni in particolare. Insieme ad Alex, invece, tutto è naturale, istintivo e appassionato, il sesso ma anche legarsi, girare mano nella mano, e togliersi finalmente la maschera per abbandonarsi all’incantesimo dell’amore. Non è sempre facile, però, accettare un sentimento, dichiararselo, e non è certo una passeggiata controllare le proprie pulsioni più profonde. Per questo ci vorranno la forza e il coraggio del cuore per difendere il loro amore. Che è selvaggio e inatteso come una tempesta.


autore


Adessoscrivo è lo pseudonimo con cui un giovane autore italiano si è fatto conoscere sul web. Il suo primo romanzo, Dieci magnitudo (2017), è stato un piccolo caso editoriale e ha conquistato migliaia di lettori, che ogni giorno sui social condividono le sue parole. Quello che so sulle donne è il suo secondo romanzo, seguito nel 2019 da Noi siamo eclissi, entrambi pubblicati da Rizzoli.



recensione

Lei: Gaia, anche nota come Girasole, giovane studentessa romana, bionda, bella e anche molto simile  a Lui.
Lui: Alex, genitori separati, un fratello che lo abbandona, con una corazza.
Quello che indubbiamente arriva quando leggi un romanzo di questo tipo è la scrittura dell’autore. Diretta, schietta, pulita, insomma che arriva. Ma leggendo i suoi post sui social prima di leggerlo l’avevo già capito.
Quello che farà il 99,99% del libro sarà proprio Alex. Per quanto mi riguarda ha dominato la scena, arrivandomi con tutti i suoi pensieri, gesti, emozioni, tristezza e soprattutto dolore. Sì, perché nonostante sia un uomo fatto e finito, Alex mostrerà sempre quel dolore che ha colpito quel bambino costretto a vivere tante situazioni che obiettivamente ti segnano. Ma nonostante tutto questo dolore, sarà sempre pronto a mettersi in gioco, e ad aiutare le persone che ama davvero.
Sento aprire la porta, lei mi guarda incredula.«Ma sei fradicio! Ti verrà qualcosa.»«Non preoccuparti… Sai, ho preso la macchina e ci ho messo un po’ prima di dirti di scendere, sono rimasto qua a pensare sotto la pioggia, quindi ora ascoltami. Vuoi sapere cosa stiamo facendo? Te lo dico io. Stiamo provando ad andare oltre. Oltre le nostre paure. Oltre il mio essere cupo e oltre il tuo essere diffidente. Quindi fanculo la distanza! Mi fai bene, ogni volta che mi guardi ho una voglia matta di fare l’amore e sentire la tua pelle, le tue gambe, qualsiasi cosa di te. Non sai cosa stiamo facendo? Te lo dico io. Ci stiamo scegliendo, perché l’amore non si misura in tempo, non si misura in distanze, ma poi arriva davvero e non capisci più un cazzo, e io ti giuro che non ci sto capendo più niente so solo che voglio te come si vogliono le cose che non si possono avere, le cose che non ho mai avuto da bambino perché nessuno me le comprava. Ma adesso tu sei qui, questa fame di te non mi passa e non riesco a starti lontano. Ti prego, qualunque cosa siamo, lascia che accada, niente paure. Corro da te sotto la pioggia e tu mi dici che sono matto, e sì, sono pazzo, ma pazzo di te. Se sei davvero convinta che non stiamo facendo niente, allora lasciami andare e basta, ma se qualcosa ti dice che possiamo essere qualcosa di grande, allora vivimi, fallo e non avere paura.»
E lo farà anche con Gaia. Questa ragazza che in una giornata estiva in Puglia stravolgerà per sempre Alex. In che senso? Beh, insomma, diciamo solo che subiranno un grandissimo colpo di fulmine. Entrambi per la prima volta scopriranno cos’è e cosa vuol dire amare. Mettere l’altra persona prima di sé stessi, e soprattutto capire che forse l’altro deve vivere da solo piuttosto che con qualcuno che non lo rende felice.
Sinceramente di Gaia mi è arrivato poco. Non l’ho trovata avvincente, o quanto meno il suo vissuto sinceramente non mi è arrivato. Tant’è che penso forse di non averla capita io. Non saprei dirvi.
Ti senti vuoto, quando perdi qualcuno che ami, ti senti senza emozioni, fermo in un posto che non conosci. Non posso darti consigli, se non dirti che si sopravvive ai ricordi, alle cose che se ne sono andate ma che porterai dentro in eterno, anche quando il mondo ti graffia e tu non hai la forza di reagire. Ti abituerai a convivere col dolore, ma non dimenticherai le cazzate, i sogni appesi alle stelle, i giorni senza meta, le facce buffe, e le volte in cui sotto la lapide di una tomba c’è qualcuno che ti apparteneva, l’infinito che la morte ti ha tolto da sotto le suole.
Sapete, quando mi fermo a pensare a questo romanzo ho solo un nome che mi rimbomba in testa, ed è Alex. È riuscito ad arrivarmi completamente, le sue parole ad un certo punto erano le mie, e soprattutto tanta della sua sofferenza l’ho sentita mia. Forse per alcune situazioni che abbiamo vissuto molto simili. Ma credetemi, questo romanzo merita di essere letto. Perché nel suo piccolo mondo potrete ritrovare qualcosa di voi.
Quindi consigliato!! Come sempre vi abbraccio forte, 
Eleonora ❤

La mia valutazione finale è una principessa:


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xoxo, Eleonora