Recensione Ogni Piccola Cosa Interrotta Di Silvia Celani |
Buongiorno lettori miei,
oggi ho il grandissimo piacere di recensire per voi il romanzo di esordio di una nuova voce italiana pronta a stupire. Una protagonista che non nasconde le proprie imperfezioni. Ci farà compagnia e ci accoglierà per quello che siamo. Io adoro la copertina, e la trama che ve lo dico a fare.. Andiamo a conoscerlo insieme..
«L’amore che ognuno di noi riceve ha la stessa funzione delle stelle per i navigatori. Ci indica la rotta. Rimane in fondo alle nostre tasche, così, ogni volta che lo desideriamo, ogni volta che ne sentiamo la necessità, possiamo accertarci che sia sempre lì affondandovi una mano.»
Ogni Piccola Cosa Interrotta
Autore: Silvia Celani
Editore: Garzanti
Genere: Narrativa Italiana
Pagine: 288
Data di uscita: 2 Maggio 2019
Prezzo ebook: 9,99 € | Link acquisto Amazon
Prezzo cartaceo: 16,90 € | Link acquisto Amazon
Sono le nostre imperfezioni a renderci più forti. Sono loro a tracciare la strada delle nostre cose interrotte.
Mi chiamo Vittoria e la mia vita è perfetta.
Ho una grande casa e tanti amici. Non mi interessa se mia madre si comporta come se io non esistessi. Se mio padre è morto quando ero piccola. Se non ricordo nulla della mia infanzia. Se, anche circondata da persone e parole, sono in realtà sola.
Io indosso ogni giorno la mia maschera, Vittoria la brava figlia, la brava amica, la brava studentessa. Io non dico mai di no a nessuno. Per me va benissimo così.
È questo senso di apnea l’unica cosa che mi infastidisce. Quando mi succede, quello che ho intorno diventa come estraneo, sconosciuto. Ma è solo una fase. Niente potrebbe andare storto nel mio mondo così impeccabile.
Ero convinta che fosse davvero tutto così perfetto. Fino al giorno in cui ho ritrovato i pezzi di un vecchio carillon di ceramica. Non so cosa sia. Non so da dove provenga. Non so perché mi faccia sentire un po’ spezzata e interrotta, come lui. Ma so che, da quando ho provato a riassemblarlo, sono affiorati ricordi di me bambina. Della voce di mio padre che mi rassicura mentre mi canta una ninnananna. Momenti che avevo sepolto nel cuore perché, come quel vecchio carillon, all’improvviso si erano spezzati per sempre.
Eppure ora ho capito che è l’imperfezione a rendere felici. Perché le cose rotte si possono aggiustare e diventare ancora più preziose.
Mi chiamo Vittoria e la mia vita è perfetta.
Ho una grande casa e tanti amici. Non mi interessa se mia madre si comporta come se io non esistessi. Se mio padre è morto quando ero piccola. Se non ricordo nulla della mia infanzia. Se, anche circondata da persone e parole, sono in realtà sola.
Io indosso ogni giorno la mia maschera, Vittoria la brava figlia, la brava amica, la brava studentessa. Io non dico mai di no a nessuno. Per me va benissimo così.
È questo senso di apnea l’unica cosa che mi infastidisce. Quando mi succede, quello che ho intorno diventa come estraneo, sconosciuto. Ma è solo una fase. Niente potrebbe andare storto nel mio mondo così impeccabile.
Ero convinta che fosse davvero tutto così perfetto. Fino al giorno in cui ho ritrovato i pezzi di un vecchio carillon di ceramica. Non so cosa sia. Non so da dove provenga. Non so perché mi faccia sentire un po’ spezzata e interrotta, come lui. Ma so che, da quando ho provato a riassemblarlo, sono affiorati ricordi di me bambina. Della voce di mio padre che mi rassicura mentre mi canta una ninnananna. Momenti che avevo sepolto nel cuore perché, come quel vecchio carillon, all’improvviso si erano spezzati per sempre.
Eppure ora ho capito che è l’imperfezione a rendere felici. Perché le cose rotte si possono aggiustare e diventare ancora più preziose.
Silvia Celani ha scritto un esordio che lascerà il segno. Un esordio con la forza di un romanzo maturo e potente. Chi lo ha letto in anteprima lo ha paragonato al bestseller dell’anno Eleanor Oliphant sta benissimo. Una storia che ci dimostra come siano le nostre imperfezioni a renderci più forti. Sono le nostre fragilità a renderci quello che siamo. Sono loro a rendere la nostra vita davvero perfetta. Sono loro a tracciare la strada delle nostre cose interrotte.
booktrailer
autore
Silvia Celani è nata a Roma, ma da sempre vive in provincia, in una casa immersa nel verde, dove ama invitare gli amici per pranzi e cene che, di solito, si prolungano all’infinito. Adora i libri, il mare e le facce impiastricciate di Nutella dei suoi bambini a colazione. È sicura che Walt Disney avesse ragione: «Se puoi sognarlo, puoi farlo».
recensione
Lei: Vittoria, giovane studentessa di chimica, la sua vita è perfetta.
Lui: Ion, giovane muratore che lavora nei pressi dell’università di Lei.
Lui: Vittorio, papà di Lei.
Nella mia vita ci sono due tipologie di libri: quelli che scelgo perché mi vengono tanto consigliati dalle mie amiche di lettura, e quelli che ‘sento’. Questi, nell’ultimo periodo, mi stanno regalando davvero delle bellissime emozioni. E il romanzo che recensisco oggi non fa eccezioni. Silvia merita davvero di essere letta. Ma soprattutto la storia di Vittoria, Ion e Vittorio vi ruberanno il cuore. Quando ho finito questo libro avevo un solo pensiero: “Leggere la storia di Vittorio”; tranquilli ho già scritto all’autrice per informarmi se ci sarà, non mi ha negato, né confermato. Quindi insistete anche voi! Dobbiamo averlo!
In questo romanzo troveremo un personaggio femminile troppo impegnato a vivere una vita perfetta, chiusa nella sua bolla d’oro, giudicando tutto e tutti; Vittoria fa parte della Roma per bene. Trasuderà ricchezza, ma nel suo interno avrà sempre la sensazione di aver qualcosa che non va. Da sempre sente un vuoto, come se nella sua vita mancassero dei pezzi fondamentali. Ecco che quindi inizierà una sorta di viaggio nel passato per ritrovare sé stessa. Ma questo viaggio le farà scoprire una realtà che potrebbe rovinare il suo castello di carta.
Sarà una storia con la A maiuscola. Ammetto che all’inizio credevo sarebbe stata la solita storia con una protagonista viziata e immatura. Ma ci sarà un cambio così repentino in questo personaggio che sarà impossibile non innamorarsene. Ma soprattutto di quel papà così fantastico, che nonostante la morte, riuscirà comunque a dimostrare a sua figlia quando l’abbia amata.
Quindi non dovete fare altro che leggerlo perché se non lo farete vi perderete davvero una magnifica storia.
Lui: Ion, giovane muratore che lavora nei pressi dell’università di Lei.
Lui: Vittorio, papà di Lei.
Nella mia vita ci sono due tipologie di libri: quelli che scelgo perché mi vengono tanto consigliati dalle mie amiche di lettura, e quelli che ‘sento’. Questi, nell’ultimo periodo, mi stanno regalando davvero delle bellissime emozioni. E il romanzo che recensisco oggi non fa eccezioni. Silvia merita davvero di essere letta. Ma soprattutto la storia di Vittoria, Ion e Vittorio vi ruberanno il cuore. Quando ho finito questo libro avevo un solo pensiero: “Leggere la storia di Vittorio”; tranquilli ho già scritto all’autrice per informarmi se ci sarà, non mi ha negato, né confermato. Quindi insistete anche voi! Dobbiamo averlo!
La mano di suo padre lascia la sua spalla per accarezzarle lieve i capelli. «Ma niente finisce. Anche una cosa rotta può tornare a vivere.»Con il pugnetto chiuso, cancella dalla guancia il solco umido che la lacrima ha lasciato e solleva lo sguardo su di lui. «Davvero, papà?» gli domanda in un sussurro.Lui le bacia la punta del naso. «Sì, davvero, piccola mia.» Poi si alza e si protende verso il basso, invitandola a saltargli in braccio.Ora che è accoccolata contro il suo petto non si sente più tanto triste.«Domani ti mostrerò come far rinascere il tuo bel carillon», le assicura bisbigliandole quella promessa nell’incavo del collo. «Però, dovrai prima promettermi una cosa.»Lei si divincola dall’abbraccio e lo guarda negli occhi. «Che cosa, papà?»«Che non nasconderai mai le tue ferite, piccola mia. Perché ogni ferita guarita, ogni cosa spezzata, interrotta e poi aggiustata è più preziosa dell’oro.»Ma bando alle ciance, voglio subito iniziare con il dirvi che ho pianto. In questo romanzo ci sarà così tanta sofferenza, ma nello stesso momento così tanto amore, che passerete tutto il tempo a chiedervi: “Ma come è possibile?”. Beh si chiama magia. O bravura, che va tutta all’autrice.
In questo romanzo troveremo un personaggio femminile troppo impegnato a vivere una vita perfetta, chiusa nella sua bolla d’oro, giudicando tutto e tutti; Vittoria fa parte della Roma per bene. Trasuderà ricchezza, ma nel suo interno avrà sempre la sensazione di aver qualcosa che non va. Da sempre sente un vuoto, come se nella sua vita mancassero dei pezzi fondamentali. Ecco che quindi inizierà una sorta di viaggio nel passato per ritrovare sé stessa. Ma questo viaggio le farà scoprire una realtà che potrebbe rovinare il suo castello di carta.
«Non andare via», mormorai.«Ma…»«Non c’è nessuna vigilia di Natale. Non ho nessun posto in cui andare. Nessuno che mi stia aspettando. Resta qui. Resta con me.»Ion si avvicinò a me e, facendo attenzione a non sfiorarmi, mi osservò a lungo. «Ho paura quando sono con te», sussurrò infine, tanto flebilmente che faticai a decifrare quel sospiro. «Ho paura di quello che provo e ho ancora più paura di quello che desidero. Io… io…»«Resta.»«È quello che vorrei, ma…»«E allora fallo e basta. Resta.»«Che cosa ti è successo, Vittoria?» mi chiese a bassa voce.In questo viaggio l’accompagneranno due figure fondamentali: Ion, il misterioso ragazzo che incontrerà nel bar, e suo papà, deceduto quando era molto piccola. Che cosa avranno in comune questi due? Beh, l’amore che proveranno per Vittoria. Quell’amore che lei non sentirà di meritare. Quell’amore che tenterà di allontanare con tutte le sue forze. Ma che puntualmente le cadrà addosso, ancora e ancora.
Sarà una storia con la A maiuscola. Ammetto che all’inizio credevo sarebbe stata la solita storia con una protagonista viziata e immatura. Ma ci sarà un cambio così repentino in questo personaggio che sarà impossibile non innamorarsene. Ma soprattutto di quel papà così fantastico, che nonostante la morte, riuscirà comunque a dimostrare a sua figlia quando l’abbia amata.
Quindi non dovete fare altro che leggerlo perché se non lo farete vi perderete davvero una magnifica storia.
Eleonora ❤
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