Recensione Bandit. Il Duetto Rubato Di B. B. Reid

Recensione Bandit. Il Duetto Rubato Di B. B. Reid







Ed eccomi qui, con la recensione in anteprima dell'ultimo romanzo in casa Always Publishing Editore. Che arriverà nelle nostre librerie domani. Che posso dirvi se non preparatevi ad una storia che vi terrà davvero con il fiato sospeso. Siete pronti per sapere il mio pensiero?


Bandit. Il Duetto Rubato

Titolo: Bandit. Il Duetto Rubato
Serie: Il  Duetto Rubato #1
Autrice: B. B. Reid
Editore: Always Publishing Editore
Genere: Dark Romance
Pagine: 367
Data di uscita: 26 Aprile 2018
Prezzo ebook: 5,99 € | Link acquisto Amazon
Prezzo cartaceo: 13,90 € | Link acquisto Amazon

Un’eredità scomparsa,
un figlio rapito,
un segreto pericoloso.


Lei era la sua ossessione.
Mian Ross farebbe di tutto per proteggere suo figlio, e quando capisce di non avere altra scelta, fa la cosa più pericolosa che esista: incrociare di nuovo il cammino di Angel Knight.
Stavolta per derubarlo.

Lui era il suo peggior incubo.
Un uomo tanto potente quanto vendicativo come Angel non può tollerare che una ladruncola affamata gli sottragga qualcosa di così prezioso. Neanche se a farlo è Mian. Una ragazza che molto tempo prima aveva protetto e tenuto al sicuro, la ragazza che si era trasformata nella sua più grande ossessione.
Ma stavolta non la farà franca e il prezzo di questa lezione sarà altissimo.

Niente è ciò che sembra.

«Provocatorio e magnetico. I protagonisti di Bandit vi coinvolgeranno in un epico viaggio carico di suspense e passione. Una lettura inebriante dal primo all'ultimo colpo di scena!» - Penelope Douglas - L'autrice del bestseller Mai per amore

«La Reid ha la spiccata capacità di saper creare con la sua penna perfetti maschi alfa ma anche delle donne che riescono a tenergli testa, sempre. È la perfezione assoluta». - LJ Shen - L'autrice bestseller USA Today di Vicious

SERIE 

La serie 'Stolen Duet' è così composta:
1. Bandit. Il Duetto Rubato,
2. The Knight, (inedito)


autrice


La regina delle storie d’amore oscure e adrenaliniche, B.B. Reid arriva in Italia con un romanzo irresistibile, carico di tensione e capace di tenere sulle spine fino all’ultimo. La lettura perfetta per immergersi nella nuova tendenza cupa e provocatoria che sta stregando migliaia di lettrici: il dark romance.
B.B. (si pronuncia Bebe) ha scoperto la sua passione per il romance sin da piccola, quando sgattaiolava nell’armadio di sua madre per rubarle i libri. Presto diventò un’abitudine e più tardi, una vera dipendenza. Preferisce il romance fatto non solo di amori a prima vista e ama poter far crescere i suoi personaggi, che sembrano segnati sin dall’inizio ma riescono comunque a trovare l’amore. B.B. vive nel North Carolina ed ha conseguito una laurea in Economia e Finanza.



recensione

Lei: Mian Ross, diciannovenne, ragazza madre single. Che lotta giorno dopo per mantenere lei e il suo bambino.
Lui: Angel Knight, uomo bellissimo, ma dannatamente pericolo.
Datemi il seguito di questo romanzo e nessuno si farà male. Cioè ma stiamo scherzando? Come potete farmi leggere un romanzo così, con una fine del genere senza sapere cosa succederà dopo?
Quando avevo segnalato questo libro per la casa editrice non mi sarei mai aspettata di rimanere così incantata dalla scrittura e dalla trama. L’autrice scrive davvero molto bene, e tutti i complimenti che le sono stati fatti sulla sua scrittura sono davvero palesi in questo romanzo. Anche semplicemente per il fatto che ha creato una storia diversa.
Fissai Caylen, ancora appoggiato al mio petto. I suoi occhi erano chiusi e il suo respiro profondo: era per la cieca fiducia che mi sarei presa cura di lui e che lo avrei protetto mentre dormiva. Mentre dentro collassavo, mi tremarono le spalle, ma lui quando si mosse e corrucciò il viso per essere stato disturbato, mi ricordai che aveva ancora bisogno che io lottassi.Di ritorno all’appartamento misi giù Caylen per il suo sonnellino, e solo quando misi tra noi una distanza di sicurezza mi permisi di piangere. Riversai fuori tutte le normali sensazioni di sconforto e disperazione che di solito seguivano alla perdita di speranza, mentre cadevo sul pavimento.Come mi ero potuta prendere in giro e pensare di potercela fare? Non riuscivo a prendermi cura di me stessa. Era da egoisti portare una vita così innocente nel mio mondo incasinato.Nonostante il modo in cui era stato concepito, Caylen era diventato la luce del mio mondo, l’unica cosa rimasta a cui aggrapparmi, dalla morte di mia madre e l’incarcerazione di mio padre.Lo amavo più di quanto pensavo fosse possibile amare qualcun altro. E se questo significava lasciarlo libero?Piansi fino a quando non mi rimase più niente. Piansi per i miei genitori. Piansi per la mia innocenza. E poi piansi per mio figlio, che avrebbe senza dubbio sofferto, a meno che non avessi fatto l’ultima cosa che mi restava da fare. Quando l’ultima lacrima scese, mi rialzai.Mi ero sempre concessa una limitata quantità di tempo per dispiacermi per me stessa, prima di lasciar andare tutto. Il dolore e le lacrime non avrebbero nutrito mio figlio.Preparai un biberon per Caylen così da averlo pronto quando si fosse svegliato, poi mi sedetti sul divano bitorzoluto del mio soggiorno grande quanto una scatola. Fissai la vernice sbiadita. L’unica cosa che possedevo come decorazione per la parete di fronte a me era una foto di famiglia di mio padre, mia madre e me davanti alla nostra abitazione. Era una delle poche cose che avevo salvato della mia casa prima che fosse pignorata dalla banca.
Mia e Angel sono figli di due padri che sono stati migliori amici. Purtroppo, il padre di Mian ha ucciso il papà di Angel. No, tranquilli, non è uno spoiler lo scoprirete dopo il primo capitolo. Ma tra loro c’è altro. Cosa? Beh, un passato. Dovete sapere che Mia e Angel sono stati costretti ad abitare insieme per ben 6 anni. 6 anni in cui giorno dopo giorno si sono innamorati. Sarà colpa della realtà criminale in cui sono cresciuti che li porterà ad essere diffidenti, e a non fidarsi di nessuno.
Lei mi rendeva vulnerabile.E per questo, dovevo distruggerla.
E quando Mian sarà in difficoltà cercherà di trovare dei soldi facili. E per farlo tenterà di rientrare in quella cosa in cui ha abitato per anni. Vuole i soldi, e sa esattamente dove sono: nella cassaforte. Purtroppo, però il caro Angel non è così sprovveduto e la troverà. E si vendicherà. In realtà il suo desiderio maggiore sarà quello di ucciderla. Il desiderio di vendicare suo padre supererà notevolmente quel sentimento che provava, o prova ancora per lei.
Lo spazio vitale era fottutamente ridotto. I mobili erano un cazzo di scherzo. Capii dopo soli trenta secondi passati in quel posto, che Mian non aveva niente. Non ero nemmeno sicuro che fosse una condizione migliore di quella di una senzatetto. Non aveva alcuna protezione o comodità in un posto del genere.Il corridoio che portava al retro dell’appartamento era corto, e con solo pochi passi mi ritrovai nell’unica camera da letto. Nell’angolo più lontano c’era una piccola culla che sembrava parecchio usurata. Il letto era composto solo da un materasso e da una rete. Le lenzuola verde lime sul letto erano familiari. Le federe erano nere, così come la sottile coperta che sembrava essere passata di mano un po’ di volte.Mi ero aspettato di provare piacere nell’essere testimone di quanto in basso la principessa viziata fosse caduta dal suo trono, ma tutto quello che provavo erano rabbia e vergogna. Non avrebbe dovuto vivere in questo modo. Non era la vita che suo padre voleva per lei.Non avrebbe dovuto essere madre.Avrebbe dovuto studiare lettere al college, bere frappè al caramello, stare sveglia fino a tarda notte per le sessioni di studio, e uscire con qualche ragazzo carino di una confraternita.Mi mossi per l’appartamento degradato, ma comunque pulito. Non c’era molto dei tipici mobili o di averi comuni, tipo una cassettiera o una televisione. Teneva i suoi vestiti e quelli di Caylen dentro dei contenitori. L’armadio era completamente vuoto. Il bagno era pulito, ma conteneva solo il necessario. C’erano degli strappi nella tenda bianca della doccia e tappetini laceri per impedirle di scivolare.La cucina era ugualmente deprimente. Sul bancone dipinto di vernice scrostata c’era una pila di bollette. La prima busta era un avviso della compagnia elettrica che minacciava di interrompere la fornitura se la bolletta non fosse stata pagata.Presi i fogli, me li misi nella tasca posteriore e mi avviai verso la porta. Avevo visto abbastanza.
Tra i due quindi inizierà una lotta all’ultimo sangue. Lei verrà presa come prigioniera. Ma cosa si può togliere ad una madre, che potrebbe spezzarla in due dal dolore? Esatto. Suo figlio. Sarà proprio questa l’arma di Angel.
Quello che però i due protagonisti non sanno ancora è che non è tutto oro quello che luccica, e che ci sono altri aspetti e tanti segreti di cui non saranno a conoscenza. Che potranno rovinare per sempre la loro storia. Non posso e ovviamente, non voglio svelarvi nulla.
«Quindi questo significa che ci lascerai andare?» Evitò il mio sguardo, quando non rispose.«Angel?»«Perché non sei venuta da me?»Mi aveva presa alla sprovvista. «Scusa?»«Quando sei finita nei guai. Perché non sei venuta da me?» La mia bocca si aprì per rispondere, ma le parole non arrivarono. «Non ti avrei abbandonata come hanno fatto tua zia e tuo zio».«Ma non è quello che hai fatto molto tempo prima che restassi incinta?»«Mio padre era appena stato ammazzato dal tuo. Che ti aspettavi?»«Amicizia». Lui sussultò. Sapevo che non si aspettava questa risposta, ma era la verità. «So che eri ferito, ma non ero stata io a premere il grilletto».«Lo so».«Allora come potevi aspettarti che corressi da te al primo cenno di difficoltà?»«Perché avresti dovuto conoscermi meglio di così» digrignò, fra i denti.«Ah, sì? E allora dov’eri?»«Ero in lutto». Si spostò più vicino e, in un tentativo disperato di mettere spazio tra di noi, scivolai di schiena sul materasso. Mi prese in trappola, chinandosi sopra di me da un lato e posando una mano dall’altro lato del mio corpo. «Forse il mio non sarà stato il migliore dei padri, ma era l’unico che avevo».«Lo so. Ho perso mia madre anche io, ricordi?»«Tu volevi bene a tua madre» puntualizzò, come se ci fosse una differenza.«Tu non volevi bene a tuo padre?»Si accigliò, e mi accorsi che era sinceramente confuso. «Non ne sono sicuro».Art non era mai stato crudele, ma aveva un sacco di aspetti duri. Era un uomo che incuteva soggezione, e anche ora che era morto, potevo vedere una parte di lui rivivere in suo figlio.«Non puoi biasimare tuo padre per le decisioni sbagliate che hai preso dopo la sua morte».«Perché non posso?» Avrei potuto giurare che la sua bocca si fosse abbassata più vicino, mentre parlava. Il cuore mi si bloccò, prima di accelerare.«Perché non riuscirai a convincermi».«E cosa ti convincerebbe?»In quel momento, me ne accorsi. Stava coprendo la distanza tra di noi. Riuscivo a sentire i primi accenni di panico cominciare a sollevarsi nel mio petto. «La mia libertà» sussurrai, sincera. Dovevo allontanarmi da lui. L’Angel temibile non era in grado di spezzarmi, ma l’Angel dolce era in grado di spazzarmi via.«E quanto saresti disposta a pagare, per ottenerla?»La sua mano si strinse attorno agli strati di seta e li spinse in alto, sulle mie gambe. Stavamo correndo a tutta velocità, e senza freni, dritti verso un pericoloso precipizio. Voleva il mio corpo come pagamento per la mia libertà? Non avevo già pagato abbastanza? Spinsi contro il suo petto e, dal momento che non se lo aspettava, ricadde all’indietro abbastanza da permettermi di affrettarmi a liberarmi da sotto di lui.«Cosa…»«Che diavolo pensi di fare?»«Qualcosa che avrei dovuto fare tanto tempo fa».«Sei pazzo se pensi che ti permetterò di toccarmi, e ti ucciderò se ci provi».«Cadi a pezzi con me, e forse te lo lascerò fare». Se non era la sua promessa a tentarmi, allora era decisamente il modo in cui mi osservava, mentre si alzava dal letto. «Vieni qui». Quando non mi mossi, lui si tolse il telefono dalla tasca e lo posò sul comodino. «Non me ne andrò, e nemmeno tu. Ho detto a Lucas di chiudere la porta a chiave dietro di me».«Perché lo avresti fatto?»«Perché volevo restare da solo con te».«Tu e io sappiamo entrambi che non è una buona idea».Il suo sorriso era ampio e luminoso. «Perché non riesci a resistermi?»Sì. «Non darti tante arie».Lui non rispose e aggirò il letto.
Passiamo agli aspetti del libro che mi sono piaciuti. Avevo pagina dopo pagina una certa ansia. Non so spiegarvi, ma l’autrice è riuscita ogni volta a tenermi con il fiato sospeso e, a parte capire chi è il vero cattivo della storia, è riuscita a sorprendermi ogni volta. Non ho amato tantissimo il fatto che lei mettesse in alcuni casi in secondo pano l’amore per suo figlio. Cioè all’inizio sì. Ma quando le cose in casa inizieranno a farsi più calienti, è come se, se ne dimenticasse.
Per il resto come vi dicevo questo romanzo ha davvero tutto. Ma vogliamo parlare del finale? OH MIO DIO!!!!! Non potete capire. Vi lascerà come l’emoticon con la faccia aperta che sembra "L'Urlo" di Munch. Ahahahah
Vi prego leggetelo perché io ho il bisogno vitale di parlarne con qualcuno. Quindi concludendo. Ve lo consiglio? Assolutamente sì. Quindi leggetelo, leggetelo, leggetelo. Ringrazio di cuore la casa editrice per avermi dato la possibilità di leggere questo meraviglioso romanzo. 
Eleonora ❤

La mia valutazione finale è una principessa:

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xoxo, Eleonora