Segnalazione Un Incontro Voluto Dal Destino Di Martina Mesaroli |
Ed eccomi qui. Con la segnalazione dell'ultimo romanzo di Martina Mesaroli. Nonostante sia una storia a se stante, è fortemente collegata al suo primo romanzo (una specie di sequel se vogliamo). Siete pronti ad affrontare anche questo romanzo? Non lasciatevelo scappare. Forza andiamo a conoscerlo insieme.
Un Incontro Voluto Dal Destino
Serie: Sequel
Autrice: Martina Mesaroli
Editore: PubMe
Genere: Romance
Data di uscita: 29 Gennaio 2018
Prezzo ebook: 3,50 €
Prezzo cartaceo: 12,00 €
Angie e Dean devono il proprio successo alla serie televisiva Witch Hunters, che li ha fatti conoscere e ha donato loro fama mondiale. Il pubblico è affascinato dalla vita perfetta che sembrano condurre, tuttavia, sotto la patina dorata dell'ostentazione, è nascosta una realtà costellata di rinunce e disillusioni. L'ultimo, ingiustificabile episodio avverrà durante una trasferta di lavoro di Dean e sarà il definitivo pomo della discordia tra i due coniugi che, loro malgrado, si allontaneranno l'uno dall'altra.
Una storia in bilico tra destino e sentimento, tra ragione e passione.
Una storia dove tutto è ciò che sembra e niente è come appare.
Una storia che cela, tra le righe, l'eterno miracolo dell'amore.
Una storia in bilico tra destino e sentimento, tra ragione e passione.
Una storia dove tutto è ciò che sembra e niente è come appare.
Una storia che cela, tra le righe, l'eterno miracolo dell'amore.
l'autrice
Martina Mesaroli nasce a Villafranca di Verona, città nella quale attualmente vive, il 9 marzo 1981.
Ha da sempre due grandi passioni: la scrittura e il teatro, che coltiva per anni fino a fonderli assieme nel suo libro d’esordio, “Il Lupo e il Drago”, pubblicato dalla casa editrice Zerounoundici il 31 marzo 2017. Tale romanzo le darà non poche soddisfazioni, tanto che, un anno dopo, sentirà il bisogno di dare nuovo respiro ai personaggi della sua prima opera; concepisce, così, “Un Incontro Voluto Dal Destino”.
Nel novembre 2017, inoltre, assieme al collega Danio Mariani, Martina scrive il racconto “L’ultimo dei Kavanaghs”, che viene pubblicato, corredato dalle bellissime immagini dell’illustratrice Alessandra Danti, sul numero 14 della rivista d’arte e cultura JobOk Magazine.
Chi desidera può mettersi in contatto con l’autrice e seguirla tramite la sua pagina Facebook: qui
Ha da sempre due grandi passioni: la scrittura e il teatro, che coltiva per anni fino a fonderli assieme nel suo libro d’esordio, “Il Lupo e il Drago”, pubblicato dalla casa editrice Zerounoundici il 31 marzo 2017. Tale romanzo le darà non poche soddisfazioni, tanto che, un anno dopo, sentirà il bisogno di dare nuovo respiro ai personaggi della sua prima opera; concepisce, così, “Un Incontro Voluto Dal Destino”.
Nel novembre 2017, inoltre, assieme al collega Danio Mariani, Martina scrive il racconto “L’ultimo dei Kavanaghs”, che viene pubblicato, corredato dalle bellissime immagini dell’illustratrice Alessandra Danti, sul numero 14 della rivista d’arte e cultura JobOk Magazine.
Chi desidera può mettersi in contatto con l’autrice e seguirla tramite la sua pagina Facebook: qui
estratti
Angie e Dean erano sposati da un paio d’anni e da tre stagioni vestivano i panni di Ann Castelville e Chris Reed.
Witch Hunter, la serie che li aveva fatti incontrare e innamorare, aveva donato loro una certa notorietà, con la quale avevano dovuto presto imparare a convivere. Nonostante le schiere di fan che continuavano ad aumentare, le interviste, gli innumerevoli servizi fotografici e le molteplici condivisioni sui social network, il successo non li aveva minimamente cambiati.
C’era da ammettere, però, che per Angie non era sempre facile essere la moglie di uno degli uomini più sexy d’America – secondo un recente sondaggio pubblicato su Vanity Fair.
Non c’era donna al mondo che non impazzisse quando lo riconosceva per strada e spesso capitava di non riuscire nemmeno a farsi una passeggiata in santa pace senza correre il rischio di essere riconosciuti e fermati per un autografo o una foto.
Quando partecipavano a qualche conferenza o evento pubblico, le fan si scatenavano, dimostrando in maniera fin troppo sfacciata la loro adorazione nei confronti di Dean. Questi, quando ne aveva abbastanza di tutte quelle avance, sorrideva, ringraziava gentilmente e cingeva la vita della moglie, mostrando con orgoglio la fede al dito.
Con Lucas, l’interprete del dolce e misterioso Tom Reed, le ammiratrici erano anche più spudorate, arrivando addirittura a proporsi con inaspettate e folkloristiche dichiarazioni di matrimonio.
A lui, comunque, la cosa non sembrava dispiacere più di tanto e, nonostante non amasse alimentare false speranze, il più delle volte stava al gioco, conscio del fatto che quella spregiudicata devozione faceva parte del fascino e del successo riscosso in quegli anni.
Witch Hunter, la serie che li aveva fatti incontrare e innamorare, aveva donato loro una certa notorietà, con la quale avevano dovuto presto imparare a convivere. Nonostante le schiere di fan che continuavano ad aumentare, le interviste, gli innumerevoli servizi fotografici e le molteplici condivisioni sui social network, il successo non li aveva minimamente cambiati.
C’era da ammettere, però, che per Angie non era sempre facile essere la moglie di uno degli uomini più sexy d’America – secondo un recente sondaggio pubblicato su Vanity Fair.
Non c’era donna al mondo che non impazzisse quando lo riconosceva per strada e spesso capitava di non riuscire nemmeno a farsi una passeggiata in santa pace senza correre il rischio di essere riconosciuti e fermati per un autografo o una foto.
Quando partecipavano a qualche conferenza o evento pubblico, le fan si scatenavano, dimostrando in maniera fin troppo sfacciata la loro adorazione nei confronti di Dean. Questi, quando ne aveva abbastanza di tutte quelle avance, sorrideva, ringraziava gentilmente e cingeva la vita della moglie, mostrando con orgoglio la fede al dito.
Con Lucas, l’interprete del dolce e misterioso Tom Reed, le ammiratrici erano anche più spudorate, arrivando addirittura a proporsi con inaspettate e folkloristiche dichiarazioni di matrimonio.
A lui, comunque, la cosa non sembrava dispiacere più di tanto e, nonostante non amasse alimentare false speranze, il più delle volte stava al gioco, conscio del fatto che quella spregiudicata devozione faceva parte del fascino e del successo riscosso in quegli anni.
Avrebbe potuto disegnare il suo viso a occhi chiusi, tanto era ancora vivido il ricordo di lei. Mentre la matita scorreva sul foglio tracciandone i lineamenti delicati, Leonardo ripensò alla prima volta che l’aveva vista. Lei, bella come una ninfa, dai lunghi capelli sciolti sulle spalle e spettinati dal vento, se ne stava seduta sugli scogli a contemplare le onde infrangersi su di essi, immersa in chissà quali pensieri. Sul volto baciato dai raggi di un tiepido sole, preludio di un’estate che quell’anno tardava ad arrivare sulle coste liguri, spiccavano gli occhi più belli mai visti. Di una tonalità ametista che in pochi al mondo possedevano. Rari, unici, proprio come lo era lei. Lui, impacciato anche solo a guardarla da lontano, mai avrebbe pensato che quella sera avrebbe conosciuto il suo angelo…
Il flusso dei ricordi fu bruscamente interrotto dalla voce squillante di Giusy, che aveva fatto irruzione in camera senza chiedere il permesso. Lo faceva spesso, troppo spesso negli ultimi tempi, e la cosa iniziava a infastidirlo. Dividere lo stesso appartamento non le dava certo il diritto di invadere i suoi spazi personali.
Quando si accorse che Giusy si era pericolosamente sistemata alle sue spalle per sbirciarne il contenuto, chiuse l’album da disegno con un gesto secco: ficcanasare nelle sue cose era un vizio che aveva sempre avuto, fin da bambina.
«E dai, Leo, potresti anche farmeli vedere!» si lagnò.
«Sono solo schizzi» tagliò corto lui, alzandosi dalla scrivania dove era stato seduto per ore. Ripose con cura l’album in uno scomparto della valigia aperta sul letto, controllò di non aver dimenticato nulla e poi la chiuse, spostandola sul pavimento. «A che devo questa ennesima intrusione nella mia stanza?»
Il flusso dei ricordi fu bruscamente interrotto dalla voce squillante di Giusy, che aveva fatto irruzione in camera senza chiedere il permesso. Lo faceva spesso, troppo spesso negli ultimi tempi, e la cosa iniziava a infastidirlo. Dividere lo stesso appartamento non le dava certo il diritto di invadere i suoi spazi personali.
Quando si accorse che Giusy si era pericolosamente sistemata alle sue spalle per sbirciarne il contenuto, chiuse l’album da disegno con un gesto secco: ficcanasare nelle sue cose era un vizio che aveva sempre avuto, fin da bambina.
«E dai, Leo, potresti anche farmeli vedere!» si lagnò.
«Sono solo schizzi» tagliò corto lui, alzandosi dalla scrivania dove era stato seduto per ore. Ripose con cura l’album in uno scomparto della valigia aperta sul letto, controllò di non aver dimenticato nulla e poi la chiuse, spostandola sul pavimento. «A che devo questa ennesima intrusione nella mia stanza?»
Il corpo era disteso su un tavolo metallico, coperto da un lenzuolo.
Sembrava di stare sulla scena di un set cinematografico. L’assistente del medico che aveva eseguito l’autopsia tolse il telo dal volto della vittima dopo un cenno d’assenso da parte di uno degli agenti. Dean non era il tipo da impressionarsi, eppure accusò il colpo.
Per un breve istante ebbe come l’impressione che la stanza avesse iniziato a girare vorticosamente. Indietreggiò di un passo cercando di restare in equilibrio, mentre un agente si accertò subito che andasse tutto bene.
«Sto bene» si affrettò a dire il giovane, continuando a fissare il volto gonfio del cadavere. Era quasi irriconoscibile, eppure Dean aveva l’impressione di sapere a chi appartenesse quel viso, ne era certo. La sua mente non ricordava dove e quando si erano incontrati, eppure conosceva quell’uomo. «Si sa chi era?»
«No. Non aveva documenti addosso, al momento del ritrovamento, ma dall’autopsia è emerso che faceva uso di droghe ed era un fumatore incallito.» Le labbra sottili dell’agente si contorsero in un ghigno. «Con ogni probabilità si è trattato di un regolamento di conti. Quel poveretto deve aver pestato i piedi alle persone sbagliate.»
Il suo collega lo ammonì severamente. «Non abbiamo prove sufficienti per avvalerci della tua teoria, e poi resta ancora da chiarire il ruolo della donna della segnalazione.»
Sembrava di stare sulla scena di un set cinematografico. L’assistente del medico che aveva eseguito l’autopsia tolse il telo dal volto della vittima dopo un cenno d’assenso da parte di uno degli agenti. Dean non era il tipo da impressionarsi, eppure accusò il colpo.
Per un breve istante ebbe come l’impressione che la stanza avesse iniziato a girare vorticosamente. Indietreggiò di un passo cercando di restare in equilibrio, mentre un agente si accertò subito che andasse tutto bene.
«Sto bene» si affrettò a dire il giovane, continuando a fissare il volto gonfio del cadavere. Era quasi irriconoscibile, eppure Dean aveva l’impressione di sapere a chi appartenesse quel viso, ne era certo. La sua mente non ricordava dove e quando si erano incontrati, eppure conosceva quell’uomo. «Si sa chi era?»
«No. Non aveva documenti addosso, al momento del ritrovamento, ma dall’autopsia è emerso che faceva uso di droghe ed era un fumatore incallito.» Le labbra sottili dell’agente si contorsero in un ghigno. «Con ogni probabilità si è trattato di un regolamento di conti. Quel poveretto deve aver pestato i piedi alle persone sbagliate.»
Il suo collega lo ammonì severamente. «Non abbiamo prove sufficienti per avvalerci della tua teoria, e poi resta ancora da chiarire il ruolo della donna della segnalazione.»
E con questi meravigliosi estratti la segnalazione finisce qui. Mi raccomando non lasciatevi scappare questo romanzo. E correte a leggerlo! Ringrazio di cuore l'autrice che mi ha permesso di segnalare il suo romanzo. Noi lettori miei ci aggiorniamo presto. Vi abbraccio.
Eleonora ❤
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