Segnalazione Il Mio Amico Giorgio Gaber |
Il 1° gennaio 2003 scompare Giorgio Gaber, in occasione del 15esimo anniversario della morte del grande artista, UTET ha pubblicato di recente il memoir che vado di seguito a presentarvi. Pronti?
Il 1° gennaio 2003 scompare Giorgio Gaber, in occasione del 15esimo anniversario della morte del grande artista, UTET ha pubblicato di recente il memoir che vado di seguito a presentarvi. Pronti?
Alloisio ci fa conoscere Gaber “come persona”: al ristorante con gli amici, mentre scherza con Battiato o Calasso; alle prese con il testo di una canzone, o l’intonazione di un monologo. E di nuovo sul palco, stoico e beffardo, nonostante la malattia avesse già iniziato a manifestarsi.
“Ecco il leggendario Signor G pronto a dare una mano al talento di un ragazzo di mente veloce: Gian Piero gli era capitato in casa con un testo sotto il braccio, che sarebbe diventata una pièce.”
Marinella Venegoni
Il Mio Amico Giorgio Gaber. Tributo Affettuoso A Un Uomo Non Superficiale.
Autrice: Gian Piero Alloisio
Editore: UTET
Genere: Autobiografia
Data di uscita: 26 Settembre 2017
Prezzo ebook: 7,99 € (disponibile per Kindle Unlimited) | Link acquisto Amazon
Prezzo cartaceo: 13,60 € | Link acquisto Amazon
«Dopo gli anni di Radio Alice ci furono i cosiddetti anni di piombo e io», ricorda Gian Piero Alloisio, «mentre Francesco De Gregori cantava che i suoi amici erano tutti in galera, per non finire tra gli amici di De Gregori, mi rifugiai in via Frescobaldi a Milano, a casa di Giorgio Gaber.»
Quando arriva a Milano, Alloisio è un giovane autore promettente, può vantare collaborazioni con Guccini, album, concerti, e uno spettacolo teatrale. Sottobraccio tiene un nuovo testo: Ultimi viaggi di Gulliver. Gaber, che per tutti è già il Signor G., rimane colpito da quel ragazzo dal pensiero veloce, ne intravede il talento, definisce l’opera «una tesi di laurea in drammaturgia», un possibile esempio di teatro-canzone collettivo “in stile Gaber”.
Lo spettacolo debutta ad agosto del 1981 al Teatro Carcano di Porta Romana, a Milano, e nonostante le difficoltà che hanno scandito le prove, si rivela un successo. Sul tabellone, sotto il titolo, appaiono i nomi degli autori: oltre ad Alloisio e Gaber, che si occupa anche della regia, figurano Sandro Luporini e Francesco Guccini.
Inizia così una collaborazione che si svilupperà per oltre un decennio, in una Milano dal doppio volto: da un lato la città forgiata dal boom economico, tutta locali scintillanti, champagne, starlette e ricchi imprenditori venuti fuori dal nulla; dall’altra il rifugio di un’intera generazione di intellettuali, cantanti, attori: Dario Fo e Franca Rame continuano a misurare il perbenismo degli italiani nelle loro commedie, Gabriele Salvatores comincia ad affermarsi come regista, sul palco del Derby Enzo Jannacci si alterna con una nuova classe di giovani comici capitanata da Diego Abatantuono.
Gaber con «i capelli vaporosi» e il suo incedere dinoccolato è uno dei fuochi intorno a cui si radunano i giovani. Maestro generoso e artista severo, Gaber li accoglie, li incita, li guida, a volte perde le staffe. Alloisio, protagonista e testimone di quella stagione unica, di ricordo in ricordo, ci fa conoscere Gaber “come persona”: al ristorante con gli amici, mentre scherza con Battiato o Calasso; alle prese con il testo di una canzone, o l’intonazione di un monologo; o mentre dirige, come regista, la moglie Ombretta. E di nuovo sul palco, stoico e beffardo, nonostante la malattia avesse già iniziato a manifestarsi.
Quando arriva a Milano, Alloisio è un giovane autore promettente, può vantare collaborazioni con Guccini, album, concerti, e uno spettacolo teatrale. Sottobraccio tiene un nuovo testo: Ultimi viaggi di Gulliver. Gaber, che per tutti è già il Signor G., rimane colpito da quel ragazzo dal pensiero veloce, ne intravede il talento, definisce l’opera «una tesi di laurea in drammaturgia», un possibile esempio di teatro-canzone collettivo “in stile Gaber”.
Lo spettacolo debutta ad agosto del 1981 al Teatro Carcano di Porta Romana, a Milano, e nonostante le difficoltà che hanno scandito le prove, si rivela un successo. Sul tabellone, sotto il titolo, appaiono i nomi degli autori: oltre ad Alloisio e Gaber, che si occupa anche della regia, figurano Sandro Luporini e Francesco Guccini.
Inizia così una collaborazione che si svilupperà per oltre un decennio, in una Milano dal doppio volto: da un lato la città forgiata dal boom economico, tutta locali scintillanti, champagne, starlette e ricchi imprenditori venuti fuori dal nulla; dall’altra il rifugio di un’intera generazione di intellettuali, cantanti, attori: Dario Fo e Franca Rame continuano a misurare il perbenismo degli italiani nelle loro commedie, Gabriele Salvatores comincia ad affermarsi come regista, sul palco del Derby Enzo Jannacci si alterna con una nuova classe di giovani comici capitanata da Diego Abatantuono.
Gaber con «i capelli vaporosi» e il suo incedere dinoccolato è uno dei fuochi intorno a cui si radunano i giovani. Maestro generoso e artista severo, Gaber li accoglie, li incita, li guida, a volte perde le staffe. Alloisio, protagonista e testimone di quella stagione unica, di ricordo in ricordo, ci fa conoscere Gaber “come persona”: al ristorante con gli amici, mentre scherza con Battiato o Calasso; alle prese con il testo di una canzone, o l’intonazione di un monologo; o mentre dirige, come regista, la moglie Ombretta. E di nuovo sul palco, stoico e beffardo, nonostante la malattia avesse già iniziato a manifestarsi.
l'autore
Gian Piero Alloisio (Ovada 1956), è autore e interprete di teatro e canzoni. Collaboratore storico di Giorgio Gaber, ha scritto per artisti come Francesco Guccini, Arturo Brachetti, Ombretta Colli, Gianni Morandi, Enzo Jannacci, Maurizio Maggiani, Paolo Graziosi e lavorato per produzioni come il Teatro Carcano di Milano, la Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse e il Teatro Stabile di Genova. Da alcuni anni porta nei teatri lo spettacolo Il mio amico Giorgio Gaber. Il suo sito è www.gianpieroalloisio.it
Cosa ne pensate? Per chi come me, ama Gaber non può lasciarsi scappare questo meraviglioso romanzo. Noi come sempre ci aggiorniamo presto, vi abbraccio. A presto,
Eleonora ❤
0 comments