Intervista A Elisa Merendino |
Buon pomeriggio lettori miei. Oggi voglio proporvi una bellissima intervista che ho fatto ad una splendida autrice, ma prima di tutto mamma. E nonostante le sue bambine è riuscita in brevissimo a rispondere alle mie domande, e a dedicarmi il suo tempo prezioso. Quindi grazie Elisa. Davvero di cuore 😊 ♥
Deus Machinae
1. Da dove ha origine la tua passione per i romanzi?
Da ragazzina leggevo ma senza una reale passione, il romanzo dopo il quale non mi sono più fermata è Il Codice Da Vinci, dopo quello mi sono innamorata della lettura e non ho più smesso di divorare romanzi.
2. Esiste un libro che ha avuto una grande influenza nella tua vita?
“Il Piccolo Principe”. E’ stato un libro che ho letto un sacco di volte e ad ogni età interpretavo le tematiche in modo diverso e notavo e capivo nuove sfaccettature. Chissà quante volte ancora lo leggerò…
3. C’è uno scrittore/scrittrice che consideri il tuo mentore?
Daniela Volonté, anche se nell’affermare che sia il mio mentore, non voglio ledere o sminuire la sua bravura.
Quando ho iniziato a scrivere il romanzo ho provato a chiederle qualche consiglio e lei mi ha aiutata e mi ha addirittura consigliato un libro di scrittura creativa al quale far riferimento. Non mi sarei mai aspettata tanta umiltà , disponibilità e gentilezza da un’autrice famosa come lei.
4. Hai un luogo/stanza dove preferisci scrivere?
No. Quando mi folgora l’idea scrivo e basta. Avevo il mio libro salvato sulla mail e in qualunque luogo mi trovassi ne aggiungevo un pezzetto.
5. Stili una scaletta prima di scrivere o vai dove ti porta il cuore?
Vado decisamente dove mi porta il cuore. Visto che ho scritto un solo romanzo non so dire se sarà la regola oppure no, ma per “Te lo dico con la musica” sapevo solo di voler scrivere una storia d’amore che partiva da un rapporto occasionale, tutto il resto si è scritto da solo.
6. C’è stato un momento nella tua vita in cui hai deciso da oggi scrivo? O ti sei avvicinata alla scrittura piano piano?
C’è stato un momento. In quel periodo ero finalmente riuscita a ritagliarmi un po’ di tempo per me dopo la prima gravidanza, ero in macchina e ascoltavo J- Ax, la canzone diceva: “Siamo nati così, nati per vincere!” e ho pensato di provarci perché magari anch’io prima o poi avrei potuto vincere. Così ho scritto il mio primo romanzo, che però non ho mai pubblicato, l’avevo intitolato “Cuori con le ali”. Quello è stato un po’ il mio trampolino. Quel romanzo ovviamente non è stato all’altezza delle mie aspettative, ma da quella stesura ho imparato molto e sono poi riuscita a scrivere “Te lo dico con la musica”.
7. Parlaci della donna dietro ai libri. Chi sei nella vita quotidiana?
Chi sono nella vita? Non lo so. Sono una sognatrice. Leggo e guardo film d’amore e mi emoziono ad ogni primo bacio e dico “Ohohoh” senza rendermene conto, insomma credo ancora all’amore da favola, ovviamente con alti e bassi. Per contro sono determinata, perché senza determinazione non si ottengono le cose, credo che chiunque possa fare qualunque cosa. E infine sono certamente una mamma, ma una mamma un po’ sopra le righe, che dà la colazione alle bambine sulle scale mentre corriamo a scuola. Sono sempre in ritardo e ahimé un po’ smemorata.
8. Hai pubblicato il romanzo, “Te lo dico con la musica”, (che ho segnalato e che vi consiglio). Pensi che qualcosa di questo libro non sia arrivato ai lettori?
Certamente penso che se qualcosa non è arrivato è perché io non l’ho scritto nel modo giusto. Penso di non aver reso al meglio il personaggio di Ginevra, io volevo scrivere di una donna forte che cercava di ritagliarsi la sua indipendenza, invece sono un po’ caduta nello stereotipo della ragazza che di fronte ad un uomo diventa un po’ bambina. Non so se questo sia un bene o un male, però la critica più piccante che ho avuto è stata proprio in merito a Ginevra.
9. Come ti è nata l’idea di questo romanzo?
L’idea è nata leggendo “Un disastro indimenticabile” di Jamie McGuire. Il libro era partito bene, appunto con un rapporto occasionale, ma poi non mi era piaciuto come l’autrice aveva sviluppato la storia, così ho deciso di partire come lei da un rapporto occasionale e di svilupparla diversamente.
10. Raccontaci l’emozione di vedere il proprio libro pubblicato.
E’ stato un vortice di emozioni contrastanti, da un lato la gioia e la soddisfazione, dall’altro la paura di condividere una cosa che è sempre stata tua e non sei sicura di voler dare al mondo e infine la vergogna, se così si può definire, di pubblicare un libro con scene erotiche. Citando la battuta di uno dei miei film preferiti: “Surreale, ma bello!”
11. Consigliaci un libro non tuo.
“Parlami d’amore” di Silvio Muccino e Carla Evangelista, l’ho letto e amato e riletto e amato ancora di più, ve lo consiglio.
12. Qual è il tuo prossimo passo?
C’è un nuovo romanzo a cui sto lavorando. In realtà più che un nuovo libro ho tante nuove idee da sviluppare. Sicuramente non pubblicherò niente se non sarò certa di star facendo un salto di qualità . Io sono così, o riesco ad alzare il tiro oppure lascio perdere. Si vedrà .
13. Ora voglio farti una domanda che nessuno ti ha mai fatto ma che vorresti ti venisse fatta. Qual è? E qual è la risposta?
La domanda è: Ti è piaciuto il tuo libro? Sei contenta di quello che hai scritto?
È la domanda che mi sono posta tante di quelle volte da farmi scoppiare il cervello e la risposta è NI. Sono contenta di esserci riuscita ma ogni volta che lo rileggo penso che avrei potuto fare meglio. Quando pubblichi un romanzo tutti ti danno la loro opinione, dando per scontata la tua.
Ringrazio davvero di cuore Elisa. In bocca al lupo per tutto. Vi abbraccio come sempre tutti. A presto.
Eleonora❤
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