Recensione Casi Umani Di Selvaggia Lucarelli

Casi Umani Di Selvaggia Lucarelli

Recensione Casi Umani Di Selvaggia Lucarelli


Buon pomeriggio Onceuponiani, 
come potete evincere dal titolo oggi saremo in compagnia con un romanzo leggero, frizzante, ironico e sarcastico, un po' come l'autrice. Signori e signore ecco a voi Casi Umani di Selvaggia Lucarelli

Casi Umani

Casi Umani Di Selvaggia Lucarelli
Titolo: Casi Umani
Serie: Stand Alone 
Autore: Selvaggia Lucarelli
Editore: Rizzoli 
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 224
Data di uscita: 3 Luglio 2018
Prezzo ebook: 9,99 € | Link acquisto Amazon
Prezzo cartaceo: 16,15 € | Link acquisto Amazon

Uomini che servivano a dimenticare ma che hanno peggiorato le cose. 
“L’inizio di tutto è il disgraziato giorno in cui il mio fidanzato dell’epoca mi lasciò. Non ero preparata, non ritenevo contemplabile il fatto di poter essere mollata, l’ipotesi non mi era stata annunciata in alcun modo e, soprattutto, era profondamente ingiusto. Non si lascia una donna perché è gelosa anche della tua segretaria lesbica sessantaduenne, o perché ogni volta che devi partire per lavoro ti mette su il muso come se avesse scoperto un tuo passato di militanza in Casa Pound.”Cosa succede quando finisce un amore? La delusione, la tristezza, il dolore, certo. Ma poi, dopo i primi giorni, anche l’inesorabile scivolare verso una serie di incontri surreali e di relazioni-lampo con personaggi a cui, a distanza di anni, non si concederebbe neppure il tempo di un caffè ma che, per irripetibili congiunzioni astrali, si sono trovati a rivestire il ruolo di traghettatori. Con effetti tragicomici. Personaggi che “potrebbero sembrare frutto di fantasia, di un mojito di troppo o di una sfiga siderale e che invece, ahimè, sono comuni e realmente esistiti”. Da Mister Foglio Excel, di una taccagneria mitologica, a Mister Ho una cosa per te, cleptomane compulsivo, fino al vincitore assoluto, Mister Il piacere è soggettivo, voyeurista seriale. Una galleria di uomini che, prima ancora di poter essere definiti ex, sono evidenti, cristallini Casi Umani. E che Selvaggia Lucarelli racconta con maestria unica, con spietata (auto)ironia, con il sollievo e la benevolenza della sopravvissuta.

autore

Casi Umani Di Selvaggia Lucarelli
Selvaggia Lucarelli nasce a Civitavecchia, in provincia di Roma, il 30 luglio 1974. Diplomatasi al liceo classico, si trasferisce a Roma per frequentare il Conservatorio teatrale La Scaletta, prendendo successivamente parte a spettacoli teatrali come attrice. Grazie al suo talento per la scrittura, il suo carattere forte e la sua schiettezza, partendo dal suo blog Selvaggia arriva a scrivere per i maggiori quotidiani italiani, diventando nel 2019 giornalista pubblicista. Molto note sono in particolare le sue battaglie contro gli haters e il sessismo. Molto attiva anche sui social, non risparmia critiche a personaggi dello spettacolo senza temere l’inizio di vere e proprie discussioni che inevitabilmente diventano virali: celebri sono quelle con Chef Rubio, chef ed ex rugbista romano, Asia Argento, Fabrizio Corona, Belen Rodriguez e, in occasione del Festival di Sanremo 2020, Fiorello.


recensione

Quando vediamo queste persone in tv, pensiamo sempre che si siano dei personaggi che seguiranno una parte, che reciteranno, insomma non proprio reali. 
Onestamente seguo Selvaggia da anni, ebbene sì sono una sua follower, mi piacciono i suoi contenuti e come si espone. Selvaggia non è una che la manda a dire. Ho sempre adorato questo di lei. Nel bene o nel male dice la sua sacrosanta verità.  Volevo proprio vedere se tutto questo fosse rinchiuso anche nei suoi romanzi. E lettori miei. Questo libro è 100% made in Selvaggialand. 
Ah, tra i casi umani ci sono anche io, naturalmente. Perché in quegli anni, nel tentativo disperato di dimenticare, sono riuscita a dimenticare una sola cosa con un certo talento: la mia dignità.
Ironico, spiritoso, frizzante, in alcuni casi vi lascerà un po’ perplessi perché ti chiedi: “seriamente esistono esemplari di questo genere? E seriamente tutti a lei?”. 
La maniera di raccontare questi rapporti con questi Casi Umani non va mai nel penoso o nella tristezza. Riesce sempre a tenerti incollata con un mezzo sorriso sulle labbra. E non deve essere stato facile rivivere tutto perché quando una donna inizia un rapporto lo fa sempre mettendoci tutta sé stessa. 
Prima di passare ai dieci giorni in Thailandia che segnarono la fine del nostro rapporto, devo però specificare che già prima di partire, io, in quest’uomo, la magagna l’avevo intuita tutta. Del resto, sarebbe stato difficile ignorarla, visto che saltava fuori in ogni contesto possibile e sebbene io facessi finta di nulla. Provavo un continuo senso di fastidio che soffocavo in virtù della solita, patetica ragione: non volevo rimanere da sola. Non volevo fare i conti con i miei fallimenti sentimentali guardando la parete bianca di fronte a me. Mi attaccavo con la tenacia e la disperazione di un rampicante a qualsiasi uomo mi paresse non ideale, ma decente. Salvo poi scoprire, quasi sempre, che la decenza non era neppure il minimo garantito.
In tutto ciò voglio dire che è riuscita anche a mostrare quella parte un po’ fragile e intima. In cui anche lei non vuole nient’altro che amare ed essere amata. 
“Casi umani” è un libro che vi consiglierei? Assolutamente sì. Quindi se non lo avete ancora fatto sopra ci sono i link di acquisto. Fatemi sapere come sempre la vostra. 
P.s.: Selvaggia non credo che leggerai questa recensione, ma se lo dovessi fare sappi che a me piaci così diretta. Continua così! 

Perciò la mia valutazione non può che essere:

Casi Umani Di Selvaggia Lucarelli

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xoxo, Eleonora