Recensione Nel Silenzio Delle Nostre Parole Di Simona Sparaco |
Buon San Giovanni a voi lettori miei,
eccomi qui a parlarvi del romanzo romanzo vincitore della prima edizione del premio DeA Planeta.
Simona Sparaco ha davvero meritato questo riconoscimento, andiamo a conoscere perché.
Nel Silenzio Delle Nostre Parole
Autore: Simona Sparaco
Editore: DeA Planeta
Genere: Narrativa
Pagine: 284
Data di uscita: 14 Maggio 2019
Prezzo ebook: 9,99 € | Link acquisto Amazon
Prezzo cartaceo: 15,30 € | Link acquisto Amazon
Non c’è morte che non presupponga una rinascita. Imparare a decifrarla può dare un senso a tutto ciò che resta. Persino alla cenere.
È quasi mezzanotte e una nebbia sottile avvolge la metropoli addormentata. In un palazzo di quattro piani, dentro un appartamento disabitato, un frigorifero va in cortocircuito. Le fiamme, lente e invisibili dall’esterno, iniziano a divorare ciò che trovano. Due piani più in alto, Alice scivola nel sonno mentre aspetta il ritorno di Matthias, il ragazzo che ama con una passione per lei nuova e del quale non è ancora riuscita a parlare a sua madre, che abita lontano e vorrebbe sapere tutto di lei. Anche Bastien, il figlio della signora che occupa un altro degli interni, da troppi mesi ormai avrebbe qualcosa di cruciale da rivelare alla madre, ma sa che potrebbe spezzarle il cuore e non trova il coraggio. È un altro tipo di coraggio quello che invece manca a Polina, ex ballerina classica, incapace di accettare il proprio corpo dopo la maternità, tantomeno il pianto incessante del suo bambino nella stanza accanto. Giù in strada, nel negozio di fronte, Hulya sta pensando proprio a lei, come capita sempre più spesso, senza averglielo mai confessato, ma con una voglia matta di farlo. Per tutti loro non c’è più tempo: un mostro di fuoco sta per stravolgere ogni prospettiva, costringendoli a scelte estreme per colmare quei silenzi, o per dare loro un nuovo significato. Con una straordinaria sensibilità e una scrittura che diventa più intensa a ogni pagina, Simona Sparaco indaga i momenti terribili in cui la vita e la morte si sfiorano diventando quasi la stessa cosa, e in cui le distanze che ci separano dagli altri vengono abbattute dall’amore più assoluto, quello che non conosce condizioni.
È quasi mezzanotte e una nebbia sottile avvolge la metropoli addormentata. In un palazzo di quattro piani, dentro un appartamento disabitato, un frigorifero va in cortocircuito. Le fiamme, lente e invisibili dall’esterno, iniziano a divorare ciò che trovano. Due piani più in alto, Alice scivola nel sonno mentre aspetta il ritorno di Matthias, il ragazzo che ama con una passione per lei nuova e del quale non è ancora riuscita a parlare a sua madre, che abita lontano e vorrebbe sapere tutto di lei. Anche Bastien, il figlio della signora che occupa un altro degli interni, da troppi mesi ormai avrebbe qualcosa di cruciale da rivelare alla madre, ma sa che potrebbe spezzarle il cuore e non trova il coraggio. È un altro tipo di coraggio quello che invece manca a Polina, ex ballerina classica, incapace di accettare il proprio corpo dopo la maternità, tantomeno il pianto incessante del suo bambino nella stanza accanto. Giù in strada, nel negozio di fronte, Hulya sta pensando proprio a lei, come capita sempre più spesso, senza averglielo mai confessato, ma con una voglia matta di farlo. Per tutti loro non c’è più tempo: un mostro di fuoco sta per stravolgere ogni prospettiva, costringendoli a scelte estreme per colmare quei silenzi, o per dare loro un nuovo significato. Con una straordinaria sensibilità e una scrittura che diventa più intensa a ogni pagina, Simona Sparaco indaga i momenti terribili in cui la vita e la morte si sfiorano diventando quasi la stessa cosa, e in cui le distanze che ci separano dagli altri vengono abbattute dall’amore più assoluto, quello che non conosce condizioni.
autore
Simona Sparaco (1978) è madre di due figli. Dopo aver vissuto per molto tempo all’estero, è tornata stabilmente a Roma. Ha scritto sceneggiature e romanzi; tra questi, Nessuno sa di noi è stato finalista al Premio Strega nel 2013. I suoi libri sono tradotti in numerosi paesi europei, in Sudamerica, Giappone e Russia.
recensione
Quando ho scritto sul blog la segnalazione di questo romanzo ho capito che sarebbe stata una delle mie prossime letture. Quando la casa editrice, che ringrazio davvero di cuore, mi ha dato l’opportunità di poterlo leggere non me la sono fatta scappare.
Sapevo anche che era il momento giusto di leggerlo. Non so qual è la vostra idea, ma io penso che per ogni momento di un lettore ci sia la giusta lettura. E questo era il momento di ‘Nel Silenzio Delle Nostre Parole’.
Devo ammettere che all’inizio ho avuto davvero molta difficoltà ad entrare in empatia con i personaggi. Ciò sarà dovuto al modo di scrivere di Simona, che, essendo in terza persona, mi ha fatto un po’ sentire distaccata inizialmente dai personaggi, con i quali in genere riesco a legarmi naturalmente la scrittura in prima persona mi viene naturale.
Sinceramente non voglio dirvi altro sui personaggi, penso che questo romanzo, seppure con il retrogusto dolceamaro sia un viaggio da vivere appieno, e io non vorrei togliervi nulla. Quindi, lettori miei, che altro posso dirvi se non leggetelo?
Vi piacerà sicuramente! Ringrazio come sempre di cuore la casa editrice e in particolare Noemi. Grazie..
Noi ci aggiorniamo presto, vi abbraccio…
Sapevo anche che era il momento giusto di leggerlo. Non so qual è la vostra idea, ma io penso che per ogni momento di un lettore ci sia la giusta lettura. E questo era il momento di ‘Nel Silenzio Delle Nostre Parole’.
Janis era il figlio di una violenza che lei aveva fatto all’amore, assecondando la sua ambizione. Se avesse abortito, ora non si sarebbe ritrovata a vivere in quel monolocale al secondo piano di un palazzo a Kreuzberg, proprio lei che aveva sempre amato i quartieri più defilati. Eppure non era riuscita a farlo. Una sorta di espiazione.Come si evince dalla trama, questo romanzo parla di un incendio. Un incendio di un palazzo in cui vivono tantissime persone diverse tra di loro. Ognuna con i propri problemi, ognuna con una vita difficile, ognuna ignara di quello che sta succedendo in quel maledetto appartamento 3B.
Devo ammettere che all’inizio ho avuto davvero molta difficoltà ad entrare in empatia con i personaggi. Ciò sarà dovuto al modo di scrivere di Simona, che, essendo in terza persona, mi ha fatto un po’ sentire distaccata inizialmente dai personaggi, con i quali in genere riesco a legarmi naturalmente la scrittura in prima persona mi viene naturale.
Non esiste un nome che possa catalogare un genitore che ha perso un figlio: quando avviene il contrario si diventa orfani, quando si perde un marito o una moglie si diventa vedovi, ma per un genitore che perde un figlio, un termine, nella lingua italiana, non c’è. Era stata la prima cosa di cui si era parlato al primo incontro. «Amputato»: era intervenuta Silvana piangendo, ed era la prima volta che Franco la vedeva lasciarsi abbandonarsi in quel modo. «Almeno io è così mi sento. Perché quando ad andarsene è un figlio, è anche una parte di te che se ne va.»Sinceramente ho ancora i brividi. Gli ultimi due capitoli per me sono stata una mazzata davvero di emozioni. Emozioni belle, emozioni brutte, ma che entrambe mi sono arrivate come un getto di acqua gelida. Tra tutti i personaggi della storia devo ammettere che due hanno rubato il mio cuore; entrambe due mamme, entrambe due donne forti, completamente diverse, entrambe, seppur in maniera diversa, vittime di una vita che ne caratterizzerà per sempre l’esistenza.
Sinceramente non voglio dirvi altro sui personaggi, penso che questo romanzo, seppure con il retrogusto dolceamaro sia un viaggio da vivere appieno, e io non vorrei togliervi nulla. Quindi, lettori miei, che altro posso dirvi se non leggetelo?
Vi piacerà sicuramente! Ringrazio come sempre di cuore la casa editrice e in particolare Noemi. Grazie..
Noi ci aggiorniamo presto, vi abbraccio…
Eleonora ❤
La mia valutazione finale è una principessa:
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