Recensione Quello Che Ti Dirò Di Albert Espinosa

Recensione Quello Che Ti Dirò Di Albert Espinosa

Recensione Quello Che Ti Dirò Di Albert Espinosa

Ciao a voi Onceuponiani! 
Come state? Oggi ho il grande piacere di recensire per voi una delle ultime uscite in casa Salani Editore. Un libro che vi terrà con il fiato sospeso. Mi raccomando non lasciatevelo scappare. E complimenti all'autore. 

Quello Che Ti Dirò

Titolo: Quello Che Ti Dirò
Autore: Albert Espinosa
Editore: Salani Editore
Genere: Narrativa Generale
Data di uscita: 30 Agosto 2018
Prezzo ebook: 8,99 € | Link acquisto Amazon
Prezzo cartaceo: 14,90 € | Link acquisto Amazon

Le promesse se le porta il vento, dobbiamo evitare che soffi. 

Izan ha quarant'anni ed è sordo. Suo padre si è sempre rifiutato di parlargli nella lingua dei segni e non ha mai voluto accettare la sua disabilità. I due hanno un rapporto difficile: fin da quando Izan era piccolo il padre lo ha trascurato per il suo lavoro: cercare bambini scomparsi. Ma ora è anziano e malato e Izan decide di accompagnarlo in Italia, sul lago di Como, per aiutarlo ad affrontare il suo ultimo caso, quello di Catherina, una tredicenne vittima di abusi. Una volta lì, però, i due scoprono che le cose non sono quelle che sembrano: Catherina è ricoverata in un ospedale psichiatrico e non ha affatto tredici anni. La versione della ragazza non regge e, in più, nessuno sa chi sia veramente e da dove venga. Catherina racconta una storia incredibile, ma la verità non è solo una fredda successione di fatti e Izan dovrà rivedere tutto il suo passato…

L'autore di Braccialetti rossi torna in libreria con un nuovo romanzo in cui una trama ricca di colpi di scena e personaggi magnetici si combina con la capacità di Espinosa di toccare temi importanti come la malattia, l'eutanasia e il bullismo, di approfondire le emozioni umane e di trasmetterci la voglia di affrontare la vita a viso aperto in un libro che ci aiuta a combattere la paura di aver paura.

«L’effetto Espinosa torna anche con il suo ultimo romanzo per un pubblico più adulto. È subito ai primi posti delle classifiche» - La Vanguardia

«Scrittore, attore, regista, sceneggiatore, è evidente che Albert Espinosa non ha dimenticato quello che gli ha detto una volta sua madre: ‘Puoi essere ciò che vuoiʼ» - EL PERIÓDICO


autore



Albert Espinosa (Barcellona, 1973), laureato in ingegneria chimica, è uno dei più noti scrittori, registi, autori di teatro e televisione spagnoli. Il mondo giallo è il primo libro che ha scritto: in esso l’autore ha riversato l’esperienza intensissima dei dieci anni della sua giovinezza segnati dal tumore. Espinosa ne ha poi tratto una fortunatissima fiction, Pulseras rojas, i cui diritti sono stati acquistati all’estero: la Rai e Palomar ne hanno infatti realizzato uno sceneggiato in onda da gennaio 2014 dal titolo Braccialetti rossi. Negli Stati Uniti, i diritti sono stati acquistati da Steven Spielberg, che realizzerà una fiction dal titolo The Red Band Society.





recensione

Lei: Catherina, una tredicenne vittima di abusi, ricoverata in un ospedale psichiatrico e non ha affatto tredici anni.
Lui: Izan ha quarant'anni ed è sordo.
Devo ammettere di essermi innamorata della trama di questo romanzo fin dalla prima lettura. Allora non so se ci avete fatto caso ma nella trama non si capisce niente, e devo ammettere che anche nella lettura fino alla fine non si capirà nulla. Ho passato la maggior parte della lettura a chiedermi: “Chissà se quello che scrive Izan sarà vero? Chissà se starà mentendo anche lui?”.
Quindi ho vissuto questa storia chiedendomi sempre quale sarebbe stata la verità.
Negli anni in cui insegnavo in quella scuola ero consapevole della mia mortalità, ma il fatto di lavorare con bambini da tre a cinque anni (ero nelle classi dell’asilo) mi faceva sentire libero. A volte capitava che i bambini mi contagiassero con la loro tranquillità e allora dimenticavo tutte le mie preoccupazioni.In quella scuola erano tutti sordi come me. Quindi, da un punto di vista uditivo, mi sentivo come a casa.Non posso dire che stessi bene con la mia sordità. Non la vivevo in modo tranquillo, mi sentivo inferiore o forse erano gli altri a farmi sentire così.
Izan, sarà insieme a Catherina, il protagonista della storia. Loro non si conosceranno, le loro vite però saranno accumunate da una persona. Il papà di Izan. Da sempre quest’ultimo si dedicherà alla ricerca dei bambini scomparsi. Quei bambini che scappati di casa o rapiti, si ritroveranno in qualche modo a soffrire. Lo stesso padre avrà un passato davvero terribile. Sarà proprio il dolore il filo conduttore di ogni scelta e di ogni azione di questi personaggi.
Mi ha sempre fatto sorridere che li chiamasse ‘bambini smarriti’. Mi ricordava tanto Peter Pan.Ma lui, che pure li salvava, ha sempre creduto che non venissero ritrovati del tutto. Una parte di loro tornava per sempre a quell’istante in cui si erano smarriti. Loro e lui.Come succede alle persone che perdono un arto e sentono il suo fantasma per tutta la vita. Quei bambini salvati erano i suoi fantasmi, una parte di sé. A volte credo prestasse più attenzione a quei bambini ritrovati che a suo figlio, che aveva perduto da anni.
Izan sarà un uomo che amerà ma allo stesso tempo odierà suo padre. In passato soffrirà per la sua mancanza a causa degli improvvisi viaggi per cercare quei bambini sperduti. Izan è senza dubbio il personaggio per antonomasia. In lui infatti potrete trovare mille sfaccettature: uomo ferito, uomo coraggioso, e nello stesso tempo quello di un bambino ferito e che soffre non solo per la morte della madre, ma anche per l’assenza del padre.
Siamo così idioti da pensare che la nostra esistenza sarà eterna. Nessuno ci dice che la vita passa in fretta, che tutto quello che non facciamo, che non decidiamo, che non realizziamo… non sarà mai fatto, realizzato o deciso da altri.Ora però devo parlarvi della mia malattia
Catherina sarà invece l’incarnazione del dubbio. Fin dalle prime pagine mi sono chiesta se quello che diceva era vero, più volte mi sono ritrovata a pensare che fosse solo una pazza. Ma quando alla fine si scoprirà la sua vera storia. Beh, lì mi sono sentita una stronza vera. Per non aver capito quanto abbia sofferto in passato, e quanto la sua mente cercherà di aiutarla, creando un mondo tutto suo, in cui sarà difficile capire quale delle sue parole rispecchierà la verità, e quali invece no.
Ma quando l’ho guardato, mi sono reso conto che se avessi compiuto quel gesto sarei entrato in pieno in un pozzo sbagliato, di quelli di cui parlava mia madre nella sua lettera di commiato. Forse me l’aveva scritto proprio per questo. Non so spiegarlo meglio, l’ho sentito, l’ho notato all’istante.Ho deciso che avrei dovuto affrontarlo, dirgli che lo sapevo, che il suo segreto non era stato dimenticato.
Insomma, è un romanzo che non potete assolutamente lasciarvi scappare. Ho adorato anche il fatto che l’autore ha deciso di scrivere in modo tale che Izan si rivolgesse direttamente al lettore. Rendendo questo libro come una sorta di dialogo tra due amici. Insomma, che altro posso dirvi? Leggetelo! E come sempre fatemi sapere la vostra. Vi abbraccio, 
Eleonora ❤

La mia valutazione finale è una principessa:

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xoxo, Eleonora