Recensione Ogni Stella Lo Stesso Desiderio Di Laura Bonalumi

Recensione Ogni Stella Lo Stesso Desiderio Di Laura Bonalumi

Recensione Ogni Stella Lo Stesso Desiderio Di Laura Bonalumi

Buona domenica a voi Onceuponiani, 
oggi ho il grandissimo piacere di parlarvi dell'ultimo romanzo dell'amatissima Laura Bonalumi. Sono sicura al 100% che questi protagonisti vi conquisteranno. Quindi bando alle ciance e andiamo a conoscerli meglio.

Un Posto Accanto A Te

Recensione Ogni Stella Lo Stesso Desiderio Di Laura BonalumiTitolo: Ogni Stella Lo Stesso Desiderio
Autrice: Laura Bonalumi
Editore: Il Battello A Vapore
Genere: Narrativa
Pagine: 208
Data di uscita: 4 Settembre 2018
Prezzo ebook: 6,99 € | Link acquisto Amazon
Prezzo cartaceo: 9,75 € | Link acquisto Amazon

Per Amelia le ore scorrono tutte uguali, addormentate come le foglie che osserva cadere dalla finestra della terza B. Finché un giorno di fine ottobre arriva Guido e gli equilibri si rompono, i banchi si spostano e i pensieri di Amelia volano sempre più sul nuovo, misterioso compagno. Il suo strano silenzio, il distacco da tutti e le continue inspiegate assenze le accendono un interesse mai provato prima. Nasce così un'amicizia speciale, fatta di email, poesie rubate e confidenze a cuore aperto. Ma Guido custodisce un segreto che si allunga come un'ombra su un amore appena sbocciato e già minacciato dallo scorrere del tempo. O forse reso ancora più prezioso dal suo essere così diverso.


autrice

Recensione Ogni Stella Lo Stesso Desiderio Di Laura Bonalumi


Laura Bonalumi vive a Milano. Dopo una lunga esperienza nel settore pubblicitario, ha scoperto la passione per la scrittura ed è diventata autrice per ragazzi. Con Il Battello a Vapore ha pubblicato Il lago del tempo fermo.










recensione

Lei: Amelia, giovane studentessa, timida, che si siede sempre allo stesso posto, di fronte al parco.
Lui: Guido, nuovo compagno di classe, che custodisce un segreto.
Quando Guido arriverà nella classe di Amelia porterà con sé lo scompiglio di essere quello che rovinerà la posizione dei banchi. L’unica che per fortuna non cambierà il suo amato posto sarà proprio Amelia. Da sempre legata a quella vista che le permetterà di vedere il parco. E con il parco anche i meravigliosi colori che cambiano di stagione in stagione.
Lui abbassò lo sguardo fino a fermarlo nei miei occhi.Sentii un’ondata di calore salire dalla punta delle dita dei piedi, arrampicarsi lungo la schiena, percuotere ogni vertebra e fermarsi lì, sulla mia faccia imbambolata: mi sentivo dello stesso colore delle foglie là fuori. Rosso fuoco.Qualcosa stava succedendo in me, qualcosa stava cambiando: ignara e inconsapevole non avevo capito che quello era il principio di una vera e propria rivoluzione.La mia.
Con Guido arriverà anche per Amelia, per la prima volta nella sua vita, una nuova sensazione: l’interesse. Quel ragazzo infatti fin dal primo momento le avrà suscitato delle emozioni. Saranno proprio queste emozioni che la porteranno ad avvicinarsi quando Guido inizierà a non venire a scuola perché starà male.
La mia malattia è nata con me e quando ho realmente capito che non mi sarei mai liberato di lei e che mi avrebbe condizionato la vita, ho provato una grandissima rabbia e la voglia di spaccare tutto.I miei amici giocavano a basket e io, dopo una corsa, dovevo riposare in panchina; loro costruivano pupazzi di neve mentre io, con la febbre alta, li guardavo da dietro una finestra; andavano alle feste di carnevale mentre venivo ricoverato in ospedale per una dose di antibiotici che mi avrebbe fatto vomitare ogni due minuti; si organizzavano per andare insieme al cinema mentre io, il film, lo noleggiavo in Dvd. Mentre tutti attorno non facevano che ripetere: «Mi spiace, Guido, ma adesso non puoi».Nessuno, però, sapeva quanto dispiacesse a me o immaginava la rabbia che avevo dentro.Ho iniziato a isolarmi dagli altri e a chiudermi in casa. Non per timore di ammalarmi: non volevo essere diverso dagli altri. Ma la solitudine non faceva che aumentare i miei pensieri neri. Nero, vedevo tutto nero e, insieme, non mi curavo.Mi ammalai gravemente e restai in ospedale per un mese. Fu proprio in quel lunghissimo periodo che scoprii tante cose: psicologi, amici, ragazzi malati come me mi aiutarono a comprendere e rispettare il valore della vita, di ogni singola vita, sana o malata che sia. Mi insegnarono a cercare tutte le cose belle e interessanti che potevo e che posso fare e concentrarmi su quelle.Ancora oggi faccio così: cerco pensieri belli.E ti confesso che oltre a essere un campione incompreso di nuoto, sono imbattibile nel risolvere rebus e cruciverba. E sono il più grande appassionato al mondo di romanzi di Jo Nesbø. So tutto di lui. Persino dove abita. A pensarci bene potrei rivendermi come consulente di cruciverba e Nesbø. Anche tutte e due le cose insieme.Ecco come non mi annoio mai. O quasi.
Guido sarà affetto dalla fibrosi cistica, una dannata malattia che non solo colpisce i polmoni, rendendo difficile respirare, ma anche tutti gli organi. Purtroppo non c’è una cura. E sarà proprio questa maledetta stronza, fatemi passare il termine, ad influenzare da sempre la vita di questo ragazzo che avrà un enorme voglia di vivere.
Proprio nei giorni in cui sarà in ospedale, grazie ai messaggi, il rapporto tra guido e amelia si trasformerà. Riusciranno grazie allo schermo a parlare di cose che non hanno mai avuto il coraggio di parlare con nessun altro.
Indossa una tuta con stampata la faccia di Iron Man: devono piacergli i supereroi.Ecco, dovrebbero chiamarci supereroi, non degenti o malati, e non perché siamo speciali, più forti, invincibili ma perché sopportiamo, e non intendo la malattia.Quella è ormai parte della nostra vita.Sopportiamo di essere senza nome, volto, identità; di essere considerati proprietà della direzione e di doverne subire e tollerare le regole assurde.Supereroi senza superpoteri e mai immortali.Lo so che quando ci guardano sulle nostre facce leggono il nome del nostro male, lo so che siamo un foglio noioso sul quale appuntare minutaggi e dosi. Provate una volta a sedervi qui, a sdraiarvi qui, su queste lenzuola rigide e dure, su queste coperte che profumano di cloro e candeggina, e lasciare che gli occhi degli altri vi cambino i connotati. Facciamo cambio e ditemi se vi piace il vostro nuovo nome fatto di cifre e zero lettere. Vi aspetto, il mio posto è tutto vostro.
Questo romanzo racchiude in sé tantissimo amore. Amore tra questi due giovani costretti a vivere un qualcosa che sarà decisamente più grande di loro. L’amore dei genitori per i figli. Ma soprattutto l’amore per una possibile vita, nonostante sia una maledizione per Guido. È un romanzo che lascia. È un romanzo che va letto e soprattutto quello che rende davvero bello sarà la semplicità con cui l’autrice riuscirà a farti avvinare a questi personaggi. Quindi ti ringrazio Laura.
Guido, dammi un altro sogno da sognare.cinque minuti dopoCara Amelia, vorrei poterti regalare il sogno più bello mai pensato al mondo. Anzi, lo vorrei inventare insieme a te anche se non potrò viverlo con te, almeno non per sempre.Tu sei il mio sogno, ma devo fare attenzione a non aggrapparmici troppo: potrei farti del male, ed è proprio questo che non voglio.Quale sogno saresti, altrimenti?
Insomma, che altro posso dire? Leggetelo e fatemi sapere come sempre la vostra, vi abbraccio, 
Eleonora ❤

La mia valutazione finale è una principessa:


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xoxo, Eleonora