Recensione Il Veterano Di Katy Regnery

Recensione Il Veterano Di Katy Regnery

Recensione Il Veterano Di Katy Regnery

Ma ciao Onceuponiani del mio cuore, 
oggi ho il grandissimo piacere di parlarvi e recensire un romanzo che mi ha davvero rubato il cuore. Vi avevo segnalato il romanzo qualche giorno fa. Quindi se siamo tutti d'accordo io partirei con la recensione! Via. 


Il Veterano

Recensione Il Veterano Di Katy Regnery
Titolo: Il Veterano
Titolo Originale: The Vixen And The Vet
Ambientazione: Virginia
Serie: A Modern Fairytale #1 
Autore: Katy Regnery
Editore: Quixote Edizioni
Genere: Contemporary Romance
Traduzione: Cristina Fontana
Cover Artist: Angelice Graphics And Book Cover Designer
Pagine: 380
Data di uscita: 21 Maggio 2018
Prezzo ebook: 4,99 € (E-Book) Su Amazon, Kobo, Itunes, Google Play, Store Qe

Savannah Carmichael, tradita da una fonte inaffidabile che ha irrimediabilmente distrutto la sua carriera di giornalista, torna a Danvers, Virginia, la sua città natale.
L’opportunità di rimettere insieme i pezzi della sua carriera si presenta quando deve scrivere un pezzo di interesse patriottico e umanistico sull'eremita della cittadina, Asher Lee, un veterano ferito che è tornato a Danvers otto anni prima, e che nessuno ha più visto da allora.
Dopo l’esplosione di una bomba su strada in Afghanistan, che gli ha portato via una mano e sfigurato metà viso, Asher si ritira a vivere in tranquillità nella periferia di Danvers, dove i suoi concittadini hanno sempre rispettato la sua privacy... fino a quando Savannah Carmichael si presenta da lui con un piatto di brownie fatti in casa.
Emarginati nella piccola Danvers, Savannah e Asher creano subito un legame, toccando il cuore l’uno dell’altra in modi che nessuno dei due pensava possibile. Quando un terribile errore minaccia di separarli, dovranno decidere se l’amore che hanno trovato sia forte abbastanza da lottare per il loro lieto fine, conquistato a fatica.


serie 

La serie 'A Modern Fairytale Series' è così composta:
1. Il Veterano,
2. Never Let You Go,
3. Ginger's Heart, 
4. Dark Sexy Knight,
5. Don't Speak.


autrice


Katy Regnery, autrice bestseller secondo il New York Times e USA Today, ha iniziato la sua carriera di scrittrice iscrivendosi a un corso per racconti brevi nel gennaio del 2012. Un anno più tardi, firma il suo primo contratto e il primo romanzo di Katy viene pubblicato nel settembre del 2013.
Venticinque libri più tardi, Katy è autrice multi-titolata dal New York Times e USA Today, della Blueberry Lane Series, che segue la storia delle famiglie di Philadelphia gli English, Winslow, Rousseau, Story e Ambler; dei sei libri della serie A Modern Fairytale e di molti altri romanzi e novelle autoconclusive.
Il primo romanzo di Katy della serie A Modern Fairytale, Il Veterano, è stato nominato per il premio RITA® nel 2015 e vince il 2015 Kindle Book Award nella categoria romance.
Katy vive nel relativamente selvaggio nord di Fairfield County, nel Connecticut, dove la stanza in cui scrive si affaccia sui boschi e dove suo marito, i suoi due figli, i due cani e un gattino Tonkinese Blu creano quella gioiosa confusione che basta a ricordarle che le più belle storie d’amore iniziano in famiglia.


recensione

Lei: Savannah Carmichael, giornalista, bella, e soprattutto distrutta da quello credeva essere l’amore della sua vita.
Lui: Asher Lee, eroe di guerra, sfigurato metà viso e senza una mano. Vive lontano da tutto e tutti.
Per spiegarvi questo romanzo basterebbe scrivere: semplicemente meraviglioso, indimenticabile, mi manca già. Potrei chiudere questa recensione così, ma non sarebbe corretto nei confronti di tutte quelle emozioni che Savannah e Asher mi hanno regalato. Voglio semplicemente sottolineare, ancora di più, se possibile, quanto questo romanzo sia splendido… 😊
Ma non avrebbe scelto storie d’amore. Non poteva leggerne troppe, o il suo povero cuore avrebbe sanguinato, visto che doveva limitarsi a vivere quell’amore solo per interposta persona. La vita tesseva le sue trame e sapeva che le sue possibilità di un lieto fine erano inesistenti. Certe volte litigava con se stesso; perché torturarsi leggendo quello che non avrebbe mai e poi mai avuto? Passata però qualche settimana, dopo il brivido del mistero, il voyeurismo delle biografie e la spavalda soddisfazione di un’avventura, si sarebbe ritrovato a gravitare verso le storie d’amore. Ancora.Ragionò che non aveva nessuno su cui far colpo. A parte la signorina Potts, che cucinava, puliva, lavava e faceva spese per lui, e gli artigiani occasionali, che lavoravano alla mostruosità della sua villa, lui non vedeva mai nessuno. Nonostante le ferite che aveva sopportato, a trentaquattro anni era abbastanza in forma per vivere fino a cent’anni. In breve, davanti a lui aveva una lunga strada solitaria.
Ma iniziamo dal principio. Savannah fin da piccola vedrà la sua vita lontano dalla piccola cittadina di Danvers. Piccola cittadina nel sud degli Stati Uniti, in cui ancora saranno ben radicate quelle tradizioni che lei proprio non tollererà, come per esempio le donne che dovranno diventare delle ottime mamme e cuoche. Savannah quindi seguirà la sua strada che la porterà fino a New York dove scriverà per uno dei giornali più importanti di tutto il continente. Insomma, facendola breve, viene usata dal suo ex per evitare un processo al padre, che con il suo articolo scagionerà definitivamente. Quindi nel romanzo avremo a che fare con una donna ferita, stanca, disoccupata, che non vedrà un futuro.
«Solo perché questo è come tu vuoi che sia.»Lui si era proteso in avanti, appoggiando i gomiti sul tavolo e aveva puntato il dito indice della mano sinistra verso il volto. «Io volevo questo?»Lei era rimasta impassibile. «No. Non ho detto che volevi le tue ferite. Ma tu hai deciso di vivere la tua vita come un eremita. Questa è stata una tua scelta.»Lui non aveva bisogno di alzarsi e guardare nello specchio dalla cornice dorata, posto sopra l’enorme camino, per sapere che disastrose era il termine adatto per la sua faccia. Metà della parte destra del suo viso era un macello contorto di cicatrici, l’occhio pendeva, gli mancava un piccolo pezzo di naso, e portava i capelli un po’ lunghi per nascondere la cicatrice che aveva al posto dell’orecchio. Nessun tipo di acconciatura però poteva nascondere il fatto che il suo braccio destro, dal gomito in giù, mancasse. E la gamba destra, anche quella rimasta lesa nell’esplosione, lo avrebbe fatto camminare per sempre con una leggera andatura zoppicante. Da uomo giovane e bellissimo, ora era un mostro. Una bestia.«Tu non ricordi cosa è successo quando sono tornato.»«Forse no,» aveva risposto lei sollevando la stagnola e portando il naso vicino agli scuri bocconcini ricoperti di glassa al cioccolato. «Mhmm.»«Non hai visto le facce dei miei concittadini,» aveva sputato fuori Asher. «I miei amici. Persone che conoscevo da una vita. Che conoscevano i miei genitori e i miei nonni. Che si erano presi cura di me dopo l’incidente dei miei genitori. Non riuscivano a guardarmi. Sussultavano, facevano smorfie e guardavano da un’altra parte.»Tutte le possibilità di ritornare nella società si erano sbriciolate dopo quelle poche settimane deprimenti, e Asher aveva deciso di voltare le spalle alle persone che le avevano voltate a lui.
Asher Lee, ha perso tutto. Ha perso presto i suoi genitori, crescerà da solo, e dopo il crollo delle Torri Gemelle, deciderà di lasciare l’università di medicina e arruolarsi. Fin da piccolo Asher è stato bello, il classico bel ragazzo, sportivo, vivace, pieno di amici. Ma quando quella maledetta bomba colpirà lui e un suo collega si sentirà solo un mostro. Asher in quell’attacco perderà per sempre una parte di sé. Quando dopo numerosissime operazioni al volto, al braccio e alle gambe, tornerà a casa, verrà guardato da tutti malissimo, vedrà negli occhi delle persone l’orrore, la paura, il disgusto. Deciderà quindi di chiudersi a riccio, in un mondo fatto solo dalla signora Potts, i suoi amati libri e la sua casa.
Savannah non aveva intenzione di fare ciò che fece successivamente. Non aveva proprio pensato. Aveva soltanto agito. Sollevando una mano, gli appoggiò con delicatezza il palmo sulla pelle liscia della guancia rivolta verso di lei, cercando il suo sguardo. Tu dovevi essere soltanto una storia.«Grazie, Asher,» gli disse.
Pochi giorni dopo l’arrivo di Savannah a Danvers, riceverà una chiamata da una sua ex collega. Le dirà che se riuscirà a scrivere una storia di genere sociale, soprattutto sui veterani di guerra, entro il 4 Luglio lei potrà ottenere un posto in una redazione di un giornale. Quale veterano sceglierà? Ovviamente Asher.
E fin dal primo momento in cui si guarderanno scatterà qualcosa. Quel qualcosa che davvero mi ha emozionato tantissimo.
Ripensò alle parole della signorina Potts: Tenere a qualcuno significa prendersene cura al meglio. Sempre. Senza eccezioni.Savannah aveva otto anni in meno di lui, era giovane, vibrante e bellissima. Qualunque cosa avesse scritto per il Phoenix Times sarebbe stato un successo assicurato, e questo l’avrebbe portata lontana da Danvers, lontana da lui. Il cuore gli si aggrovigliò al pensiero di perderla dopo aver condiviso una notte come quella appena trascorsa. Eppure, era quello che lei voleva di più al mondo: essere la miglior giornalista in un grande giornale di città.E per lui, lasciare Danvers, lasciare il santuario che era la sua casa, era tuttavia impensabile.Non c’era un futuro per loro. Di certo non poteva chiederle di nascondersi nell’ombra con lui, e nemmeno poteva seguirla in una città dove la gente lo avrebbe additato come il mostro, la bestia che era. Era un azzardo pensare che lei sarebbe comunque stata interessata a lui al di fuori della sicurezza della sua casa a Danvers. No, non c’era un futuro per Asher Lee e Savannah Carmichael.Il problema di sopravvivere a qualcosa di davvero tragico è che cambia le tue aspettative per sempre. Ti accontenti di molto poco. Sei grato per le briciole. Trai il meglio dalle piccole benedizioni. Sopporti grandi prove. Comprendi che la vita non ti deve nulla. Non ti aspetti niente e, quando succede qualcosa di meraviglioso, non ti fidi. Sai che non può durare.La baciò di nuovo sulla testa con un desiderio silenzioso. Quando fosse giunta l’ora, l’avrebbe lasciata andare. Per il momento, per le settimane successive, lei era sua, e niente, niente lo avrebbe costretto ad allontanarsi da lei, finché fosse arrivato il momento di lasciarla andare.
La storia tra questi personaggi sarà di una dolcezza, di un coraggio ma soprattutto di una passione, che tutti noi vorremmo avere almeno una volta nella vita. Voi non potete capire cosa sarà Asher. Troverà con Savannah la voglia di tornare a vivere, riuscirà di nuovo a trovare uno scopo. Ma soprattutto capirà di non essere soltanto cicatrici e ferite.
«Asher Lee,» disse Savannah senza fiato, alzandosi dal tavolo. Le sue ginocchia traballavano per la potenza dei suoi sentimenti. «Cos’hai appena fatto per me?»«Savannah Carmichael,» replicò addolcendo l’espressione del viso con il più tenero e amorevole sorriso che lei avesse mai visto. «Ti amo. Non sai che farei qualsiasi cosa per te?»Lei attraversò di corsa la stanza, gettandogli le braccia attorno al collo attirandolo vicino. Quando le labbra di Savannah trovarono quelle di Asher, lei giurò che avrebbe trovato un modo per non lasciarlo andare, mai e poi mai.
La storia ricorda un po’, in chiave moderna, quella della ‘Bella e La Bestia’, lui rinchiuso in questo castello in cui diventerà grezzo, lei che lo troverà e cambierà per sempre la sua vita. Manca solo la rosa, ma ehi, non possiamo avere proprio tutto. 😉 mi sono emozionata, mi sono ritrovata più volte con gli occhi lucidi leggendo i pezzi che riguardavano Asher e tutti i suoi dolori. Mi sono sentita triste con lui e per lui quando si è ritrovato abbandonato da tutti, anche da quelli che avrebbero dovuto più di tutti abbracciarlo. È un dannato eroe di guerra che ha salvato altre persone.
Le lanciò un’occhiata, sentendosi un po’ a disagio perché la sua parte deturpata era in bella mostra mentre guidava. Non le dava fastidio? Perché non faceva smorfie quando lo guardava? Com’era stata in grado di accettare le sue avances, le sue effusioni, senza disgusto o orrore? Gli dava fastidio non fidarsi di lei, perché lo voleva con tutte le sue forze. Decise di non soffermarsi su quei pensieri, ma di chiederglielo in modo diretto.«Savannah?»«Hmmm?»Sebbene avesse fermato il movimento delle dita, stava fissando lo schermo con attenzione, come se stesse rileggendo quello che aveva scritto.«Il mio aspetto…»Asher aveva gli occhi puntati sulla strada ma, con la coda dell’occhio, la vide girare la testa di scatto.«Cos’ha?»«Ãˆ brutto. E, qualche volta, non capisco come tu possa… cioè, perché tu…»«Accosta,» disse in tono calmo ma deciso.Lui lo fece, guardandola mentre chiudeva il computer e lo appoggiava per terra. Sentì i suoi occhi sulla faccia, sulla parte danneggiata, gravemente sfigurata, quella che aveva fatto trasalire la segretaria qualche giorno prima. Rimasero seduti in silenzio per alcuni minuti, con Asher che fissava fuori dal parabrezza e Savannah che fissava Asher.«Guardami,» gli disse alla fine.Lui girò la faccia verso di lei, spaventato per quello che avrebbe potuto vedere nei suoi occhi, poi gli venne quasi da piangere quando vide che gli occhi di Savannah erano colmi di compassione e affetto.«Hai mai visto la serie TV Boardwalk Empire, l’impero del crimine?»«Uh, no,» rispose, sorpreso per quella domanda.Lei lo scrutò iniziando a parlare con tranquillità. «C’era un personaggio in quella serie, fino all’ultima stagione quando muore. Non credo di essere una piagnucolona, ma quando è morto ho pianto. Un paio di volte, a dire la verità. Da quando è andata in onda quella è stata la mia parte preferita; ho vissuto per quella scena. Avrei fatto qualsiasi cosa per essere a casa in tempo la domenica sera per guardare quella serie. Abbandonare una festa. Interrompere una telefonata. E dopo aver visto la puntata, mi riguardavo tutte le scene con lui. Le riguardavo per tutta la settimana. Mi tenevano in sospeso fino a quella successiva. Se mi ero innamorata di un personaggio televisivo, forse mi ero anche un po’ innamorata di lui come persona.»Era del tutto irrazionale che Asher fosse geloso di quel personaggio? Perché lo era. Prese un respiro profondo e guardò gli occhi di Savannah brillare e le sue labbra sollevarsi, nel parlare di un bellissimo attore televisivo con il quale Asher non avrebbe mai potuto competere.«Nella serie TV il suo nome era Richard Harrow, ed era interpretato da Jack Huston. Era alto e magro, non muscoloso come te. Aveva spessi capelli neri e dei…» si toccò il labbro superiore, «baffi. Aveva quella voce roca che pensavo fosse così sexy, e mandavo indietro ogni scena in cui c’era lui solo per sentire il suono di quella voce. Era sui trent’anni, e c’era qualcosa in lui. Era fiducioso e dubbioso, impetuoso e tenero, protettivo, malinconico, leale, vulnerabile. Attraente. Complicato. In un episodio avrebbe rinunciato a vivere e in quello dopo lottato per vivere fino all’ultimo respiro. E avrebbe fatto di tutto, di tutto, per qualcuno che amava. Ogni domenica sera, giravo su Boardwalk Empire e lo guardavo solo per lui, per Richard Harrow.»Asher prese un respiro tremolante e sospirò. «Beh, è fantastico, Savannah. Io ti chiedo della mia faccia e tu mi racconti di un qualche bellissimo attore televisivo. Grazie per il tuo confronto con la realtà su ciò che vuoi, in contrasto con quello che hai.» Allungò la mano verso le chiavi per accendere il motore. «Se non…»«Taci, Asher,» gli ordinò digitando sul cellulare. Poi lo piazzò sul supporto in mezzo a loro. «Questa è una sua foto.»Attraente. Lei aveva detto attraente, giusto? Asher guardò fuori dal finestrino, riluttante a guardare l’attraente attore sul telefono, confuso sul perché lei volesse condividere tutto ciò, quando lui voleva solo essere rassicurato sul perché una meravigliosa ragazza come Savannah stesse perdendo il suo tempo con lui. Voleva fidarsi di lei, e lei invece gli stava sbattendo in faccia quell’attore.«Proseguiamo e basta, okay?»Lei gli allungò la mano verso il braccio, afferrandogli il moncherino nel palmo e avvolgendo le dita attorno alla pelle. «Non finché non avrai guardato.»Lui si voltò e abbassò lo sguardo sulle dita perfette di Savannah appoggiate sul suo braccio imperfetto. Adesso stava iniziando a sentirsi arrabbiato. Se lo stava prendendo in giro, non era divertente. Stava per dirglielo, stava per dirle di riprendersi il suo maledetto telefono e di ficcarselo su per il sedere, quando i suoi occhi guizzarono sulla foto illuminata sullo schermo. La fissò, incredulo, mentre le dita di Savannah ammorbidirono la presa sul braccio.«Questo è lui?» le chiese, allungando la mano verso il telefono per avvicinarlo. Osservò la foto per un lungo istante, con gli occhi imbambolati che gli bruciavano, prima di sollevarli e trovare quelli di Savannah puntati nei suoi. «Questo è… questo è l’attore, il personaggio, di cui mi stavi parlando?»Lei sorrise con dolcezza e annuì.Tornò a guardare la foto sul telefono. Il lato destro della faccia dell’uomo era quasi normale. Ma quello sinistro. Oh, Dio. L’orbita dell’occhio sinistro era un buco vuoto color marrone senza bulbo oculare. Al di sotto, un brutto taglio rosso cicatrizzato circondato da carne fusa disomogenea arrivava fino alle labbra che erano lacerate e per la maggior parte non ricucite. La mascella superiore aveva subito gravi danni strutturali. Infatti, le ferite sul viso erano proprio brutte come quelle di Asher. Fissò la foto senza fiato, poi sollevò di nuovo gli occhi su Savannah.Lei tirò su col naso, lasciandogli andare il braccio per asciugarsi una lacrima, e ridacchiò piano come se si stesse prendendo in giro da sola.«Nella serie TV era un veterano della Prima Guerra Mondiale. Non si è mai saputo come fosse stato ferito. Era fantastico. Tutti quelli che hanno guardato quel telefilm si sono innamorati di lui. Tutti lo adoravano.«Non capisci? Ero pronta per te. Soltanto che tu sei molto più di un personaggio della televisione, Asher. Tu, fiducioso e dubbioso, impetuoso e tenero, protettivo, malinconico, leale, vulnerabile… attraente… complicato come il personaggio, ma tu sei mio. Tu appartieni a me, e il tuo corpo caldo la notte si preme contro il mio, e quello che tu fai al mio corpo mi fa… mi fa pensare a come io abbia fatto a vivere senza di te.»Era esattamente quello che sentiva lui. Ogni momento passato con Savannah gli faceva pensare esattamente la stessa cosa. Sapere che la vita poteva essere molto più dolce, molto più bella, con qualcuno che ne faceva parte, gli rendeva quasi insopportabile pensare a tutto il tempo vissuto prima, e a tutta l’incertezza del futuro.«Quindi, questo è Richard Harrow,» gli disse, prendendogli il telefono dalle mani e guardando con affetto lo schermo, prima di appoggiarlo sopra al computer per terra. Tornando a guardare Asher, il suo sorriso svanì. «Ecco di chi avrei potuto essermi un po’ innamorata… poco prima di innamorarmi di te.»Le sue ultime parole furono pronunciate così dolcemente che ad Asher mancò il respiro e, per un istante, gli si fermò il cuore, come se non fosse sicuro di aver sentito correttamente quelle parole. Cercò con lo sguardo gli occhi di Savannah e, nelle loro profondità, vide la verità delle sue parole e della sua storia e seppe, fin nel profondo dell’anima, che poteva fidarsi di lei, che non doveva preoccuparsi più della sincerità dei sentimenti di Savannah. Poteva fidarsi di lei. Poteva credere in lei.«Quindi, non chiedermi più della tua faccia. Non pensare nemmeno per un istante che stare con te sia stata una scelta di comodo o perché non ne avevo altre. Sappi solo questo: sei uscito dai miei sogni in carne e ossa. Non potevo lasciarti andar via.»Asher non sapeva cosa dire. Dubitava di poter formulare le parole anche se sapeva quali fossero. Si allungò verso di lei, stringendola il più forte possibile e premendole le labbra sui capelli. Asher sentì la tensione abbandonarlo quando le mani di Savannah iniziarono ad accarezzargli con gentilezza la schiena.«Non ti merito,» le sussurrò contro la pelle calda del suo collo.«Dopo quello che hai passato? Tu meriti tutto ciò che voi. Se quello che vuoi sono io… fortunata me.»«Ciò che voglio sei tu,» disse sopraffatto. «Ma sono io quello fortunato.»«Okay, Harrow,» disse lei appoggiandosi all’indietro per mettergli una mano sulla parte sfigurata mentre le lacrime le si asciugavano sulle guance. «Se significa tanto per te, allora puoi essere tu il fortunato. Basta che tu prometta di continuare a essere il mio sogno.»In risposta, lui si protese in avanti premendo le labbra contro quelle di Savannah, ingoiando un suo sospiro e facendole scivolare la mano dalla schiena al collo. Lei lo aveva rassicurato nel modo più sorprendente, sincero e credibile e, mentre la baciava, sentì il cambiamento: dal chiedersi perché una ragazza così bella lo volesse, a essere l’uomo che una ragazza così bella desiderava. Lo sentì nel modo in cui il cuore gli batteva con più forza, nel modo in cui le sue dita le stringevano la morbida pelle alla base del collo, nel modo in cui esigeva di più dal loro bacio, e nel modo in cui lui la prendeva con sicurezza, perché sapeva che lei lo desiderava. Perché aveva fiducia che loro due si appartenevano in modo totale e nella stessa misura.In quel momento lui si auto rivendicò. Per la prima volta in quasi un decennio, chi fosse e ciò che volesse, ebbero la precedenza sul suo aspetto fisico. L’uomo che c’era dentro di lui, che si era nascosto dal mondo, ferito e arrabbiato, ora era quasi completamente sparito, e al suo posto c’era Asher Lee, fiducioso e dubbioso, impetuoso e tenero, protettivo, malinconico, leale, vulnerabile, attraente e complicato, risanato dall’amore di Savannah Carmichael.
Ma più di tutto mi sono sentita nella storia. Mi sono ritrovata a sperare con loro, a capire che in fondo noi tutti ce la possiamo fare e che meritiamo qualcuno che ci ami per quello che siamo davvero, e non per una maschera. Perché ricordatevi ‘La bellezza è negli occhi di chi guarda’.
Il mondo contava. Maledizione, certo che contava. Gli mancava. Voleva farne di nuovo parte. Non si trattava solo di Savannah. Si trattava anche di lui.«Devo farlo,» mormorò Asher. «Non solo per te. Anche per me.»Lei si piegò all’indietro per guardarlo. «Cosa vuoi dire?»«Sono stufo di vivere da solo. Sono stufo di nascondermi. Voglio andare nei ristoranti. Voglio andare in biblioteca. Non voglio che la gente mi fissi. Penso… voglio dire, pensavo di aver chiuso con il mondo, ma non è così. E non lo sapevo finché non ti ho incontrata. Voglio vivere di nuovo nel mondo grazie a te.»Si ricordò delle parole che aveva detto alla signorina Potts il primo giorno che Savannah si era presentata alla sua porta chiedendo che lui la chiamasse: Non sono pronto a ricongiungermi con il genere umano. Ma adesso lo era. E Savannah gli aveva fatto desiderare una seconda possibilità di vivere. Le cercò il viso, osservando la linea delle sue guance, il modo in cui le sue ciglia sventolavano ogni volta che sbatteva le palpebre, e pensò a quanto terribile sarebbe stato non vederle ogni giorno.«Lo sai che ti amo?» le domandò.Lei annuì, prendendogli il viso tra le mani.«Questo non è il genere d’amore che finisce,» disse Asher con dolcezza. «Ãˆ per sempre. Non importa se tu andrai a Phoenix e io resterò qui per un po’. Ci ritroveremo ancora. Lo sai questo, Savannah Carmichael?»Lei annuì di nuovo, con tristezza, con quei suoi occhi castani ancora colmi di lacrime.«E ti dirò un’altra cosa. Non sono preoccupato che tu trovi qualcun altro, perché non c’è nessun altro sulla faccia della terra che potrà mai amarti quanto me. È impossibile, perché nessun uomo ha mai amato una donna quanto ti amo io. E non sono preoccupato che io trovi un’altra, perché tu mi hai riportato in vita e mi hai dato una seconda possibilità di vivere. Tu sei il mio miracolo, Savannah, e io ti apparterrò per sempre.»
Grazie di cuore davvero alla casa editrice per avermi permesso di leggere questa meravigliosa storia. Voglio anche chiederle di portarci presto il resto della serie, perché questa, signori miei è un’autrice che farà davvero tanto parlare di sé. A presto. 
Eleonora ❤

La mia valutazione finale è una principessa:


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1 comment

  1. Che meraviglioso e diretto incantatore che ha riportato gioia e felicità nella mia vita dopo aver visto un post su come ha aiutato una signora di nome Rebecca, ho deciso di contattarlo per chiedere aiuto quando ho detto a questo Dio ha mandato l'uomo DR. WEALTHY su come il mio amante mi ha lasciato per 8 mesi senza chiamarmi o mandarmi messaggi, quando ho condiviso questa mia triste esperienza con DR. WEALTHY ha detto che tutto sarebbe andato bene entro 5 giorni ero come se fossi sicuro che quello che sta dicendo quest'uomo fosse reale, quindi ho deciso di fare un tentativo, e quello che mi ha sorpreso di più all'inizio stavo anche pensando che non fosse reale ho insegnato che era come gli altri che verranno e aggiungeranno dolore al dolore della gente non conoscendo i sentimenti ma per prenderti in giro, ma questo grande uomo DR. WEALTHY non è mai così che il suo è per sempre e rende le persone felici con la persona che amano, Sono così felice, Anche prima dei 3 giorni ho appena ricevuto una chiamata da un uomo che mi ha lasciato per 8 mesi dicendo che è dispiaciuto e che lui mi rivuole nella sua vita ero così felice, mi ha invitato per una cena, intendevo lui lì e abbiamo parlato entrambi e ha detto che voleva dimostrare che non mi avrebbe mai lasciato per qualsiasi altra donna mi ha fidanzato e inoltre mi fanno avere accesso a tutto il suo account sono così felice tutto il ringraziamento va a questo grande uomo DR. WEALTHY un uomo che ha riportato gioia nella mia vita, per favore amici che hanno bisogno di aiuto, consiglierei e giuro che il dottor DR. WEALTHY è l'uomo giusto e non quei falsi che sono online per fare soldi e non per aiutare, ecco DR. L'email privata di WEALTHY. wealthylovespell@gmail.com numero whatsApp + 2348105150446.

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xoxo, Eleonora