Recensione L’amore È Una Sfida Meravigliosa Di Rachel Van Dyken

Recensione L’amore È Una Sfida Meravigliosa Di Rachel Van Dyken

Ed eccomi qui lettori miei! Con la recensione dell'ultimo meraviglioso romanzo della nostra amata Rachel Van Dyken. Anche lei ormai si è presa un pezzo del mio cuore con i suoi meravigliosi romanzi che sono sempre ricche di emozioni. Avete capito di quale romanzo sto parlando? Noo?? Andiamo a conoscerlo insieme. 

L’amore È Una Sfida Meravigliosa

Titolo: L’amore È Una Sfida Meravigliosa
Serie: The Wingmen Inc #2
Autrice: Rachel Van Dyken
Editore: Casa Editrice Nord
Genere: Contemporary Romance
Data di uscita: 15 marzo 2018
Prezzo ebook: 6,99 € (disponibile per Kindle Unlimited) | Link acquisto Amazon
Prezzo cartaceo: 14,28 € | Link acquisto Amazon

Potrei avere qualsiasi ragazza desideri.
Ma io voglio solo te…

Lex e Ian sono amici da sempre. Si sono iscritti al college insieme e insieme hanno fondato la Wingmen, un’agenzia che aiuta le donne a conquistare l’anima gemella. Gli affari vanno così bene che hanno deciso di assumere una persona e offrire lo stesso servizio di consulenza anche agli uomini. Con gran disappunto di Lex, la scelta è caduta su Gabi, la migliore amica di Ian, cui servono soldi per pagarsi gli studi. Lex odia Gabi… o almeno ci prova. L’odio, infatti, è l’unica arma che conosce per difendersi dal suo fascino innocente, dai suoi enormi occhi verdi e dal suo sorriso mozzafiato. E, ora che deve lavorare con lei tutti i giorni, Lex ha bisogno di un’armatura, perché sa che, se solo provasse ad avvicinarsi a Gabi, Ian non glielo perdonerebbe mai… 
Gabi è disperata, ecco perché ha accettato il posto alla Wingmen. Altrimenti si sarebbe tenuta alla larga da Lex. C’era stato un momento in cui Gabi aveva pensato di aver trovato in lui uno spirito affine, ma poi lui l’aveva rifiutata, spezzandole il cuore. Adesso lei lo odia. Odia il suo sorriso seducente, il suo fisico da atleta e l’umorismo disarmante. Soprattutto, odia il modo in cui il cuore batte più forte non appena Lex si avvicina e il vuoto che prova quando lui se ne va. In questi anni, l’unico antidoto è stata la lontananza. Adesso che sono costretti a convivere, Gabi teme che il fuoco sopito sotto la cenere torni a divampare, rischiando di bruciarla. Per fortuna pure lui la odia…


serie 

La serie ‘The Wingmen Inc’ è così composta:
1. L’amore È Un Gioco Pericoloso,
2. L’amore È Una Sfida Meravigliosa.



autrice



Dopo aver raggiunto i vertici delle classifiche del New York Times e di USA Today, Rachel Van Dyken si è imposta come scrittrice di rilievo nel panorama della narrativa americana e i suoi romanzi sono richiesti a gran voce dal suo immenso pubblico di lettori. Quello che sei per me è il suo esordio in Italia.







recensione

Lei: Gabi, la migliore amica di Ian, cui servono soldi per pagarsi gli studi.
Lui: Lex, miglior amico di Ian, da sempre odia Gabi.
Siamo davanti alla classica storia amore/odio, di quelle in cui i battibecchi sono all’ordine del giorno. E sinceramente alleluia! Io adoro i romanzi come questi. La storia di Gabi e Lex è per alcuni versi simile ad altre. Ma per altri? No per niente. La dolcezza che saranno in grado di trasmettere i protagonisti vi toccherà davvero il cuore.
Ogni cosa aveva il suo posto.Era così da lei che dovetti fare uno sforzo per non sorridere. L’avrebbe indotta a pensare che mi piacesse almeno come amica, cosa che non era affatto vera.Nell’attimo in cui mi ero allontanato da lei quattro anni prima, aveva perso ogni attrattiva per me, era come un essere asessuato, un ragazzo bruttissimo, un fratello, una capra.Quanto al restare amici? Ecco, quello non funzionava mai. Meglio la teoria della capra. Se la immaginavo come un animale o come una specie di essere asessuato, restavo immune al suo fascino e non cadevo in tentazione di voler essere suo amico per poi desiderare di più, andarci a letto, rovinare tutto e finire per odiare lei almeno quanto odiavo me stesso.Un circolo vizioso.Non volevo entrarci.
Ma partiamo come sempre dall’inizio. Gabi è un angelo. Davvero non voglio esagerare, mi ha conquistato con la sua gentilezza, dolcezze e lealtà. È l’amica che tutti noi vorremmo avere, mette gli altri prima di sé stessa. Basti pensare che fa letteralmente la fame pur di aiutare i genitori che sono in gravissime condizioni economiche. Studia, lavora e segue i corsi. Ma i soldi non sono mai sufficienti per coprire tutte le spese. E sapete chi si accorgerà dei suoi problemi? Proprio lui, Lex. Anche noto come Lex Luthor, o Lex il Coglione.
Cercò di superarmi.Le sbarrai la strada premendo le mani contro lo stipite della porta.«Perché?» bisbigliò, come una preghiera piena di disperazione, guardandomi da sotto le ciglia scure. Ero sempre stato fissato con gli occhi, adoravo il fatto che rivelavano molto di una persona; eppure quattro anni prima non avevo capito chi fosse lei. Ero stato un idiota.E poi la storia si era ripetuta di continuo.«Sono un idiota.» Fu una bella sensazione dirlo a voce alta.Gabs mi toccò la fronte. «O ti ha morso uno zombie, o ti droghi.»Le presi un polso e glielo bloccai sul fianco, poi con la mano libera le feci cadere a terra l’asciugamano.Lei non si mosse.Aveva seni perfetti, e la curva della vita sembrava fatta apposta per le mani di un uomo, per le mie mani. Ma non era stato il suo corpo a stregarmi: erano stati i suoi occhi, quegli occhi pieni di fiducia e consapevolezza, ad attirarmi nella sua rete, a intrappolarmi. Non avevo scelta se non abbandonarmi a lei.Tremando, cercai il suo viso e l’attirai a me, sfiorandole la bocca con la mia, segnando il nostro destino.Misi a tacere il suo gemito con un bacio. La sollevai in aria, mentre le nostre lingue lottavano per stabilire il dominio l’una sull’altra. Quella ragazza non mollava, e non avrei mai voluto che cambiasse.Quando lei mi graffiò le spalle, affondando le dita nei miei muscoli come se si stesse preparando per la battaglia, l’energia accumulata tra noi esplose.Andai a sbattere contro il lato della porta, rischiando di scardinarla.Gabi era ovunque.Si contorceva nuda tra le mie braccia, inebriava la mia bocca del suo profumo, mi baciava con più ardore di quanto non sarei mai stato in grado di trasmetterle. Lottavo per riprendere il controllo, ma lo sentivo scivolare via dalle dita.I suoi fianchi si premevano contro di me.«Merda», ansimai sulle sue labbra, quasi aspettandomi che mi desse una testata e se ne andasse. Non avevo idea che la violenza, il disprezzo che c’erano tra noi sarebbero diventati una bomba pronta a esplodere ogni volta che ci toccavamo.Mollai la presa e lei scivolò sul mio corpo, solleticandomi al punto di sentire la mia erezione costretta nei jeans.Quando i suoi piedi toccarono terra, lei mi spinse indietro, dandomi l’idea che avesse bisogno di spazio.Diamine, non era la sola.Che cavolo stavamo facendo?«Ti odio», disse infine, rompendo il silenzio.Sorrisi. «Il sentimento è reciproco.»«Tutto qui?» Quando sorrise, il suo volto si trasformò. Accidenti, era la perfezione incarnata.«Sì, Gabs.» La cercai di nuovo, prendendola per un polso, aspettando che tornasse nella mia atmosfera in modo da poterla respirare ancora. «Tutto qui.»Lei fece prima un passo, poi altri due verso di me. Mi appoggiò le mani sul petto, mandando scariche elettriche in tutto il mio corpo, poi me le strinse intorno al collo.Ci stavamo abbracciando.Stringendo.In quel momento sentii la tensione abbandonarmi e capii che quella era la cosa giusta da fare.Ero senza parole: possibile che un solo abbraccio avesse il potere di mettere a nudo il mio lato vulnerabile e di abbattere ogni difesa eretta contro di lei? Arrivati a quel punto, tanto valeva che prendesse un coltello, mi tagliasse a metà e mi guardasse dentro.Perché la mia debolezza era sempre stata lei, sarebbe sempre stata lei.E adesso? Sembrava che lo avesse capito.La strinsi più forte, mentre le mie mani danzavano lungo la sua schiena. Presi un respiro profondo; l’aria era satura di lei. «La scelta è tua. Lo vuoi ancora?» sussurrai.Dimmi che lo vuoi. Ti prego, Dio, fa’ che lo voglia.Non rispose.Il suo rifiuto mi piombò addosso come un macigno. Dovevo ritrovare ogni brandello del muro che lei aveva abbattuto. Avevo bisogno di ricostruirlo, di riparare l’armatura che mi proteggeva.Lei mi oltrepassò.Se ne stava andando. Stavolta era lei che se ne andava, non io, e sapevo di meritarmelo.Gabi mi spinse nella stanza e chiuse la porta.Il suono della serratura che scattava fu come un meteorite che colpiva la Terra.Avevo paura di voltarmi.Poi le sue mani mi cinsero i fianchi e Gabs mi posò la guancia sulla schiena. «Lo voglio ancora.»Chinai la testa. «Grazie al cielo.»Senza darle la possibilità di tirarsi indietro, la presi tra le braccia e la portai al letto. «Sai che questo non cambia niente, vero?»Lei rimase impassibile. Sorrise – beninteso, era sempre nuda –, mi prese il viso tra le mani e lo avvicinò al suo. «Rimani un bastardo.»«E tu una spina nel fianco.»«Okay.»Le leccai le labbra.Lei mi restituì il favore.«Okay.»
Quel ragazzo che da tutti viene considerato come uno stronzo patentato, che pensa solo al sesso e ai suoi problemi, in realtà sarà l’unico a vedere che Gabi si sta trasformando in un fantasma. Lex non è un ragazzo normale. Lex è un genio dell’informatica, è capace di hackerare qualsiasi programma, e lui stesso ne realizza. È cresciuto con due genitori che forse avrebbero fatto meglio a non diventarlo, ma lui riuscirà con Gabi a provare quell’amore che finalmente gli permetterà di abbattere il muro di sicurezza che si era creato in tanti anni. Ama Gabi da ben 4 anni, e da ben 4 anni cerca di stare al suo posto. Perché? Vi chiederete voi. Beh, motivo principale è Ian, il secondo motivo sarà proprio la paura. È così terrorizzato di aprirsi che preferisce tenersi a distanza.
Con un sorriso diabolico, mi spinse contro la sua gamba.Bastò quel contatto per mandarmi in estasi. Ero pronta a esplodere. «Letto», ordinai.«Non c’è tempo.» Mi abbassò i leggings mentre io cercavo il bottone dei suoi jeans.«Non dovevamo fare con calma?»«Non posso. Ho bisogno di te», ansimò, imprimendomi un altro bacio famelico sul collo, serrando le mani intorno alle mie natiche nude.«E allora prendimi», lo implorai, abbassandogli i jeans.Lui emise un gemito, si liberò delle mutande e puntò gli occhi nei miei. «Dimmi che prendi la pillola.»«Da quando avevo quattordici anni.»«Io sono pulito. So che penserai che lo dica tanto per dire, ma sono sempre stato attento, ho fatto i test e ho bisogno di te, di sentirti tutta. Ho bisogno…» Mi attirò a sé, premendo i miei fianchi contro la sua erezione. «Di te. Ho sempre avuto bisogno solo di te.»«Sempre?» chiesi, confusa.I suoi occhi si riempirono di paura quando sussurrò: «Da quel Natale… di quattro anni fa».Era quello che volevo sentirmi dire, quello di cui avevo bisogno per lasciarmi andare, per abbandonarmi a lui del tutto e dargli il mio cuore. Tanto era sempre stato suo. Ero solo troppo stupida per rendermene conto.Adesso però aveva anche un potere assoluto su di me.E capii che se se ne fosse andato…Non mi avrebbe solo distrutta.Mi avrebbe annientata per sempre.
Ma la nostra piccola Gabi, con la sua dolcezza, riuscirà ad aprire gli argini. E finalmente!!!! Era ora dico io. Tra i due c’è passione, c’è rispetto, gelosia, fiducia, ma soprattutto il tenerci. E lo si nota dalle piccole cose. Per esempio, lui cercherà sempre di farla mangiare. Lo so… è una scemenza però nella situazione specifica del libro non lo sarà per niente.
Che altro posso dirvi? Vi batterà il cuore. Ma soprattutto pur essendo una storia che non porta chissà quale novità, sarà però in grado di emozionare, ed è questo il fattore determinante per quanto mi riguarda.
«Tu…» Ritrovai la voce, mi slacciai la cintura di sicurezza e mi voltai a guardare Gabi. «… Sei favolosa, credimi.»Le sue guance divennero paonazze. «Lex, è tutto okay. Voglio dire…»«No. Fammi finire.»Deglutì e guardò verso il centro del cruscotto, torcendosi le mani.Sospirai. «Hai il sorriso più incantevole che abbia mai visto. È come guardare il sole… Ogni volta che mi guardi mi perdo nei tuoi occhi, e mi vergogno ad ammettere che tra i motivi per cui ti ho tenuto a distanza per tanto tempo c’è il fatto che con quegli occhi così pieni di fiducia tu vedevi anche troppo. Che diamine, vedi troppo anche adesso, solo che non ne posso più.» Sospirai ancora. «Gabs, qualsiasi cosa sia, non la sopporto più, sul serio.»Lei aveva un’espressione sgomenta, come se avessi appena investito il suo cucciolo. I suoi occhi si spalancarono al punto che facevo fatica a concentrarmi. Accidenti, quanto era bella.Cominciò a respirare affannosamente, cercando il mio sguardo. «Okay, allora», mormorò.Imprecai e mi passai una mano sui capelli cortissimi. «Mi piaci. Tanto. E, se Ian non lo tollera, che vada al diavolo! Sono…» Scrollai le spalle. «So che sto per rendermi ridicolo in modo irreparabile, ma mi rifiuto di lasciarti credere anche solo per un altro minuto di essere una da sette, o anche da dieci, quando sei da dodici… anzi, da quindici. Ogni volta che mi guardi, è come se il sole si alzasse sopra le montagne, a illuminare ogni angolo di mondo, tanto che se anche qualcuno volesse restare nell’oscurità non potrebbe, non se ci sei tu.» Avevo smesso di guardarla, perché altrimenti non avrei avuto il coraggio di continuare a parlare. Perciò fissavo il volante, quando sentii una goccia cadere su una mano. Alzai lo sguardo e mi accorsi che stava piangendo.«Per questo mi chiami Raggio di Sole?»Sorrisi. «Ti faccio i complimenti anche quando t’insulto, Gabs.»
Inutile parlare della bravura dell’autrice, perché con la serie Ruin mi ha completamente conquistata. Chi di voi ha letto i suoi romanzi sa che è una certezza. E questo è un ulteriore motivo di lettura. Insomma lettori. LEGGETELO, LEGGETELO, LEGGETELO. Fatemi sapere come sempre la vostra. Vi abbraccio. 
Eleonora ❤

La mia valutazione finale è una principessa:

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