Recensione Il Diario: Un Destino Già Scritto di Gabriele Missaglia

Recensione Il Diario: Un Destino Già Scritto di Gabriele Missaglia


Buongiorno lettori! Eccomi qui con la recensione del romanzo che vi ho segnalato qualche tempo fa. Sto parlando proprio del romanzo "Il diario: un destino già scritto". Un thriller psicologico che non potete assolutamente lasciarvi scappare.

Il Diario: Un Destino Già Scritto

Titolo: Il Diario: Un Destino Già Scritto
Autore: Gabriele Missaglia
Editore: Createspace Independent Pub
Genere: Thriller Psicologico 
Pagine: 182
Data di uscita: 14 Luglio 2017
Prezzo ebook: 2,99 € (disponibile per Kindle Unlimited) | Link acquisto Amazon

Che cosa fareste se vi fosse data la possibilità di conoscere il vostro futuro?
È quello che succede al protagonista di questo libro, Andrew, un broker londinese, che ha fatto carriera tanto da diventare direttore della filiale della società per cui lavora.
Un giorno, dopo essere ritornato nella casa di famiglia per passare il resto della vita con la sua bellissima moglie Phoebe, trova un diario. 
Nel piccolo, e apparentemente innocuo, libro sono narrati tre episodi della sua vita. Di cosa parlano? Chi l’ha scritto? Qual è la ragione del ritrovamento? 
Il desiderio di svelare la risposta a queste domande, che perseguiteranno il protagonista per tutto il corso dalla storia, cambierà in modo irreversibile la vita di Andrew, il tenue equilibrio familiare con Phoebe e il loro rapporto con Finn, un vecchio amico di famiglia che cerca di sfondare come autore teatrale.

Il ruolo che questi due personaggi avranno sulla storia arricchisce un intreccio ben ordito, fluido e dall’esito imprevedibile: uno dei rari casi in cui si può affermare che la fantasia ha superato, di molto, la realtà.

l'autore



Gabriele Missaglianato a Como nel ’91, laureato in legge, ha capito cosa voleva fare da grande soltanto sui banchi dell’università. Dopo aver deciso di intraprendere la carriera dello scrittore, pur continuando a studiare legge all’estero, in Scozia, ha pubblicato la sua opera d’esordio “Il diario”, un’opera il cui intreccio si gonfia per tutto il libro per poi deflagrare in un finale ricco di colpi scena, da assaporare fino all’ultima riga.

p.s.: qualora vi sia piaciuto perché non lasciare un commento, o una recensione (senza troppi spoiler)? Magari potrete vantare il merito di aver consigliato una buona lettura ad un'altra persona: Il karma si ricorderà di voi, premiandovi!




recensione

Lei: Phoebe, moglie di Lui
Lui: Andrew, un broker londinese. 
L’altro: Finn, un vecchio amico di famiglia che cerca di sfondare come autore teatrale.
Quando ho iniziato la lettura di questo romanzo già mi aspettavo uno scenario sullo stile ‘Final Destination’, in cui sarebbero morti tutti e dove la morte avrebbe continuato a cercarli finché non avesse avuto il predestinato. 
Che posso dirvi? È un romanzo molto particolare non lo posso mettere in dubbio. Fin dalle prime pagine ho riscontrato uno stile di scrittura unica nel suo genere. Gabriele infatti, inserirà non poche descrizioni, alcune a mio avviso troppo eccessive, altre invece mi hanno assorta ancora di più nella lettura. 
Phoebe aveva colto nel segno.L’unico suo desiderio, l’unica motivazione che quasi lo costringeva ad alzarsi al mattino e affrontare il doloroso travaglio della vita, era la possibilità di coronare i suoi sogni d’amore con lei. Tutto il resto era superfluo, era un surplus di infimo valore. Ogni cosa, per Finn, cedeva di fronte alla sua amata. Così la sua stessa vita, così la casa nella quale viveva. Infatti l’unica prova che quello fosse il suo riparo dal mondo, era una piccola foto che ritraeva loro due mentre studiavano un copione.
La storia che lega Phoebe, Andrew e Finn è una storia di vita vera. Una vita fatta di un matrimonio alla deriva, di una moglie che non è più contenta e che quindi tradisce il marito con il suo vecchio amico, e due uomini, che nonostante tutto sono innamorati di una donna che egoista. 
Sarà infatti, proprio Phoebe a tenere le redini del gioco. Fino a quando però questo gioco di intrighi e sotterfugi non le si ritorcerà contro. Pagherà un prezzo forse troppo alto per quelle che erano le sue aspettative. 
Che posso invece dirvi dei personaggi maschili? Finn ed Andrew in un certo senso si somigliano sapete? Entrambi amano una donna che ama troppo sé stessa, entrambi vivranno una vita contesa dal lavoro e dall’amore. Uno sceglierà sempre l’amore, distruggendosi, l’altro invece si dedicherà troppo alla carriera dimenticando che a volte bisogna vivere anche la vita vera. Che oltre al lavoro c’è tutto un mondo fatto di sentimenti. 
Fu assalito da mille domande, quando terminata, ebbe l’ennesima conferma che era lui il protagonista e che il diario del padre era destinato a finire nelle sue mani.Ciò che lo preoccupava di più, però, era scoprire il perché.
Ci sono due appunti piccolissimi, però, che devo fare. Questo modo di scrivere, da parte dell’autore, in terza persona mi ha un po’ abbassato il livello del romanzo. Perché? Perché questa scrittura in terza persona non mi ha permesso di entrare maggiormente nella psiche dei personaggi. Generalmente nei romanzi in prima persona è più facile capire cosa realmente stiano passando i personaggi. Capire le azioni, le dinamiche. Insomma, in un certo senso, anche affezionarsi molto di più ai protagonisti. Tutto questo qui mi è mancato. Io non sono un’autrice, ma una lettrice accanita. Il mio non vuole essere un giudizio, ma solo ed esclusivamente un’osservazione. 
L’altro neo è stata l’aspettativa. Nel senso che in ogni capitolo mi aspettavo il grande colpo di scena. Qualcosa che avesse ribaltato completamente la situazione. Ma non mi è successo. Anzi mi aspettavo esattamente quello che ogni singolo personaggio avrebbe fatto. Non vorrei sembrare leggermente supponente, però anche nel momento più cult della storia,  ero perfettamente  pronta a leggere quello che poi sarebbe davvero successo. 
Sentendo il discorso del nuovo arrivato, che tra una frase e l’altra meditava silenziosamente, di nuovo la voce si levò al di sopra delle coperte usurate e sporche per cercare di aiutare il nuovo arrivato.“Vedi nella vita bisogna saper fare tre cose: saper perdere, saper dimenticare e saper guardare avanti. Lasciati il passato nel posto dove deve stare: dietro di te. Anche se fosse solo di un giorno è terminato. Non ritornerà più.”
Ma arrivando alla fatidica domanda finale. È un romanzo che vi consiglierei? Beh, sì. Anche solo per leggere qualcosa di diverso. O anche solo per correggere le mie osservazioni! 😉 
Ringrazio di cuore l’autore per avermi permesso di leggere il suo romanzo. E noi lettori miei come sempre ci aggiorniamo presto. Nel frattempo, fate i bravi. 😊 
Eleonora ❤

La mia valutazione finale è una principessa:


The photo has been downloaded online.

0 comments

xoxo, Eleonora