Recensione Alfredo Di Valentina D’Urbano |
Un romanzo che non ha bisogno di presentazioni. Un romanzo che vi ruberà il cuore, un romanzo e un'autrice spettacolari. Questo libro come il precedente mi ha rubato il cuore e me l'ha spezzato in mille pezzettini.
Alfredo
Serie: Sequel Il Rumore Dei Tuoi Passi #1.5
Autrice: Valentina D’Urbano
Editore: I Grandi Della TEA
Pagine: 200
Data di uscita: 12 Novembre 2015
Prezzo ebook: 5,99 € (disponibile per Kindle Unlimited) | Link acquisto Amazon
Prezzo cartaceo: 7,50 € | Link acquisto Amazon
La fine arriva presto, arriva in un giorno così bello che quasi non te l'aspetti. Vorrei che ci fosse il suo viso sopra di me, ma non c'è niente. Non arriverà in tempo, non potrò neanche salutarla. Arriva la fine e sono da solo, e posso soltanto chiamarla. So che sopravviverà, lei è più forte di me. Lei è sempre stata più forte. Mi attraversa la testa il suo sorriso, l'idea di quello che avremmo potuto essere e non siamo mai stati.
Alla Fortezza – il quartiere senza identità, con l’asfalto riarso dal sole e spaccato dal gelo, e di palazzi dall’intonaco ruvido e sbrecciato – tutti li chiamano «i gemelli». Perché da sempre Beatrice e Alfredo sono inseparabili, come fratelli appunto. O forse qualcosa di più? La loro storia, struggente e tragica, diventerà quasi una leggenda nel quartiere. Ma a narrarla finora è stata soltanto Bea, la metà più forte dei «gemelli», la ragazza cui bastava sentire l’odore di Alfredo sulla maglietta verde che lei stessa gli aveva regalato per sapere che lui ci sarebbe sempre stato. La giovane donna che ha lottato fino alla fine per sentire il rumore, inconfondibile, dei suoi passi.Questa invece è la storia della metà più debole dei «gemelli» e a raccontare l’arrivo alla Fortezza è Alfredo, in prima persona, con la sua voce, le sue fragilità, i suoi piccoli e grandi sogni così difficili da realizzare e così facili da infrangere. Fino all’incontro che gli cambierà la vita: quello con Beatrice.
l'autrice
Valentina D'Urbano è nata a Roma nel 1985, dove vive e lavora. Si è diplomata allo IED in illustrazione e animazione multimediale.
Nel 2010 vince la prima edizione del torneo letterario IoScrittore organizzato dal Gruppo editoriale Mauri Spagnol. Il suo primo romanzo Il rumore dei tuoi passi, divenuto bestseller, viene pubblicato da Longanesi nel maggio 2012, e viene tradotto in Francia e in Germania. Nel settembre 2013 sempre per Longanesi pubblica Acquanera. L'uscita del suo terzo romanzo, Quella vita che ci manca, ancora una volta per Longanesi, è avvenuta nell'ottobre 2014. Parallelamente alla sua attività di scrittrice Valentina D'Urbano collabora come illustratrice per l'infanzia con diverse case editrici italiane e straniere. Nel 2015 ancora una volta con Longanesi viene pubblicato Alfredo. Recentemente è uscito il suo nuovo libro Non aspettare la notte.
Nel 2010 vince la prima edizione del torneo letterario IoScrittore organizzato dal Gruppo editoriale Mauri Spagnol. Il suo primo romanzo Il rumore dei tuoi passi, divenuto bestseller, viene pubblicato da Longanesi nel maggio 2012, e viene tradotto in Francia e in Germania. Nel settembre 2013 sempre per Longanesi pubblica Acquanera. L'uscita del suo terzo romanzo, Quella vita che ci manca, ancora una volta per Longanesi, è avvenuta nell'ottobre 2014. Parallelamente alla sua attività di scrittrice Valentina D'Urbano collabora come illustratrice per l'infanzia con diverse case editrici italiane e straniere. Nel 2015 ancora una volta con Longanesi viene pubblicato Alfredo. Recentemente è uscito il suo nuovo libro Non aspettare la notte.
recensione
Lei: Beatrice, ‘gemella’ di lui.
Lui: Alfredo, ‘gemello’ di lei.
Ma amici miei che vi posso dire di questo romanzo? Ma è una mazzata al cuore. Io davvero non so perché sono così masochista da farmi così male. La storia di Alfredo è forse anche peggio della versione di Beatrice.
Perciò aspettammo che dai nostri tagli uscisse il sangue, poi prememmo le ferite una contro l’altra.«Da adesso in poi» pronunciò lei con solennità «io sono te, e tu sei me. Da adesso in poi niente ci può più dividere e se muoio io, muori anche tu.»«E viceversa» aggiunsi.«E viceversa, certo.»
La trama ormai, se avete letto ‘Il Rumore Dei Tuoi Passi’, la conoscete già. Non voglio soffermarmi su questo. Voglio parlarvi della cruda verità di questo romanzo. Di quanto questi ragazzi si sentano così importanti da cadere in routine piena di disperazione: fatta di canne, e infine di droga. Il quartiere in cui vivono i protagonisti non perdona. Ma non ammette nemmeno una via di fuga. Una volta che entri nella Fortezza non puoi più uscirne. Devi solo mangiare, o finisci per essere mangiato. Ed è quello che succede a Bea e ad Alfredo.
Ma io lo so, lo sento. Prima o poi io e te ci facciamo a pezzi.
Beatrice mangia, Alfredo viene mangiato. Ecco perché insieme sono perfetti. Ma nonostante l’amore vero che provano l’uno per l’altra non sono capaci di dirselo. Soprattutto Beatrice. Quest’ultima infatti, nel primo romanzo, in alcuni tratti sembra davvero un po’ stronza e fredda. Ma quando si legge la versione di Alfredo, beh conosciamo una Beatrice che ama così tanto Alfredo fino al punto di vederlo mentre si buca, e verso la fine, anche a comprargli la dose.
Subito dopo, quando mi staccano da lei, io smetto di nuovo di sentire.
Un altro aspetto che vi ucciderà, è come Alfredo non veda una possibilità di vivere una vita serena. Accetta che il padre lo massacri di botte, accetta la cattiveria di Bea, accetta di essere lo schiavo di una sostanza che giorno dopo giorno lo consuma. Psicologicamente ma soprattutto fisicamente. Arriverà al punto di non riuscire più ad alzarsi dal letto, gli cadranno tutti i denti, i capelli. Diventerà quello che si è sempre promesso di non diventare.
Certe volte sono sicuro di amarla, Bea, sono sicuro che vorrei vivere con lei, ma poi il peso di quello che sono mi grava addosso e allora non la amo, allora l’allontano. Guardo la cicatrice, il filo bianco che mi attraversa la faccia. Vorrei stare con te, ma diventerò come mio padre, il sangue non è acqua, forse diventerò come Massi, un giorno prenderò un coltello e ti farò a pezzi, c’è questo segno che me lo ricorda. E io mai ti farei del male, Beatrice. Vorrei stare con te, ma è meglio se ti tengo lontana.
La cosa che fa più male è che l’amore non gli è bastato. Non è riuscito a sopportare tutto lo schifo che la vita gli ha dato. È una storia così forte che ti rimane dentro. E soprattutto impossibile da dimenticare. Io ringrazio davvero di cuore la D’Urbano per le emozioni così forti che mi ha permesso di provare. Grazie di cuore.
Noi lettori miei, ci aggiorniamo presto.
Eleonora ❤
La mia valutazione non può che essere una principessa:
Ciao Eleonora, ho scoperto il tuo blog x caso su facebook. Complimenti per la grafica del blog😍😍😍😍 è bellissimo 😍😍.
RispondiEliminaSeguo il tuo blog in quanto sono una divoratotrice di libri e attraverso i blog vengo a conoscenza di nuovi romanzi e recensioni 😊
Cara Rita, non sai quanto mi fa piacere leggere il tuo commento. E ti ringrazio davvero di cuore per i complimenti. Effettivamente per renderlo così ci abbiamo messo un po’ ma alla fine ne è valsa completamente la pena. Anche io come te sono una divoratrice di libri, e mi farebbe piacere sapere anche i tuoi pensieri, su magari libri che hai letto anche tu.. continua a seguirmi, e grazie davvero di cuore 💕 ti auguro una splendida domenica..
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