Recensione Eppure Cadiamo Felici Di Enrico Galiano

Recensione Eppure Cadiamo Felici Di Enrico Galiano

Recensione Eppure Cadiamo Felici Di Enrico Galiano

Ma ciao Onceuponiani! Come state? Oggi vi parlo del romanzo 'Eppure Cadiamo Felici' di Enrico Galiano. Chi di voi mi segue sa quanto adoro questo autore, e forse anche lui perché spesso si ritrova i miei commenti alle sue storie o foto. 😂
Ed è proprio per questo che mai, per nessuna ragione al mondo, mi sarei fatta scappare il suo primo romanzo. Anche qui troviamo due personaggi che ho amato. Iniziamo! 



Eppure Cadiamo Felici

Titolo: Eppure Cadiamo Felici
Autore: Brittainy C. Cherry
Editore: Garzanti
Genere: Narrativa
Data di uscita: 18 Aprile 2017
Prezzo ebook: 3,99 € | Link acquisto Amazon
Prezzo cartaceo: 14,36 € | Link acquisto Amazon

«Sai perché mi scrivo sul braccio tutti i giorni quelle parole, “la felicità è una cosa che cade”? Per ricordarmi sempre che la maggior parte della bellezza del mondo se ne sta lì, nascosta lì: nelle cose che cadono, nelle cose che nessuno nota, nelle cose che tutti buttano via.»

Il suo nome esprime allegria, invece agli occhi degli altri Gioia non potrebbe essere più diversa. A diciassette anni, a scuola si sente come un’estranea per i suoi compagni. Perché lei non è come loro. Non le interessano le mode, l’appartenere a un gruppo, le feste. Ma ha una passione speciale che la rende felice: collezionare parole intraducibili di tutte le lingue del mondo, come cwtch, che in gallese indica non un semplice abbraccio, ma un abbraccio affettuoso che diventa un luogo sicuro. Gioia non ne hai mai parlato con nessuno. Nessuno potrebbe capire. 
Fino a quando una notte, in fuga dall’ennesima lite dei genitori, incontra un ragazzo che dice di chiamarsi Lo. Nascosto dal cappuccio della felpa, gioca da solo a freccette in un bar chiuso. A mano a mano che i due chiacchierano, Gioia, per la prima volta, sente che qualcuno è in grado di comprendere il suo mondo. Per la prima volta non è sola. E quando i loro incontri diventano più attesi e intensi, l’amore scoppia senza preavviso. Senza che Gioia abbia il tempo di dare un nome a quella strana sensazione che prova.
Ma la felicità a volte può durare un solo attimo. Lo scompare, e Gioia non sa dove cercarlo. Perché Lo nasconde un segreto. Un segreto che solamente lei può scoprire. Solamente Gioia può capire gli indizi che lui ha lasciato. E per seguirli deve imparare che il verbo amare è una parola che racchiude mille e mille significati diversi.

Ci sono storie capaci di toccare le emozioni più profonde: Eppure cadiamo felici è una di quelle. Enrico Galiano insegna lettere ed è stato nominato nella lista dei migliori cento professori d’Italia. I giovani lo adorano perché è in grado di dare loro una voce. Grazie al suo modo non convenzionale di insegnare, in breve tempo è diventato anche un vero fenomeno della rete: ogni giorno i suoi post su Facebook e i suoi video raggiungono milioni di visualizzazioni. Un romanzo su quel momento in cui il mondo ti sembra un nemico, ma basta appoggiare la testa su una spalla pronta a sorreggere, perché le emozioni non facciano più paura.


autore



Enrico Galiano è nato a Pordenone nel 1977. Insegnante in una scuola di periferia, ha creato la webserie Cose da prof, che ha superato i dieci milioni di visualizzazioni su Facebook. Ha dato il via al movimento dei #poeteppisti, flashmob di studenti che imbrattano le città di poesie. Nel 2015 è stato inserito nella lista dei 100 migliori insegnanti d’Italia dal sito Masterprof.it. Il segreto di un buon insegnante per lui è: «Non ti ascoltano, se tu per primo non li ascolti». Ogni tanto prende la sua bicicletta e se ne va in giro per l’Europa con uno zaino, una penna e tanta voglia di stupore.



recensione

Lei: Gioia Spada, 17 anni capelli rossi naturali, una pioggia di lentiggini due occhi blu. Camicia di flanella a quadrettoni sempre addosso.
Lui: Lo, ragazzo misterioso, che riesce a farla ridere.
Ho comprato questo libro a scatola chiusa. Su Instagram ho visto la copertina, qualche commento positivo. Il mio istinto è stato quello di prenderlo, c’era una vocina dentro di me che mi diceva: “compralo, mal che vada fa schifo, lo metti sulla mensola e ciaone”.
Non avere paura di ascoltare il rumore della felicità.
Ma quello che mi ha dato questo romanzo è: stupore, gioia, tristezza, dolcezza, coraggio e amore. Per non parlare di tutte le milioni di frasi che avrei voluto ritagliare e appiccicare al muro. Rileggerle ogni sera prima di andare a dormire. Quindi grazie prof. Galiano, ma anche grazie prof. Bove. 😉
Perché Gioia Spada è una che chiunque la conosca dice che odia la gente, che starebbe bene solo in un’isola deserta, e invece lei lo sa che non è così, che la gente la ama, la ama alla follia, la studia, la osserva, sempre.Lei non odia la gente, odia solo le bugie: e il casino è che quasi sempre le due cose corrispondono.Nessuno lo sa, ma lei è una che quando alle elementari le chiedevano: «Cosa vuoi fare da grande?» rispondeva sempre nello stesso modo, e cioè: «felice qualcuno».
Fin dalle prime pagine ti affezioni a Gioia, una ragazza molto particolare, qualcuna la chiama pazza, io voglio identificarla come particolare e spettacolare. È una ragazza che ha una situazione molto difficile a casa, il papà beve e picchia la mamma, la mamma perdona sempre il papà, ha una nonna che ormai parla poco e dorme in uno sgabuzzino. Gioia vive nelle case popolari. Non è snob, non le importa del cellulare, non le importa di piacere agli altri. Non ha amici, se non Tonia, ragazza con l’accento del sud, alta, ma non esiste. Se non nella mente di Gioia. È infatti la sua amica immaginaria.
«E non pensate che quando dico “crema” voglia dire uscire, divertirsi, drogarsi e tutte le cose che fate voi quando credete di mangiare la crema. La crema, qui, è il coraggio di essere sé stessi, la voglia di far vedere chi sei, di tenere gli occhi aperti, di far sentire la tua voce. Quella è la vera crema. Ecco, non funziona che c’è un momento in cui si può fare a meno di farlo, un periodo di prova, un “non è ancora ora”: funziona che hai solo un pasticcino, e poco tempo per mangiarlo.»
Una sera, però, dopo ennesima crisi in famiglia Gioia scappa di casa. Inizia a correre, correre e ancora correre, fino a che non arriva alla periferia della città. In una zona che non conosce. E sarà qui che conoscerà Lo. Lo gioca a freccette in un bar abbandonato. Lo ha un cappuccio nero in testa, come se non volesse farsi scoprire o riconoscere. Tra i due scatta una strana amicizia. Lui diventa l’articolo determinativo, lei la cosa. Così infatti Lo chiamerà Gioia. 😊
È successo un giorno, in seconda superiore.Durante l’ora di biblioteca a scuola, Gioia ha preso dallo scaffale dei poeti tedeschi un libro, pescandolo a caso, senza nemmeno leggere il titolo: quando le è finito sotto gli occhi quel verso, ha subito capito che sarebbe stato il suo per sempre. Perché è intraducibile, e perché fra tutte le parole intraducibili quel verso è quello che descrive esattamente ciò che lei prova, sempre, tutti i giorni.Wenn ein Glückliches fälltÈ l’ultimo verso di una poesia di Rainer Maria Rilke, che nel finale suona più o meno così: E noi che pensiamo la felicità come un’ascesane sentiremmo il tocco,che quasi ci sgomenta,quando una cosa felice cade.Se si potesse, quelle parole dovrebbero essere tradotte con: “Quando una cosa felice cade” o “Quando la felicità è qualcosa che cade”. Ma non si può: è un verso che significa molto, molto di più, proprio perché non si può tradurre con poche parole. Per Gioia quel verso parla della bellezza delle cose che cadono, della bellezza delle cose che nessuno vuole, per questo da subito è stato il suo verso, perché quelle quattro parole di Rilke raccontano il calore che sprigiona da ciò che non vediamo, da ciò che non consideriamo, da ciò che ci sembra inutile, mentre per Gioia la maggior parte della bellezza del mondo se ne sta lì, nascosta lì, nelle cose inutili: nelle cose che cadono, nelle cose che tutti buttano via.«Ma perché te la scrivi tutti i giorni? Voglio dire, Cosa, non so se sai dell’esistenza di un’invenzione chiamata tatuaggio.»Gioia guarda Lo, gli sorride sarcastica, poi gli dice: «Sai, sei il primo che mi dice questa cosa».«Davvero?!»«No, sei circa il milionesimo.»Lo incassa il colpo, sorride guardando in basso, poi continua: «E quindi, alla fine, perché?».«I tatuaggi li fai una volta e poi se ne stanno lì. Dopo un po’ ti dimentichi di loro. Li vedi: ma non li guardi più. E invece le cose davvero importanti…»Si ferma, Gioia, come se cercasse le parole per terra, nei fili d’erba sotto le sue scarpe.«Le cose importanti?»«Boh, le cose importanti bisogna prenderle, e fare la fatica di ricordarsele tutti i giorni.»
La cosa davvero strana è che i due non potrebbero essere più diversi. Ma in realtà si completano e capiscono. Tra loro nascerà un amore dolcissimo. Quando c’erano i capitoli di loro due insieme, avevo sempre questa sensazione di bellezza e dolcezza. Di perfezione.
Però non tutto finisce bene. Infatti, un giorno, dopo aver fatto per la prima volta l’amore. Lo sparirà, senza dirle nulla. Senza spiegarle nulla.
Ma Gioia non si darà per vinta, perché lei sa che c’è qualcosa dietro a questa sparizione. Lei sa che Lo è vero, e non un frutto della immaginazione. Ma quanto sarà sottile il confine tra realtà e follia? 😲
Per scoprirlo dovete ASSOLUTAMENTE leggere il romanzo ovviamente, ahahah 😊 non odiatemi.
«Certo che è difficile, eh.»«Cosa, cocca?»«Crederci. Cacchio se è difficile.»«Eh sì.»«Queste cose non succedono nella realtà, Tonia. Succedono nei film, non nella realtà.»«Che cosa, la spinta dal terrazzo?»«No.»«La finta morte?»«No.»«Il padre?»«No.»«Che cosa allora?»«Incontrare qualcuno che ti faccia sentire così.»
Ho davvero adorato questo romanzo, anche perché sinceramente io mi ero fatta tutto un film sul perché Lo sembrasse così irraggiungibile. E ho avuto una bellissima sorpresa perché non era la mia idea. Quindi questo romanzo ti stupisce. Non è banale, è una storia diversa. Di gente reale. Parla di ragazzi che oggi sono troppo presi dai social, troppo presi a essere i fighi, di professori che insegnano, ma che forse parlano poco con gli studenti. Cosa che invece non fa il prof. Bove, so che non è reale, ma è uno dei professori che abbia mai avuto il piacere di ‘avere’. Le frasi che dice sono WOW! (#momentoFacciaACuore)
«Senta, oggi volevo chiederle…»«Sì», la interrompe lui, senza distogliere lo sguardo dal suo libro.«Sì cosa?»«Sì, è possibile.»Gioia lo guarda aggrottando le sopracciglia.Lui tranquillo, ancora con gli occhi sul libro, continua: «È possibile che qualcosa abbagli così tanto da ingannare. Qualsiasi luce, quando è troppa, finisce per distorcere le nostre percezioni».Gioia lo guarda, a bocca aperta.Gli occhi di lui: sempre sul libro. E prosegue: «Le ho dato questa parola visto che lei va matta per le parole intraducibili. Abbacinare è una di quelle che esistono solo in italiano».«Davvero?»«Sì. È l’unica al mondo che significhi “Fare così tanta luce da far male”. Ed è possibile, sì. È per quello che non si può guardare dritti verso il sole, quand’è alto. Fa addirittura male. Non è un caso che l’abbacinamento nasca come una tortura. Troppa luce, troppa felicità, possono anche essere una tortura.»
Non so quali siano le parole più corrette per questo romanzo. E sinceramente non mi sento in grado per la prima volta di recensirlo al 100%, perché sono pienamente cosciente del fatto che non si può. Diventa una cosa personale, e sinceramente Lo e Gioia mi hanno toccato qualcosa dentro. Perché entrambi hanno bisogno di aiuto ed amore. E riusciranno nonostante la tenera età a darselo.
«Il successo non è camminare sul tappeto rosso e avere i paparazzi sempre al collo, il successo è un participio passato, è un verbo che semplicemente le dice: è successo! Qualcosa è successo. È possibile! È la dimostrazione che è possibile far succedere le cose, far andare la vita dove vuoi tu. Il successo può essere anche solo riuscire a coltivare un bell’orto, o dipingere la casa del colore che vuoi tu, o riuscire a girare l’Europa a piedi. Il successo è solo e soltanto far succedere le cose. Lei si prepari, perché si vede benissimo che ne farà succedere tante.»
Quindi che dire? Leggetelo! Fatemi sapere quello che pensate…
Come sempre vi abbraccio… a presto con un’altra recensione… 😊 
Eleonora ❤

La mia valutazione finale è una principessa:


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1 comment

xoxo, Eleonora